Che tu sia per me il coltello Quotes
Che tu sia per me il coltello
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David Grossman5,370 ratings, 3.52 average rating, 441 reviews
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Che tu sia per me il coltello Quotes
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“Non sai di quante allusioni a te sia pieno il mondo.”
― Be My Knife
― Be My Knife
“Bisognerebbe chiarire una volta per tutte perché "un momento brutto" può andare avanti per mesi, mentre un momento di grazia dura sempre e soltanto un momento.”
― Be My Knife
― Be My Knife
“E' una legge non scritta: chi vuole starmi vicino deve assumersi la responsabilità della mia anima.”
― Be My Knife
― Be My Knife
“voglio che tu sappia tutto di me, voglio che tu mi conosca nella mia nudità, nei miei piccoli calcoli e nelle mie ansie meschine, nella mia stupidità, nelle mie vergogne e nella mia infamia.”
― Che tu sia per me il coltello
― Che tu sia per me il coltello
“Dopo aver fatto l'amore, dormiremo abbracciati. La tua schiena contro il mio ventre. E io stringerò le dita dei piedi attorno alle tue caviglie, come delle mollette, perché tu non possa volar via la notte. Saremo come un'immagine in un libro di scienze: un frutto tagliato a metà, tu la buccia e io il torsolo.”
― Be My Knife
― Be My Knife
“Als dat klopt, als je je echt tussen haakjes voelt, laat mij dan tenminste ook binnen. De rest van de wereld mag buiten blijven, laat de wereld maar de factor buiten de haakjes zijn waarmee wij binnen vermenigvuldigd worden.”
― Be My Knife
― Be My Knife
“E la cosa incredibile è che ho visto come fuggivi senza muoverti dal tuo posto, sfruttando quella momentanea distrazione per sparire.”
― Che tu sia per me il coltello
― Che tu sia per me il coltello
“Se è davvero così, se ti senti tra parentesi, permettimi allora di infilarmici dentro, e che tutto il mondo rimanga fuori, che sia solo l'esponente al di fuori della parentesi e ci moltiplichi al suo interno.”
― Be My Knife
― Be My Knife
“Sai invece quando ho veramente provato una stretta al cuore? Quando hai descritto te stessa per eliminare qualsiasi dubbio e, chissà perché, ti sei riassunta in una sola frase, oltretutto tra parentesi ("piuttosto alta, capelli lunghi, ricci e ribelli, occhiali...").
Se è davvero così, se ti senti tra parentesi, permettimi allora di infilarmici dentro, e che tutto il mondo ne rimanga fuori, che sia solo l'esponente al di fuori della parentesi e ci moltiplichi al suo interno.”
― Be My Knife
Se è davvero così, se ti senti tra parentesi, permettimi allora di infilarmici dentro, e che tutto il mondo ne rimanga fuori, che sia solo l'esponente al di fuori della parentesi e ci moltiplichi al suo interno.”
― Be My Knife
“È il segreto che ti sussurro all'orecchio già da un mese: noi due non siamo vivi! Voglio dire, non in un luogo in cui vigono le leggi ordinarie che regolano i rapporti tra le persone, tantomeno tra uomo e donna. Dove siamo, allora? Non m'interessa saper dove, perché dargli un nome? Sarebbero comunque nomi "loro", nomi tradotti, e con te voglio una costituzione diversa di cui saremo noi a fissare le leggi.”
― Be My Knife
― Be My Knife
“Hoe zei jij dat ook alweer, over de wrede keuze: de woordeloosheid levend en levendig houden, of onder woorden brengen.”
― Be My Knife
― Be My Knife
“Mi ha fatto molto piacere e mi ha fatto anche molto male. Non avevo mai conosciuto in vita mia un piacere e un dolore simili, così fusi insieme. Prometto che non ti scriverò e che non cercherò di mettermi in contatto con te. Non ti importunerò mai più. A malincuore chiuderò la porta che ti ho aperto con tanta gioia. Ma se per qualche motivo deciderai di di tornare da me, devi sapere che in questa fase della mia vita ho bisogno della tua disponibilità più completa e della tua capacità di comprensione più profonda. Ho bisogno che tu fluisca liberamente verso di me, senza alcun ostacolo esterno. Ne ho bisogno come dell'aria che respiro. Se non puoi donarmi tutto questo, non venire. Davvero: non venire. Perché probabilmente mi sono sbagliata sul tuo conto. (Ma se sei tu quello che mi ha invocata, e ha ruggito, ragliato e guaito, credo che capirai).”
