Riot. Amore e lotta Quotes

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Riot. Amore e lotta Riot. Amore e lotta by Edith Joyce
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Riot. Amore e lotta Quotes Showing 1-6 of 6
“«Ci pensi mai che non siamo mai stati bambini?»
[...]
«Insomma, noi pensiamo che tutta questa storia sia normale perché ci siamo nati dentro, ma non lo è. Fuori c'è un cazzo di mondo»”
Edith Joyce, Riot. Amore e lotta
“Dacché ne avevo memoria, avevo dovuto pregare Dio e le fate ogni notte perché gli inglesi non si portassero via qualcuno a me caro. Ma ora che ero ufficialmente nell'IRA, non avrei dovuto chiedere più nulla né a Dio né alle fate. Il potere - piccolo, ma altrettanto inebriante - ce l'avevo tra le mani.”
Edith Joyce, Riot. Amore e lotta
“Ora che ero felice insieme a Aidan, la guerra mi turbava i pensieri e i sogni, perché un amore come quello che provavo per lui era la ragione per cui cercavo a tutti i costi di allontanare l'idea della morte.”
Edith Joyce, Riot. Amore e lotta
“«Intendevo dire che ogni male che ci viene svolge una funziona precisa. Una sola, a prescindere da quale sia il malessere che ci affligge.»
«Cioè?»
«Proteggerci dall'angoscia.»
[...]
«Era un periodo di merda. Hai smesso di mangiare perché era più facile vomitare nel cesso di scuola che affrontare l'angoscia che stava sotto.»”
Edith Joyce, Riot. Amore e lotta
“Non sei mai davvero in intimità con qualcuno fino a quando non riesci a stare in silenzio in sua presenza senza sentire imbarazzo.”
Edith Joyce, Riot. Amore e lotta
“Aveva sostituito la bottiglia con una fiaschetta nella tasca interna della giacca, da cui beveva di nascosto. Da se stesso, almeno, perché gli altri lo vedevano benissimo.”
Edith Joyce, Riot. Amore e lotta