Rosso porpora Quotes

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Rosso porpora Rosso porpora by Gianluca Frangella
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“– Io non potrò mai darti quel genere di sensazioni, mi dispiace.
– Ed io non le voglio … perché ho capito che è facile innamorarsi di un mito. Chi non s’innamorerebbe di un attore bello e famoso? Chi rifiuterebbe un’attrice bella e famosa? Chi non resterebbe senza parole se qualcuno che ha carisma, ed è amato da tutti, decidesse di dargli attenzione?
– Chi sa amarsi per quello che è e non per quello che vorrebbe essere.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Passò del tempo, forse una ventina di minuti: la tenda restava chiusa. Decisi di andare via. Iniziai a camminare lentamente, tenendo sempre lo sguardo fisso su quella vetrina, quando all’improvviso si aprì la porticina e un uomo ne uscì. Mi fermai di nuovo. Un altro signore sulla cinquantina si era già fermato davanti alla porticina. Non aprì affatto la tenda, ma potei vederla di fianco alla parete che attendeva il suo cliente entrare. Poco prima di richiudere la porta, i nostri sguardi s’incrociarono di nuovo. Lei esitò un istante, guardò dentro, riguardò ancora verso me. La porta si richiuse di nuovo.
Altri giorni andai in quella via. Ogni volta guidato dal pensiero di quella ragazza. Ogni volta con impresso nella mente il suo sguardo triste, mentre un uomo usciva e un altro entrava per cercare amore da lei, che amore non sembrava averne più da dare.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Sulla tavola misi un tovagliolo, una forchetta e il succo di arancia: mentre attendevo si cuocesse
la mia colazione, guardavo fuori dalla finestra. Mi dava piacere. Era come aprire il sipario del palco
scenico di un teatrino. Tiravo la cordicella e la tendina, fatta di finissime cannucce di legno, si
avvolgeva lentamente su se stessa e all’improvviso... lo spettacolo iniziava.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Ci sono momenti in cui bisogna prendere decisioni importanti. Decisioni che lasceranno un segno nella nostra vita: scolpiranno la memoria in modo profondo e indelebile. La difficoltà sarà riuscire ad accettare noi stessi per quelle decisioni sbagliate, prese con ingenua infantilità.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Forse "pensavo" anche noi adulti abbiamo bisogno di una favola in cui credere, per addormentarci senza pensieri negativi per la mente.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Si fa questo per soldi... – iniziò nel dire – non per tutte è così... io ho iniziato per mia figlia... non avevo i soldi per crescerla... – gemeva dal piacere e piangeva mentre parlava – avevo paura... e gli uomini mi proponevano di andare con loro... per soldi... avevo paura... ero sola... non avevo nessuno se non mia figlia... così un giorno accettai la proposta di un
uomo... ho capito da allora che... ci sono momenti in cui bisogna prendere decisioni importanti... decisioni che lasceranno un segno nella nostra vita... scolpiranno la memoria in modo profondo, con un segno indelebile...”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Ad un certo punto notai una porticina aprirsi e ne uscì un uomo dall’espressione felice, soddisfatta.
Poco dopo, dalla vetrina si aprì anche la tenda. Era di un rosso porpora e stranamente mi venne da pensare a Liza, quando la mattina a Londra, apriva la sua tendina porpora e si stirava. Mi mancò Liza in quell’istante, così continuai a guardare fermandomi un istante.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Una nuova vita mi attendeva.Mi resi conto che il tempo scorreva verso il suo domani come un fiume verso il suo mare. E c'era sempre qualcosa di atteso,ma allo stesso tempo di inaspettato.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“La prego. Sono sola e ho una figlia da mantenere. Lavoro tantissimo e nonostante tutto lo
stipendio è una miseria: non riesco ad andare avanti, ma le prometto che venerdì le darò tutto ciò
che le devo.
– Tutto? – ripeté l’uomo.
Lei tacque. Sentii dirle con tono di voce più fioco:
– Tu … tutto …”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Ogni essere vivente, pensavo, agisce per istinto e l’unico modo per tenerlo sempre vivo nel
nostro spirito, è quello di metterci in condizione di cavarcela da soli. Un po’ come un animale
cresciuto in cattività: se fosse riportato nel suo habitat naturale, rischierebbe di morire affamato,
poiché non ha più l’istinto di cacciare. Così pensavo che anche negli esseri umani accadesse
qualcosa di simile e per autodifesa tendono ad allontanare chi minaccia di azzerare quell’istinto.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Sabrina era identica a Liza. Temetti fosse un curioso scherzo del destino, un innocente effetto
illusorio. Mi convinsi di essere stato soggiogato dalla forte somiglianza fra le due ragazze e finii
con l’addormentarmi sul divano.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Iniziai a camminare pensieroso per le strade di Londra, sperando forse di poterla rivedere almeno
un’ultima volta ancora. Camden Town, King’s Cross St Pancras, Green Park e così Embankment e
St Jame’s Park; lungo il Thames nel parco del Greenwich observatory e poi ancora a Bank: Londra
sembrava diventare triste e vuota.
Anche London Bridge, Knights Bridge o Millennium Bridge, sembravano essersi spogliati del
loro fascino, come accadde per Backingham Palace e Westminster Palace. Era davvero giunta l’ora
di lasciare l’Inghilterra.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Liza era di nuovo davanti alla finestra. Aveva lo sguardo rivolto alla sua pancia questa volta, la
stava accarezzando. Stava piangendo. Liza era rimasta incinta.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“La particolarità che mi affascinava della ragazza “senza nome” , era il suo apparire e sparire nel
nulla, come per magia. Appariva nella sua bellezza, m’incantava e volava via chissà dove.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora
“Dietro una tenda rosso porpora intravidi la sagoma di una persona dai
lineamenti sensuali, nascosti nel gioco di ombre che la luce creava sulla tendina. Conoscevo bene
quell’ombra. In quella casa abitava Liza, la ragazza che aveva stregato la mia fantasia e che in
segreto amai per molto tempo; tempo che lentamente andava via.”
Gianluca Frangella, Rosso porpora