Jack Frusciante è uscito dal gruppo Quotes
Jack Frusciante è uscito dal gruppo
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Enrico Brizzi7,967 ratings, 3.56 average rating, 410 reviews
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Jack Frusciante è uscito dal gruppo Quotes
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“Mio Dio", pensava Alex, camminandole accanto. Si sentiva più alto di svariati centimetri, camminava accanto a lei e pensava: "Ma questa non è una ragazza, è un intero disco di Battisti".”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“Sono troppo stanco di compromessi.
O forse, sono troppo stanco e basta.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
O forse, sono troppo stanco e basta.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“La sua sincerità aveva un che di abbacinante, e ogni volta che diceva una cosa - qualsiasi cosa - riusciva a nebulizzare interesse e fascino attorno a sé e si vedeva lontano chilometri che le sue non erano pose.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“Se il vecchio Alex pedalava con l'energia disperata d'un Girardengo appena appena più basso e rock, non era solo per andare a un appuntamento, ma per allontanarsi da bordo ring, converrete. In ogni caso, stava pur sempre per incontrare Adelaide e così quel matto pedalava dinamico come nessuno, e mentre pedalava cantava White Man In Hammersmith Palais con voce bassa e stonata.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“presto sarebbe volato via pure quello stupido febbraio e il vecchio Alex si sentiva profondamente infelice ma in modo distaccato, come se la sua vita appartenesse - sensazione fin troppo tipica e cruda ne convengo - a qualcun altro”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“Crede che in fin dei conti tutti siano buoni e degni d’attenzione, e a me fa sorridere e mi
riempie anche di una gran dolcezza, e un po’ mi fa invidia, nella sua casa magica nel bosco,
ché vuole bene a tutti, e io, invece, Taxi Driver ed esistenzialista.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
riempie anche di una gran dolcezza, e un po’ mi fa invidia, nella sua casa magica nel bosco,
ché vuole bene a tutti, e io, invece, Taxi Driver ed esistenzialista.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“I capelli le uscivano dal casco, e al vecchio Alex era venuta in mente quella canzone
degli Smiths, There’s A Light That Never Goes Out, dall’album The Queen Is Dead, quando
più o meno dice Non portarmi a casa, stasera, perché non è più la mia casa, ma la loro, e io
non sono più il benvenuto. E se un autobus a due piani si schiantasse contro di noi, sarebbe unmodo sublime di morire, e se un camion ci uccidesse tutti e due morire al tuo fianco sarebbe un piacere e un onore, per me. [...]
Non che sperasse che Aidi tirasse dritto alla prossima
curva in modo da volare giù belli sparati per la scarpata, però tornava fuori un’altra volta
la magia di essere insieme, e il fascino di non capire esattamente cosa volessero uno dall’altro, perché soltanto dandosi la mano - uh - avevano già tutto.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
degli Smiths, There’s A Light That Never Goes Out, dall’album The Queen Is Dead, quando
più o meno dice Non portarmi a casa, stasera, perché non è più la mia casa, ma la loro, e io
non sono più il benvenuto. E se un autobus a due piani si schiantasse contro di noi, sarebbe unmodo sublime di morire, e se un camion ci uccidesse tutti e due morire al tuo fianco sarebbe un piacere e un onore, per me. [...]
Non che sperasse che Aidi tirasse dritto alla prossima
curva in modo da volare giù belli sparati per la scarpata, però tornava fuori un’altra volta
la magia di essere insieme, e il fascino di non capire esattamente cosa volessero uno dall’altro, perché soltanto dandosi la mano - uh - avevano già tutto.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“Come in quella canzone incredibile dei Cure dove lei è bellissima e il povero la guarda ammirato e lei si sente offesa e Robert Smith dice: «Ecco perché ti odio».”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“«Alex, non ti capita mai di pensare come la nostra storia sia assolutamente folle e fuori da tutti i canoni, e di come la gente non la capisca e di come nessuno la potrà mai capire?»
«Se è per questo, ci penso praticamente tutti i giorni. Anzi, spesso mi domando quanto ne capisco io»
«Un sacco di gente mi chiede perché non stiamo insieme e… non so, è strano, a pensarci bene. Effettivamente, visti dal di fuori dobbiamo dare l'idea di due che stanno insieme.»