― Che tu sia per me il coltello
― Che tu sia per me il coltello
“Vorrei solo poter restare qui tutta la notte e continuare a scrivere. Scrivere mi fa bene. Lo sento. Anche quando scrivo cose tristi, qualcosa in me si tranquillizza, sento di avere uno scopo.
Voglio rimanere qui e raccontare le cose più semplici. Descrivere la foglia che è appena caduta. O la catasta di sedie in veranda. O le falene attratte dalla lampada. E raccontare ciò che avviene durante la notte finché il buio si tramuta in luce, fino ai cambiamenti di colore. Potrei rimanere qui seduta per giorni e notti a descrivere ogni stelo d'erba, ogni fiore, i sassi del muretto, le pigne. Solo dopo, quando mi sentirò pronta, passerò a scrivere di me. Del mio corpo, per esempio. Comincerò da lui, da ciò che è tangibile. Ma anche con lui partirò da lontano, dalle dita dei piedi, per avvicinarmi piano piano. Descriverò ogni sua parte, ne annoterò le sensazioni, quelle di un tempo e quelle attuali. I ricordi della caviglia, per esempio, o della guancia, o del collo. Perché no? Attraverso le carezze, i baci e le cicatrici. Mantenermi viva con la scrittura. Ci vorrà un sacco di tempo ma ne ho molto a mia disposizione. La vita è lunga e voglio raccontare di me stessa, raccontare quello che probabilmente nessuno mi racconterà mai. La mia storia. Senza aggiunte, ma anche senza detrazioni. Scrivere senza pretendere nulla. Da nessuno. Scrivere solo la mia voce.”
― Be My Knife
Voglio rimanere qui e raccontare le cose più semplici. Descrivere la foglia che è appena caduta. O la catasta di sedie in veranda. O le falene attratte dalla lampada. E raccontare ciò che avviene durante la notte finché il buio si tramuta in luce, fino ai cambiamenti di colore. Potrei rimanere qui seduta per giorni e notti a descrivere ogni stelo d'erba, ogni fiore, i sassi del muretto, le pigne. Solo dopo, quando mi sentirò pronta, passerò a scrivere di me. Del mio corpo, per esempio. Comincerò da lui, da ciò che è tangibile. Ma anche con lui partirò da lontano, dalle dita dei piedi, per avvicinarmi piano piano. Descriverò ogni sua parte, ne annoterò le sensazioni, quelle di un tempo e quelle attuali. I ricordi della caviglia, per esempio, o della guancia, o del collo. Perché no? Attraverso le carezze, i baci e le cicatrici. Mantenermi viva con la scrittura. Ci vorrà un sacco di tempo ma ne ho molto a mia disposizione. La vita è lunga e voglio raccontare di me stessa, raccontare quello che probabilmente nessuno mi racconterà mai. La mia storia. Senza aggiunte, ma anche senza detrazioni. Scrivere senza pretendere nulla. Da nessuno. Scrivere solo la mia voce.”
― Be My Knife
“Dopo una dolce carezza come questa ieri mi sono lasciato trasportare sul prato davanti al deserto, e lì ho visto davvero me e te, incapaci di continuare a concentrarci sul testo. Spirava una brezza leggera, il mio giornale frusciava e le pagine del tuo libro si sono messe a scorrere da sole, velocemente. Erano le cinque di sera, il sole brillava ancora e ci siamo sentiti così chiari nella luce, quasi trasparenti. Se fosse passato qualcuno la magia sarebbe svanita, ma eravamo soli, e ancor prima di scambiarci una parola ci siamo trovati avviluppati nella ragnatela delle nostre storie. Tu hai la tua e io la mia, ed era incredibile sentire come si intrecciassero, rapidamente. Perché a volte, nei momenti più impensati, per strada, puoi sentire l’anima lacerarsi, catturata nella storia di qualcuno che ti è appena passato accanto. La maggior parte delle volte, però, quelle storie vengono sradicate e muoiono subito, senza che gli interessati si rendano conto di ciò che hanno perso. Rimane solo un leggero dolore che svanisce immediatamente, anche se in me a volte può durare ancora qualche ora, come se avessi avuto un piccolo aborto spirituale. E rimane una sorta di angoscia, la morte della storia.”
