Radiant Terminus Quotes

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Radiant Terminus Radiant Terminus by Antoine Volodine
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Radiant Terminus Quotes Showing 1-8 of 8
“Avrebbe avuto bisogno di tranquillità per assicurarsi che le poche immagini semicancellate che ancora li legavano si fissassero nel suo ricordo, non svanissero troppo in fretta. Avrebbe avuto bisogno di tempo e di assenza, di vuoto.”
Antoine Volodine, Radiant Terminus
“Erbe che si parano contro i polpacci, le ginocchia, le cosce. Erbe che si spezzano raramente, a eccezione della bella dama, della regrinella, della mortaccina dal gran ciuffo, della godifoglia. Erbe aspre, elastiche, violente. Erbe che si ritraggono al minimo contatto, come la spingistorta, la sterpafina, la majdahara, la soffisplendida, la barbafeccia pellegrina, la madre dei lebbrosi. Erbe che il piede non riesce a schiacciare mai, in nessun circostanza. Erbe che spandono odori forti e sgradevoli, come la sciacquorina, la biattola degli errabondi, e addirittura pestilenziali, come l'aldenga campanulata. Erbe raccolte in siepi ardue da scavalcare. Erbe che emanano il loro profumo quando è sera. Erbe dal succo acre. Erbe dal succo inebriante, come l'estasia luminosa o l'estasia divina. Verde scuro, verde smeraldo, verde giallastro, verde argento come l'atrabava del chincagliere, verde bronzo come l'atrabava del dirupo. Semi, verde opaco, verde brillante, spighe. Nessun fiore. Erbe che non evocano nulla, se non insulsaggine e assenza. Erbe delicate, senza nerbo.”
Antoine Volodine, Radiant Terminus
“«Basta che io faccia scorrere i minuti al contrario, farò scorrere il tempo all'inverso del tempo, in senso inverso, distruggerò minuto per minuto l'immagine della tua morte sino a che la tua morte non indietreggerà e sino a che i tuoi nemici non finiranno stroncati a uno a uno, io li strazierò in senso inverso e loro taceranno, stroncati e muti.»”
Antoine Volodine, Radiant Terminus
“Va e vola, tanto sopra quanto sotto la terra, e a volte sfreccia così veloce da non essere né qui né lì.
[…]
Si ricopre di notte.
Ora è notte accecante, è immobile uragano, è teatro, è respiro, è cielo, ora è dodici cieli neri.
[…]
Ora è notte d'inchiostro, è teatro, è bufera di neve, ora è notte di pece, è millesima fetida categoria.”
Antoine Volodine, Radiant Terminus
“[…] Sostanzialmente, dirigeva e declamava il proprio sogno, come fanno i morti dopo essere deceduti, come cercando di fare i morti nella speranza che il loro ultimo viaggio cosciente conservi ancora un po' di carne, contenga ancora un po' di non-solitudine e di avventura. Come la maggior parte dei morti cerca invano di fare. Solo che lui, Soloviei, ci riusciva, era riuscito a costruirselo saldamente, il suo sogno, se non per l'eternità, almeno per sempre.”
Antoine Volodine, Radiant Terminus
“[…] vuol dire avere timore tanto dei rumori quanto del silenzio, vuol dire perdere la ragione e alla fine non riuscire più a comprendere né i rumori né il silenzio.”
Antoine Volodine, Radiant Terminus
“Il rumore di questo avanzare. Il suo violento frusciare. Un uomo avanza a passo forzato in mezzo a una vegetazione che non gli mostra alcuna benevolenza. Un uomo attraversa la steppa invece di dormire per sempre contro la terra. Un uomo rompe il silenzio dell'erba.”
Antoine Volodine, Radiant Terminus
“Aveva costruito la propria esistenza su valori diversi dall'eroismo, e da quando era diventato presidente del kolchoz privilegiava la magia nera, le incursioni nel mondo dei sogni e negli universi paralleli, popolati da morti viventi, fanciulle meravigliose , animali e fiamme. L'eroismo e le vacche, là dentro, occupavano un posto molto limitato.”
Antoine Volodine, Terminus radieux