«Io non sto con te perché… perché va bene così, perché giugno è fantastico, e sapere che c'è l'America che arriva, e allora dirsi tutto perché tra una settimana è troppo tardi, è magnifico. Qualcosa mi manca, e lo sai. Io vorrei baciarti e tutto il resto, ma non tanto per il gesto in sé… Davvero. E’ difficile… E’ come mettere le basi per addomesticarti un po’ di più. Farai più fatica a dimenticarti di me, così. Resteremo più attaccati ogni cosa in più che faremo. Io ho paura, per l'anno prossimo. Bacerò cento ragazze, andrò a letto con gente di cui non m'importa, ma non sarà come uscire con te e non dirsi niente per tutto il pomeriggio. Io so già che l'anno prossimo farò le cose più facili, più banali. E con te è tutto così trasparente e da ragazzini… Se penso che non ti ho mai baciata, Aidi…»
«Lo sai, bisogna sempre fare solo Quello Che Ci Si Sente.»
«Certo, dicevo così. Dicevo Quello Che Mi Sento.»
«E cosa ti senti, ancora?»
«Sento che questo giugno, questo scoprirsi ogni giorno di più, e ogni pezzo di me che scopro trovarne uno nuovo di te, e ogni pezzo di me che ti regalo trovarne in cambio uno che tu mi lasci nel calzino di lana di fianco al camino mentre dormo, è bello. A me non era mai successo. E vedere crescere Aidi e Alex, ogni giorno, ogni mattina di sole, che per il resto della gente non vuol dire niente di particolare, è sovvertire tutti i pronostici, è ridere di fronte all'Uomo con le Previsioni Sicure, quello che era certo che la Danimarca avrebbe preso una vagonata di gol e sarebbe stata eliminata nelle qualificazioni e invece si è qualificata e agli Europei giocherà con squadre molto più forti, e l'Uomo con le Previsioni Sicure non si raccapezza. La Gente capisce solo quando le cose sono già successe, mai mentre accadono. E per noi due è lo stesso. La Gente che non capisce come sia possibile, visto che l'Uomo dei Sondaggi aveva negato categoricamente che due come noi potessero avere una pazza storia del genere.»
«Fantastico. E la Danimarca come gioca?»
«Bene. Si vede che si divertono.»
«Alex», aveva detto lei, stringendogli le mani con una strana intensità che l'aveva turbato. «Io voglio che la Danimarca vinca.»”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
«Se è per questo, ci penso praticamente tutti i giorni. Anzi, spesso mi domando quanto ne capisco io»
«Un sacco di gente mi chiede perché non stiamo insieme e… non so, è strano, a pensarci bene. Effettivamente, visti dal di fuori dobbiamo dare l'idea di due che stanno insieme.»
«Io non sto con te perché… perché va bene così, perché giugno è fantastico, e sapere che c'è l'America che arriva, e allora dirsi tutto perché tra una settimana è troppo tardi, è magnifico. Qualcosa mi manca, e lo sai. Io vorrei baciarti e tutto il resto, ma non tanto per il gesto in sé… Davvero. E’ difficile… E’ come mettere le basi per addomesticarti un po’ di più. Farai più fatica a dimenticarti di me, così. Resteremo più attaccati ogni cosa in più che faremo. Io ho paura, per l'anno prossimo. Bacerò cento ragazze, andrò a letto con gente di cui non m'importa, ma non sarà come uscire con te e non dirsi niente per tutto il pomeriggio. Io so già che l'anno prossimo farò le cose più facili, più banali. E con te è tutto così trasparente e da ragazzini… Se penso che non ti ho mai baciata, Aidi…»
«Lo sai, bisogna sempre fare solo Quello Che Ci Si Sente.»
«Certo, dicevo così. Dicevo Quello Che Mi Sento.»
«E cosa ti senti, ancora?»