― Be My Knife
― Be My Knife
“Zomaar een mijmering, een pasgeboren stuiverfilosofietje:
Dat de tranen die vloeien als de pupillen elkaar aanraken, zoals ik vroeger droomde, misschien heel anders zijn dan de tranen die de gangbare traangebruiker kent. Ik bedoel - misschien zijn het honingzoete tranen die komen uit een verborgen reservetraankliertje dat we niet eens kennen. Het enige orgaan dat geschapen is in de wetenschap dat het nooit gebruikt zou worden. Een droevige privé-grap van God, die van tevoren wist met wie hij te maken had, want de aantrekkingskracht kan kennelijk wel overwonnen worden, maar niet de afkeer en afweer van een ziel die ineens een andere ziel voor zich ziet, dichtbij en gapend, waarna dus meteen de knippering komt, die de grenswacht is.”
― Be My Knife
Dat de tranen die vloeien als de pupillen elkaar aanraken, zoals ik vroeger droomde, misschien heel anders zijn dan de tranen die de gangbare traangebruiker kent. Ik bedoel - misschien zijn het honingzoete tranen die komen uit een verborgen reservetraankliertje dat we niet eens kennen. Het enige orgaan dat geschapen is in de wetenschap dat het nooit gebruikt zou worden. Een droevige privé-grap van God, die van tevoren wist met wie hij te maken had, want de aantrekkingskracht kan kennelijk wel overwonnen worden, maar niet de afkeer en afweer van een ziel die ineens een andere ziel voor zich ziet, dichtbij en gapend, waarna dus meteen de knippering komt, die de grenswacht is.”
― Be My Knife
“Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso.”
― Che tu sia per me il coltello
― Che tu sia per me il coltello
“Sì, certo. Di strette al cuore tu ne sai qualcosa. Forse sei addirittura un'esperta, a modo tuo. L'ho capito guardandoti. E anch'io, evidentemente, sono già riuscito a far soffrire il tuo cuore, a fargli provare qualche stretta.
Ma fino a questo punto? Davvero? Come se tu avessi perso qualcosa di prezioso, di agognato, un attimo prima di averlo ottenuto?
Almeno dimmi cos'era questo qualcosa di prezioso (perché mi renda conto di cosa può esserci in me).”
― Che tu sia per me il coltello
Ma fino a questo punto? Davvero? Come se tu avessi perso qualcosa di prezioso, di agognato, un attimo prima di averlo ottenuto?
Almeno dimmi cos'era questo qualcosa di prezioso (perché mi renda conto di cosa può esserci in me).”
― Che tu sia per me il coltello
“Scrivi, racconta, ogni giorno sprecato è un delitto.”
― Che tu sia per me il coltello
― Che tu sia per me il coltello
“Quello che intendo dire è che, se solo potessi raccogliere un po’ di quelle briciole dell’anima, forse potrei comporle in un mosaico completo e capirei finalmente qualcosa, il principio che mi mantiene unito, non credi?
Sto parlando di cose che non hanno un nome, cose che nel corso della vita si accumulano sul fondo dell’anima, sedimenti e strati di terriccio. Se mi chiedessi di descriverteli, non saprei da che parte cominciare, non avrei la parole adatte.”
― Che tu sia per me il coltello
Sto parlando di cose che non hanno un nome, cose che nel corso della vita si accumulano sul fondo dell’anima, sedimenti e strati di terriccio. Se mi chiedessi di descriverteli, non saprei da che parte cominciare, non avrei la parole adatte.”
― Che tu sia per me il coltello
“Con le lacrime agli occhi, quel giorno mi hai chiesto che orologio avessi e io ho riso, dicendo che non era un particolare importante. Al che, immediatamente, hai risposto: "Tutto è importante, come fai a non capire che tutto quello che racconti è importante e prezioso per me? Tutti i tuoi particolari.”
― Che tu sia per me il coltello
― Che tu sia per me il coltello
“Senti, forse ti cerco già da anni, ti cerco disordinatamente, a casaccio, e continuo a brancolare. Capisco che ti sto cercando da molto tempo come uno che cerca una finestra in una stanza piena di fumo.”
― Che tu sia per me il coltello
― Che tu sia per me il coltello
“Ripeto la parola "dolore" come fa Yochai con le parole che non capisce. Hai detto che in questo modo cerca di tenere lontano le cose che non conosce. Dolore dolore dolore.”
