Spingendo la notte più in là Quotes

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Spingendo la notte più in là Spingendo la notte più in là by Mario Calabresi
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Spingendo la notte più in là Quotes Showing 1-4 of 4
“L'importante, ho sempre pensato, è rimanere se stessi, tenere fede alle proprie idee, rispettare la propria storia. A quel punto si può entrare serenamente ovunque. Quasi ovunque.”
Mario Calabresi, Spingendo la notte più in là
“Tonino ci ha insegnato a pescare, usare la macchina fotografica, remare, nuotare, disegnare, riconoscere le stelle e i venti per fare volare gli aquiloni, fare i castelli di sabbia e le piste per le biglie. Ma soprattutto a non mollare mai, a non dare nulla per scontato, a combattere per le cose che si amano.”
Mario Calabresi, Spingendo la notte più in là
“Andiamo a mangiare, lei non vuole la pizza, prende due insalate, cerco di parlarle come ha sempre fatto mia madre con noi: del futuro, dell'importanza di tornare a vivere, della fregatura del rancore, che si mangia tutto, amore, passione, energia.”
Mario Calabresi, Spingendo la notte più in là
“Passati alcuni anni in carcere, i brigatisti coinvolti allora in fatti di sangue tornano in libertà. Sul cedolino di rilascio credo che ci sia scritto “fine pena”. La pena di coloro ai quali è stato ucciso un marito o un fratello non credo che sia mai finita e in ogni caso la sua fine non è certificabile con un timbro su un pezzo di carta. La disparità di trattamento tra chi uccise e chi venne ucciso è irreparabile, continua negli anni aggravata dal fatto che chi allora uccise scrive memorie, viene intervistato dalla tivù, partecipa a qualche film, occupa posti di responsabilità, mentre alla vedova di un appuntato nessuno va a chiedere come vive da allora senza marito, se ci sono figli che hanno avuto un’infanzia da orfani, se il tempo trascorso ha chiuso le ferite, il rimpianto, il dolore.”
Mario Calabresi, Spingendo la notte più in là