Il morbo di Haggard Quotes

“A tissue of small sounds filled the room, a bird, a clock, a voice from another garden. What we call silence.”
― Patrick McGrath, Dr. Haggard's Disease

“As we shook hands I wondered idly what her urine looked like.”
― Patrick McGrath, Dr. Haggard's Disease

“Houses, I have come to believe, like love, like nature herself, should not reassure, should not attempt to soothe, or give comfort, but should, rather, excite.”
― Patrick McGrath, Dr. Haggard's Disease

“Capiva la fondamentale incoerenza dell’animo umano.”
― Patrick McGrath, Il morbo di Haggard

“[…]il tempo, pensavo, avrebbe acquietato questi fantasmi interiori, e lasciando la città in cui ci eravamo amati avrei di certo agevolato l’opera del tempo, aiutandolo a guarire la ferita più sanguinante, a lenire il dolore più feroce, brutale e implacabile che avessi mai sofferto. Invece no, evidentemente non era così. Evidentemente non potevo ancora godermi il lusso della semplice malinconia, non potevo ancora conoscere la rassegnazione e la capacità di evocare il ricordo dell’amata con dolcezza anziché con pensa. No, evidentemente dovevo dibattermi, torcermi e torturarmi ancora.”
― Patrick McGrath, Il morbo di Haggard

“Ora capivo che non esistevano rimedi a buon mercato per il dolore che mi nasceva dentro, per il dolore che scioccamente avevo creduto quasi spento.”
― Patrick McGrath, Il morbo di Haggard

“Ma intanto, cosa ne era del mio cuore? Che sessa guarendo, come mi ero figurati, grazie a quella grande e bella casa, alle cure di una brava donna e alle pratica della medicina generale? Col passare del tempo comincia a pensare che fosse così. Cominciai a pensare che mi stavo lasciando la relazione alle spalle, che me la stavo scrollando di dosso.
[…]
Ah, come mi ingannavo! Si era trattato soltanto di un breve periodo di tregua, ecco tutto, e di questa triste verità fui costretto a prendere coscienza un pomeriggio di quell’inverno, mentre andavo a visitare un paziente.”
― Patrick McGrath, Il morbo di Haggard

“[…]uno stato d’animo di singolare sensibilità - stato d’animo davvero raro poiché vi concorrevano numerosi fattori -, fu la prima, nascente sensazione che ebbi di una presenza dentro di me; fu il prendere coscienza, per una fugace frazione di tempo - qualche minuto, o forse qualche ora, non avrei saputo dirlo - di una specie di luce che ardeva in ogni cellula del mio corpo, una luce che non solo illuminava il mio essere ma in un certo senso lo costituiva, gli dava ordine, armonia, significato e forma… in una parola la mia anima, il mio spirito. Lo spirito si manifestò e per la prima volta compresi di essere, in senso fisiologico, qualcosa di più che la semplice somma delle mie parti: un organismo, si, ma non solo, perché nelle mie cellule viveva lo spirito, c’era divinità nella mia natura, ero puro essere, creato a immagina e somiglianza di Dio…”
― Patrick McGrath, Il morbo di Haggard

“Sono giunto alla conclusione che le case, come l’amore, come la natura stessa, non dovrebbero essere rassicuranti, non dovrebbero tentare di tranquillizzarci o darci conforto bensì, piuttosto, di stimolarci.”
― Patrick McGrath, Il morbo di Haggard

“Ormai ho capito che l’amore, l’amore romantico, adulto, è una sorta di appassionata devozione a un ideale.”
― Patrick McGrath, Il morbo di Haggard

“[…]come se la mia esistenza prima di tua madre fosse stata soltanto una v it a sospesa, un’infanzia irreale ed eterea che terminò, appunto, con la gravità della passione… ma tempo al tempo.”
― Patrick McGrath, Il morbo di Haggard

“[…]scatenando un’emozione così forte che non osavo darle un nome.”
― Patrick McGrath, Il morbo di Haggard

“[…]il mio cuore era una stanza ammuffita, chiusa da troppo tempo, in cui tuttavia aveva cominciato a spirare un’aria fresca e pulita.”
― Patrick McGrath, Il morbo di Haggard

“In quelle settimane invecchiai di parecchi anni, imparai molte cose sullo spirito e su quella sacca simile a una pera, grossa come un pugno e divisa in quattro cavità che chiamiamo cuore.”
― Patrick McGrath, Dr. Haggard's Disease