― Che tu sia per me il coltello
― Che tu sia per me il coltello
“Ma non ho mai incontrato una persona alla quale abbia voluto affidare la mia anima. Ci sono dei geni a cui vengono date le tessere di un puzzle con l'immagine di un pappagallo e loro ne ricavano un pesce. Io ti ho consegnato un parassita e tu hai ricomposto un uomo. Usando gli stessi pezzi ma migliorandone il risultato. Forse dovrei raccontarti che nelle ultime settimane ho pensato, nella mia grettezza, che se ho uno scopo nella vita, sei tu. O è legato a te. Oppure, attraverso te, potrei raggiungerlo. Non c'è logica in questo pensiero, ma è quello che provo e solo a te posso scrivere queste cose senza sentirmi ridicolo.
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Penso che se venissi rapito, o sparissi senza lasciare tracce, e un investigatore tentasse di ricostruire la mia personalità solo in base alle testimonianze di chi mi circonda, non approderebbe a nulla. Ecco, anche questo ho imparato da te: vive soprattutto quello che non ho.
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Non hai idea di quanto odio i libri in questo momento. Com'è che nessuno di loro, fra le migliaia che mi circondano, può aiutarmi? E che nessuno di loro racconti la nostra storia? E che nessuno di lor mi abbia dato quello che mi hanno dato le tue lettere?”
― Che tu sia per me il coltello
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Penso che se venissi rapito, o sparissi senza lasciare tracce, e un investigatore tentasse di ricostruire la mia personalità solo in base alle testimonianze di chi mi circonda, non approderebbe a nulla. Ecco, anche questo ho imparato da te: vive soprattutto quello che non ho.
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Non hai idea di quanto odio i libri in questo momento. Com'è che nessuno di loro, fra le migliaia che mi circondano, può aiutarmi? E che nessuno di loro racconti la nostra storia? E che nessuno di lor mi abbia dato quello che mi hanno dato le tue lettere?”
― Che tu sia per me il coltello
“Dove sei? Come curi questo mal di cuore? So che soffri quanto me. Forse persino più di me, perchè in questo momento ti siamo entrambi contro.”
― Che tu sia per me il coltello
― Che tu sia per me il coltello
“Amore è il fatto che tu sei per me il coltello con cui frugo dentro me stesso".
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Non si può guarire solo con le parole. Ammalarsi sì. Probabilmente non è molto difficile. Ma consolare? Far riviere? Per questo occorre vedere degli occhi di fonte a sè, toccare delle labbra, delle mani, un corpo che si ribella e strepita contro le tue idee infantili di astrattezza "pura". Cosa c'è di puro? Cosa c'è di puro in me ora?”
― Che tu sia per me il coltello
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Non si può guarire solo con le parole. Ammalarsi sì. Probabilmente non è molto difficile. Ma consolare? Far riviere? Per questo occorre vedere degli occhi di fonte a sè, toccare delle labbra, delle mani, un corpo che si ribella e strepita contro le tue idee infantili di astrattezza "pura". Cosa c'è di puro? Cosa c'è di puro in me ora?”
― Che tu sia per me il coltello
“Nella mia mente ti trovi dietro, a destra, sotto l'osso occipitale. Mi sembra che per te sia esattamente la parte opposta (come potremo allora incontrarci?). Negli ultimi giorni, se tocco quel punto, provo dolore, e una grande rabbia contro di te.”
― Che tu sia per me il coltello
― Che tu sia per me il coltello
“Non smetto di stupirmi per come quest'arida vita abbia improvvisamente deciso di mostrarmi il suo seno prosperoso.”
― Be My Knife
― Be My Knife
“A tutt'oggi sono costretto a irrompere con prepotenza nel campo visivo di una donna se voglio che mi rivolga uno sguardo - come tu sai bene. Nei pensieri e nelle fantasie, però, non conoscevo limiti. E ho sempre avuto la certezza, immotivata, che tutto ciò che mi accadeva nel frattempo era solo un prologo, un esame in attesa del momento in cui la vita sarebbe finalmente cominciata, e allora sarei balzato fuori dal bozzolo, mi sarei liberato del piccolo giudeo pallido del ghetto e sarei stato Tarzan e leone a un tempo, avrei fatto brillare il fuoco che bruciava dentro di me...”
― Be My Knife
― Be My Knife