«Sento che questo giugno, questo scoprirsi ogni giorno di più, e ogni pezzo di me che scopro trovarne uno nuovo di te, e ogni pezzo di me che ti regalo trovarne in cambio uno che tu mi lasci nel calzino di lana di fianco al camino mentre dormo, è bello. A me non era mai successo. E vedere crescere Aidi e Alex, ogni giorno, ogni mattina di sole, che per il resto della gente non vuol dire niente di particolare, è sovvertire tutti i pronostici, è ridere di fronte all'Uomo con le Previsioni Sicure, quello che era certo che la Danimarca avrebbe preso una vagonata di gol e sarebbe stata eliminata nelle qualificazioni e invece si è qualificata e agli Europei giocherà con squadre molto più forti, e l'Uomo con le Previsioni Sicure non si raccapezza. La Gente capisce solo quando le cose sono già successe, mai mentre accadono. E per noi due è lo stesso. La Gente che non capisce come sia possibile, visto che l'Uomo dei Sondaggi aveva negato categoricamente che due come noi potessero avere una pazza storia del genere.»
«Fantastico. E la Danimarca come gioca?»
«Bene. Si vede che si divertono.»
«Alex», aveva detto lei, stringendogli le mani con una strana intensità che l'aveva turbato. «Io voglio che la Danimarca vinca.»”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“Dall'archivio magnetico del signor Alex D. Alla fine, l'equilibrio interiore non é da cercare. Forse ce l'abbiamo già, e più ci muoviamo o agitiamo o altro, e più ce ne alltonatniamo. Il fatto é che a parlare di equlibrio interiore mi sento un povero stronzo. Mi sembra uno di quei termini che si usano nelle sedute di psicoanalisi liberatoria collettiva o nei rifugi per donne violentate.
Okay. Tutto mi dice di essere forte, determinato negli scopi, capace di andare avanti nella Vita, ma se uno sente che é arrivato il momento di cambiare un pò rotta o anche solo il bisogno di fermarsi a ragionare sul serio per proprio conto? Voglio dire: e i cazzi di sette e mezzo in latino, per esempio, che da semplici strumenti sono diventati una specie di fine ultimo?... Insomma, a quanto ne so dovrei studiare per strappare un titolo di studio che a sua volta mi permetta di strappare un buon lavoro che a sua volta mi permetta di strappare abbastanza soldi per strappare una qualche cavolo di serenità tutta guerregiata e ferita e massacrata dagli sforzi inauditi per raggiungerla.
Cioè, uno dei fini ultimi é questa cavolo di serenità martoriata. Il ragionamento é così. Non ci vuole un genio. E allora, perché dovrei sacrificare i momenti di serenità che mi vengono incontro spontaneamente lungo la strada?
Perché dovrei buttarli in un pozzo, se fanno parte anche loro del fine a cui tendere? Se un pomeriggio posso andare a suonare o uscire con una ragazza che mi piace, perché cavolo devo starmene in casa a trascrivere le versioni dal traduttore o far finta di leggereil sunto di filosofia? La realtà é che mi trovo a sacrificare il me diciassettenne felice di oggi pomeriggio a un eventuale me stesso calvo e sovrappeso, cinquantenne soddisfatto, che apre la porta del garage col comando a distanza e dentro c'ha una bella macchina, una moglie che probabilmente gli fa le corna col commercialista e due figli gemelli con i capelli a caschetto identici in tutto ai bambini nazisti della kinders. Tutti dentro il garage, magari, no. Diciamo più o meno intorno. Cioè, circondato. Dovunque la domanda è: un orrore di queste proporzioni vale più del sole e del gelato di oggi pomeriggio? Più di qualunque ragazza? Più di Valentina che arriva sorridendo all'appuntamento con dieci minuti di ritardo e una maglietta blu con dentro quel ben di Dio sorprendente?”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
Okay. Tutto mi dice di essere forte, determinato negli scopi, capace di andare avanti nella Vita, ma se uno sente che é arrivato il momento di cambiare un pò rotta o anche solo il bisogno di fermarsi a ragionare sul serio per proprio conto? Voglio dire: e i cazzi di sette e mezzo in latino, per esempio, che da semplici strumenti sono diventati una specie di fine ultimo?... Insomma, a quanto ne so dovrei studiare per strappare un titolo di studio che a sua volta mi permetta di strappare un buon lavoro che a sua volta mi permetta di strappare abbastanza soldi per strappare una qualche cavolo di serenità tutta guerregiata e ferita e massacrata dagli sforzi inauditi per raggiungerla.
Cioè, uno dei fini ultimi é questa cavolo di serenità martoriata. Il ragionamento é così. Non ci vuole un genio. E allora, perché dovrei sacrificare i momenti di serenità che mi vengono incontro spontaneamente lungo la strada?
