Passavamo sulla terra leggeri Quotes

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Passavamo sulla terra leggeri Passavamo sulla terra leggeri by Sergio Atzeni
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“Passavamo sulla terra leggeri come acqua, disse Antonio Setzu, come acqua che scorre, salta, giù dalla conca piena della fonte, scivola e serpeggia fra muschi e felci, fino alle radici delle sughere e dei mandorli o scende scivolando sulle pietre, per i monti e i colli fino al piano, dai torrenti al fiume, a farsi lenta verso le paludi e il mare, chiamata in vapore dal sole a diventare nube dominata dai venti e pioggia benedetta.
A parte la follia di ucciderci l'un l'altro per motivi irrilevanti, eravamo felici. Le piante e le paludi erano fertili, i monti ricchi di pascolo e fonti. Il cibo non mancava neppure negli anni di carestia. Facevamo un vino colore del sangue, dolce al palato e portatore di sogni allegri. Nel settimo giorno del mese del vento che piega le querce incontravamo tutte le genti attorno alla fonte sacra e per sette giorni e sette notti mangiavamo, bevevamo, cantavamo e danzavamo in onore di Is. Cantare, suonare, danzare, coltivare, raccogliere, mungere, intagliare, fondere, uccidere, morire, cantare, suonare, danzare era la nostra vita. Eravamo felici, a parte la follia di ucciderci l'un l'altro per motivi irrilevanti.
(pag. 56)”
Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri
“Cominciavo a intuire che la storia narrata era la storia delle donne e degli uomini che hanno vissuto prima di noi nell'isola dei danzatori, madri e padri forse a noi simili per dolcezza e sorrisi o per la follia che non sappiamo dove nasca.
(pag. 85)”
Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri
“Chiamavamo noi stessi s'ard, che nell'antica lingua significa danzatori delle stelle.

[...]

Non lasciavamo altre tracce che i nuraghe, le navi di bronzo di Urel di Mu e i piccoli uomini cornuti, guardiani dell'isola, che molti fecero imitando Mir. Nessuno sapeva leggere e scrivere. Passavamo sulla terra leggeri come acqua.
(pag. 65)”
Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri
“Cantavamo, morivamo, danzavamo di padre in figlio, crescendo di numero e di esperienza dell'isola. Eravamo felici.
(pag. 64)”
Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri
“Mille anni di guerra, disse Antonio Setzu. Questo furono per noi i romani, mille anni di guerra. Non quotidiana, per fortuna. Con pause anche lunghe di pace.
(pag. 97)”
Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri
“Ci trovammo liberi in un mare di predoni”
Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri
“Passavamo sulla terra leggeri come acqua che scorre, salta giù dalla conca piena della fonte, scivola e serpeggia fra muschi e felci, fino alle radici delle sughere e dei mandorli o scende scivolando sulle pietre, per i monti e i colli fino al piano, dai torrenti al fiume, a farsi lenta verso le paludi e il mare, chiamata in vapore dal sole a diventare nube dominata dai venti e pioggia benedetta.
A parte la follia di ucciderci l'un l'altro per motivi irrilevanti, eravamo felici.”
Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri
“Chiamavamo noi stessi s'ard, che nell'antica lingua significa danzatori delle stelle”
Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri