Corona Quotes

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Corona Corona by Glitter Reversi
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“Si era abituato all’oscurità, ed aveva il forte timore che tutta quella luce lo avrebbe accecato, in qualche modo irreversibile e doloroso.”
Glitter Reversi, Corona
“Nonostante la luce di cui cercava di circondarsi, il buio tornava sempre.”
Glitter Reversi, Corona
“«Non chiedermi di restare» lo interruppe l’altro, con gli occhi che luccicavano di lacrime e stelle. «Perché ora come ora ti direi che non voglio altro, ma non è così che deve essere. Io ho il mio posto e tu hai il tuo. Ciò che voglio davvero è saperti a casa, al sicuro e felice. Ricorda solo che questa lontananza non significa che non ho bisogno di te. Io avrò sempre bisogno di te.»”
Glitter Reversi, Corona
“Non è un bene dipendere da una sola persona, ma è anche qualcosa che non possiamo gestire o scegliere. Quando succede, poi è difficile pensare di tornare indietro.”
Glitter Reversi, Corona
“«Di giorno le stelle si spostano come fossero nuvole, finché di sera non resta altro che la loro scia luminosa: è una striscia colorata, come un arcobaleno immerso nella notte, puntellato di stelle più lontane. Noi chiamiamo questo fenomeno “Corona”.»”
Glitter Reversi, Corona
“«Sai, su Spiral di giorno non abbiamo il sole, ma abbiamo tante stelle tantissime che insieme ricoprono il cielo e sono così luminose da far sembrare appunto giorno come qui.»”
Glitter Reversi, Corona
“«Nulla» riuscì a dire Andy, tentando di ricomporsi. «E comunque rilassati e sopporta. Dopotutto non resterai qui per sempre.» Kam si rattristì immediatamente. Solo allora Andy si rese davvero conto del significato delle proprie parole.”
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“e quando si mettevano a letto non erano più a disagio: si avvicinavano di proposito l’uno all’altro per stare più al caldo e qualche volta si prendevano per mano sotto le coperte.”
Glitter Reversi, Corona
“Alla fine, senza che ci fosse bisogno di consultarsi, si presero per mano per confortarsi.”
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“Suo fratello l’aveva costretto a diventare un mostro insieme a lui.”
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“Era questo il destino di tutti gli Han’yo: ricordare sempre meno, forse fino a diventare persone completamente diverse da chi erano stati un tempo.”
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“«Ragazzina?» Il viso delicato da bambola si scompose in una maschera di disprezzo. «Il mio nome è Glitter e sono un maschio. È molto scortese giungere a conclusioni basandosi solo sull’aspetto delle persone.»”
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