The Road to Oxiana Quotes

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The Road to Oxiana The Road to Oxiana by Robert Byron
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The Road to Oxiana Quotes Showing 1-11 of 11
“Somebody must trespass on the taboos of modern nationalism, in the interests of human reason. Business can't. Diplomacy won't. It has to be people like us.”
Robert Byron, The Road to Oxiana
“The murderers are supposed to have been Jewish revisionists, an extreme party that want to be rid of the English and set up a Jewish state. I don't know how long they think the Arabs would suffer a single Jew to exist once the English went."

Jerusalem, Palestine, 7 September 1933”
Robert Byron, The Road to Oxiana
“They say it is possible to see stars from the bottom of a well when the sun is shining.”
Robert Byron, The Road to Oxiana
“Fields of opium poppies surrounded the infrequent villages shining their fresh green leaves against the storm-inked sky.
Purple lightning danced on the horizon. It had rained here
already, and out in the desert we could smell the aromatic camel-thorn as if it was on fire. Yellow lupins mingled with big clumps of mauve and white iris. Kariz itself was
pervaded by an overpowering scent, as sweet as bean-
flowers, but more languid, more poetic. I walked out to try and place it. The opium flowers called me, glowing in the dusk like lamps of ice.”
Robert Byron, The Road to Oxiana
“O desfiladeiro de Shibar tem mais de três mil metros de altitude, e já estávamos perto do limite das neves eternas quando deixámos para trás o fiozinho de água do Kunduz, no ponto em que iniciava a sua longa viagem em direcção ao Oxus e ao Mar de Aral. Cinco minutos mais tarde, outro fiozinho iniciava uma viagem ao encontro do rio Indo e do Oceano Índico. A geografia tem as suas emoções.”
Robert Byron, The Road to Oxiana
“Depois de Aqcha, a cor da paisagem mudou de chumbo para alumínio, tornou-se pálida e mortiça, como se há milhares e milhares de anos o sol lhe sugasse a alegria. Estávamos agora na planície de Balkh, que se diz ser a cidade mais antiga do mundo. Os maciços de árvores verdes, os tufos de erva áspera e cortante em forma de repuxo, quase pareciam negros, pois destacavam-se sobre o fundo daquela tonalidade mortal. De vez em quando, avistávamos um campo de cevada. O cereal estava maduro, e turcomanos em tronco nu colhiam-no com foices. Mas não era castanho nem dourado, nem lembrava Ceres, nem abundância. Parecia ter embranquecido prematuramente, como o cabelo de um louco, perdendo tudo o que nele fora nutritivo. E destas extensas mortalhas, primeiro a norte e depois a sul da estrada, elevavam-se as formas branco-acizentadas e carcomidas de uma arquitectura antiga, montículos, sulcados e esmaecidos pela chuva e pelo sol, mais estafados do que qualquer obra humana por mim vista: uma pirâmide torta, uma plataforma afunilada, um maciço de ameias, um animal agachado, com que os gregos de Báctria estavam familiarizados, e Marco Polo depois deles. Já deviam ter desaparecido. Mas foi o próprio impacto do sol, que, congregando a pertinácia daquele barro de cinza, permitiu conservar uma centelha inextinguível de forma, a centelha que não se encontra numa fortificação romana, nem numa mamoa coberta de erva, a centelha que continua a tremeluzir num mundo mais luminoso do que ela própria, cansada como só um suicida frustrado consegue ser.”
Robert Byron, The Road to Oxiana
“Conosciamo questi viaggiatori moderni, sorta di capiclasse cresciuti e di pedanti pseudoscienziati, che sono inviati da comitati di funzionari decrepiti a verificare se le dune di sabbia emettono suoni e se la neve è fredda. Sono forniti di fondi illimitati e di ogni tipo di protezione ufficiale; giungono negli angoli più remoti della terra, ma oltre a verificare che le dune di sabbia emettono suoni e la neve è fredda, hanno fatto delle osservazioni che arricchiscano la mente umana?
No, nessuna.
C'è da stupirsi? C'è che provvede alla loro salute fisica; ricevono un addestramento; osservano le giuste regole per mantenersi duri come l'acciaio e sono provvisti di numerose medicine per ritornare in forma, se hanno cedimenti in conseguenza dell'irrigidimento. Ma nessuno pensa alla loro salute mentale e alla sua importanza in un viaggio che dovrebbe essere di osservazione.”
Robert Byron, The Road to Oxiana
“Mentre ci allontanavamo sull'automobile ho ricordato con infinita gratitudine le gentilezze ricevute in quelle brutte casette, e fra la comunità inglese in generale. Gentilezze del genere sono facili da dimenticare e impossibili da ricambiare: bisogna essere ricchi per offrire in Inghilterra lo stesso grado di ospitalità che equivale a due lenzuola pulite e a un bagno dopo un viaggio in Persia.”
Robert Byron, The Road to Oxiana
“Ho sentito un alito di brezza, il primo da quattro mesi che non lasciasse una morsa gelida. Ho annusato la primavera, e la linfa che scorreva. Stavo vivendo uno di quei rari momenti di pace assoluta, in cui il corpo è rilassato, la mente non s'interroga e il mondo è un trionfo. E tutto perché Teheran era lontana.”
Robert Byron, The Road to Oxiana
“La desolazione è ancora aumentata nelle vicinanze di Baghdad. La signora Mullah, così civettuola fino a quel momento, ha coperto le sue grazie con un fitto velo nero e gli uomini hanno tirato fuori dei berretti neri a bustina. Alle nove, mentre percorrevamo la solitaria arteria della città delle "Mille e una notte", abbiamo avuto l'impressione di trovarci alla fine della Edgware Road.
E' un magro conforto ricordare che la Mesopotamia fu anticamente un paese di straordinaria ricchezza, fecondo di arti e di invenzioni, patria ospitale ai sumeri, ai seleucidi e ai sasanidi.”
Robert Byron, The Road to Oxiana
“Je comprends. Touriste".
Perfino il termine "voyageur" non ha più corso, e si capisce perché: ha una connotazione lusinghiera. Il viaggiatore di un tempo era la persona che andava in cerca della conoscenza, e a cui gli indigènes erano fieri di mostrare e raccontare le cosi interessanti del posto. In Europa questo atteggiamento di reciproco interesse è svanito da un pezzo. Ma almeno là il turista non è più un fenomeno. Fa parte del paesaggio e nove volte su dieci ha pochi denari da spendere, oltre a quelli versati per il suo viaggio organizzato. Da queste parti, il turista è ancora un'anomalia. [...] Siete semplicemente un turista, come un farabutto è un farabutto, una variante parassitica della specie umana, che esiste per essere munta, come una mucca da latte o un albero della gomma.”
Robert Byron, The Road to Oxiana