Cargo vie Quotes

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Cargo vie Cargo vie by Pascal de Duve
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“Carissimo e soprattutto molto ipotetico lettore (che ne sarà di questi fogli? Li darò un giorno a qualcun altro che non sia me stesso, che ne avrà certamente bisogno per ricordarsi e trarre forza per continuare a lottare?), scegli il nome del mio cargo, che ora è anche un po' il tuo. Ma sarei felice se tu lo chiamassi VITA.”
Pascal de Duve, Cargo vie
“Questo è un diario infimo - con molti spazi bianchi dove risiede, invisibile, l'indicibile.”
Pascal de Duve, Cargo vie
“Il «condannato», che non ignora sé stesso, vuole vivere in maniera privilegiata l'intensità sfavillante del crepuscolo.”
Pascal de Duve, Cargo vie
“Scrivere, preservarsi, terminare. Perché sono il portapenna dei miei fratelli sieropositivi, che si rinchiudono nel mutismo. Voglio essere l'ambasciatore della speranza nel paese della disperazione.”
Pascal de Duve, Cargo vie
“Talvolta la solitudine della mia solitudine è vertiginosa, confina con l'autismo.”
Pascal de Duve, Cargo vie
“«Vivere» è un infinito finito.”
Pascal de Duve, Cargo vie
“Rivolgo una supplica ai giovani di ogni età, che vivono lo sconvolgimento della scoperta del corpo dell'altro. Fratelli e sorelle che splendete di freschezza, belli nella vostra semplicità, di una bellezza che non è consapevole di sé stessa, candida, innocente, non lasciatevi ingannare da gente infame che vi propone di «iniziarvi» in modo «naturale», non esitando a compromettere la vostra verginità virale per appagare il loro piacere bestiale. Ritornate romantici, sappiate che la fedeltà - il dono totale di sé al partner della propria vita -, lungi dall'essere ridicola, è la chiave di volta della migliore avventura amorosa.”
Pascal de Duve, Cargo vie
“Non sarò mai un «eroe» macchiato di sangue. Tutt'al più avrò l'occasione di dimostrare il mio coraggio grazie a un sangue macchiato.”
Pascal de Duve, Cargo vie
“Almeno per il tempo di questo racconto, continuo intensamente lo sciopero della fine.”
Pascal de Duve, Cargo vie
“Vado verso l'ignoto, solo con i miei ventott'anni suonati, col mio AIDS «avanzato», solo con ciò che è ancora più terribile: la mia inconsolabile pena d'amore - questo AIDS del cuore che nessun balsamo può alleviare.”
Pascal de Duve, Cargo vie