The Written World And The Unwritten World Quotes

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The Written World And The Unwritten World: Essays The Written World And The Unwritten World: Essays by Italo Calvino
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The Written World And The Unwritten World Quotes Showing 1-4 of 4
“La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre.”
Italo Calvino, Mondo scritto e mondo non scritto
“But everything I see on the city streets already has its place in the context of homogenized information. This world I see, which is usually recognized as the world, appears to my eyes—mostly, anyway—already conquered, colonized by words, a world covered by a thick crust of discourses. The facts of our life are already classified, judged, commented on, even before they happen. We live in a world where everything is read even before it starts to exist.”
Italo Calvino, The Written World And The Unwritten World: Essays
“Mentre attendo che il mondo non scritto si chiarisca ai miei occhi, c'è sempre una pagina scritta a portata di mano, in cui posso tornare a tuffarmi; m'affretto a farlo, con la più grande soddisfazione: là almeno, anche se riesco a capire solo una piccola parte dell'insieme, posso coltivare l'illusione di star tenendo tutto sotto controllo.”
Italo Calvino, Mondo scritto e mondo non scritto
“Appartengo a quella parte dell’umanità - una minoranza su scala planetaria ma credo una maggioranza tra il mio pubblico - che passa gran parte delle sue ore di veglia in un mondo speciale, un mondo fatto di righe orizzontali dove le parole si susseguono una per volta, dove ogni frase e ogni capoverso occupano il loro posto stabilito: un mondo che può essere molto ricco, magari ancor più ricco di quello non scritto, ma che comunque richiede un aggiustamento speciale per situarsi al suo interno. Quando mi stacco dal mondo scritto per ritrovare il mio posto nell’altro, in quello che usiamo chiamare il mondo, fatto di tre dimensioni, cinque sensi, popolato da miliardi di nostri simili, questo equivale per me ogni volta a ripetere il trauma della nascita, a dar forma di realtà intellegibile a un insieme di sensazioni confuse, a scegliere una strategia, per affrontare l’inaspettato senza essere distrutto.”
Italo Calvino, Mondo scritto e mondo non scritto