Perché dovrei buttarli in un pozzo, se fanno parte anche loro del fine a cui tendere? Se un pomeriggio posso andare a suonare o uscire con una ragazza che mi piace, perché cavolo devo starmene in casa a trascrivere le versioni dal traduttore o far finta di leggereil sunto di filosofia? La realtà é che mi trovo a sacrificare il me diciassettenne felice di oggi pomeriggio a un eventuale me stesso calvo e sovrappeso, cinquantenne soddisfatto, che apre la porta del garage col comando a distanza e dentro c'ha una bella macchina, una moglie che probabilmente gli fa le corna col commercialista e due figli gemelli con i capelli a caschetto identici in tutto ai bambini nazisti della kinders. Tutti dentro il garage, magari, no. Diciamo più o meno intorno. Cioè, circondato. Dovunque la domanda è: un orrore di queste proporzioni vale più del sole e del gelato di oggi pomeriggio? Più di qualunque ragazza? Più di Valentina che arriva sorridendo all'appuntamento con dieci minuti di ritardo e una maglietta blu con dentro quel ben di Dio sorprendente?”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“Aidi non capirà mai quel che provo perché lei è trincerata nel suo fortino. ‘Ho paura che il nostro rapporto sarebbe troppo esclusivo, e ti voglio tantissimo bene ma ho paura di dare.’ Potrebbe dirmelo. Perché lei ha un altro passato, un altro alfabeto, altre rime la fanno sorridere. Siamo irrimediabilmente diversi, ed è bello incontrare gente diversa, ma forse è impossibile capirla fino in fondo. Come in quella canzone incredibile dei Cure dove lei è bellissima e il povero la guarda ammirato e lei si sente offesa e Robert Smith dice: ‘Ecco perché ti odio’.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“Vivevano il loro strano sogno e si raccontavano tutto e camminavano e parlavano e ridevano e camminavano e parlavano contro tutto il già visto come in un lungo sogno, quei matti. E poi, e poi.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“Voi mi capite. Era come se lì, seduto contro il poggiaschiena di quella panchina, lui ci fosse già stato, come se Aidi l’avesse già conosciuta. Tra le pieghe della memoria, nelle videocassette d’archivio della scuola elementare, gli sembrava ci fosse qualcosa di lei: Villa Spada, dove andava a giocare con la divisa da lupetto; i pranzi dagli zii a Casalecchio, la domenica; la renault blu che il Cancelliere aveva comprato quando lui aveva sei anni; lo specchio del bagno, alonato di condensa, su cui il frère de lait aveva scritto col dito «W Inter»; e poi certi riff distorti di Fender Jaguar nella memoria… Ebbene, c’era qualcosa di lei, in tutto questo, e il vecchio Alex riusciva a essere più che simpatico e più che naturale, ma senza calcolo, e insomma ne era quasi sicuro, adesso: gli sembrava di conoscere Aidi da sempre, poiché quando si dice il sentimento, ragazzi.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“e a inizio marzo splendeva già il bel tempo in città, e ogni mattina Dio srotolava un cielo talmente azzurro con certe nuvole d'ovatta candida appese in lontananza che era impossibile non ghignare di felicità e affacciarsi al balconcino o uscire in strada e resistere alla tentazione di gridargli: grazie capo, non lo dimenticheremo!”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“Domani, a scuola, quando ci vedremo, per favore, corrimi incontro. L'ho sperato tutti questi giorni e non è mai successo...”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“Splendido. Datemi solo delle revolverate un po' all'impazzata, qui. Grazie. Tipo My Way di Vicious. Fate fuoco quando volete.”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
“...Ecco, la cosa che gli stava più sulla punta, al vecchio Alex, era che i suoi racconti erano veri. D'accordo, alle volte gli era capitato di dover colorire qualche particolare, ma di sicuro il nostro vecchio non era di quei contaballe più o meno giovanili che si vedevano in giro in quegli anni. Solo che non c'era niente che distinguesse il bugiardo che giurava di essere sincero dal sincero puro, ecco cos'è che ti fregava, e allora tanto valeva raccontare a cuor leggero le cose vere e con grande verosimiglianza le balle, no?”
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
― Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll
