The Skin Quotes

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The Skin The Skin by Curzio Malaparte
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“The price of freedom is high — far higher than that of slavery. And it is not paid in gold, nor in blood, nor in the most noble sacrifices, but in cowardice, in prostitution, in treachery, and in everything that is rotten in the human soul.”
Curzio Malaparte, The Skin
“It falls to the lot of even the most glorious flags to be thrown in the mud. Glory, what men call glory, is often thick with mud.”
Curzio Malaparte, The Skin
“Napoli è la più misteriosa città d'Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell'immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo.”
Curzio Malaparte, La pelle
“La società capitalista, ad esempio, è la forma più possibile di cristianesimo. Che senza l'esistenza del male non vi può esser Cristo. Che la società capitalista è fondata su questo sentimento: che senza l'esistenza di esseri che soffrono, non si possa interamente godere dei propri beni e della propria felicità; che il capitalismo, senza l'alibi del cristianesimo, non potrebbe reggere.”
Curzio Malaparte, The Skin
“Ed ora" disse il Colonnello Palese "il vostro nuovo capitano vi parlerà brevemente." Io aprii le labbra, e un gorgoglio orribile mi usciva di bocca, erano parole sorde, obese, floscie. Dissi: "Siamo i volontari della Libertà, i soldati della nuova Italia. Dobbiamo combattere i tedeschi, cacciarli fuori di casa, ributtarli di là dalle nostre frontiere. Gli occhi di tutti gli italiani sono fissi su noi: dobbiamo risollevare la bandiera caduta nel fango, esser d'esempio a tutti in tanta vergogna, mostrarci degni dell'ora che volge, del compito che la patria ci affida". Quando ebbi finito di parlare il Colonnello Palese disse ai soldati "Ora uno fra voi ripeterà quello che ha detto il vostro capitano. Voglio esser sicuro che avete capito. Tu" disse indicando un soldato "ripeti quel che ha detto il vostro capitano".
Il soldato mi guardò, era pallido, aveva le labbra esangui e sottili dei morti. Disse lentamente, con un orrendo gorgoglio nella voce: "Dobbiamo mostrarci degni delle vergogne d'Italia",
Il Colonnello Palese mi si avvicinò, mi disse a voce bassa: "Hanno capito" e si allontanò in silenzio.”
Curzio Malaparte, The Skin
“Con un orrendo fragore di cingoli sboccammo in faccia al Palatino, curvo sotto il peso dei ruderi del Palazzo dei Cesari, risalimmo la Via dei Trionfi, e a un tratto, immensa nella quieta luna, sorse davanti a noi la mole del Colosseo.
"What's that?" gridò il Generale Cork tentando di soverchiare il coro dei fischi che si levava dalla colonna.
"Il Colosseo!" risposi.
"What?"
"The Colisée!" gridò Jack.
Il Generale Cork si alzò in piedi sulla jeep, considerò a lungo, in silenzio, il gigantesco scheletro del Colosseo, e volgendosi verso di me, con una punta d'orgoglio nella voce, gridò: "I nostri bombardieri hanno lavorato bene!". Poi, come per scusarsi, aggiunse, allargando le braccia: "Don't worry, Malaparte: that's war!".”
Curzio Malaparte, The Skin
“La società capitalista, ad esempio, è la forma più possibile di cristianesimo. Che senza l'esistenza del male non vi può esser Cristo. Che la società capitalista è fondata su questo sentimento: che senza l'esistenza di esseri che soffrono, non si possa interamente godere dei proprii beni e della propria felicità; che il capitalismo, senza l'alibi del cristianesimo, non potrebbe reggere.”
Curzio Malaparte, The Skin
“Oggi si soffre e si fa soffrire, si uccide e si muore, si compiono cose meravigliose e cose orrende, non già per salvare la nostra anima, ma per salvare la propria pelle.”
Curzio Malaparte, La Piel
“Non sono degno di odiare" risposi. "Solo un essere puro può odiare. Quel che gli uomini chiamano odio, non è che viltà. Tutto ciò che è umano è sporco e vile. L'uomo è una cosa orrenda.”
Curzio Malaparte, The Skin
“La pelle " risposi a voce bassa " la nostra pelle, questa maledetta pelle. Voi non immaginate neppure di che cosa sia capace un uomo, di quali eroismi e di quali infamie sia capace, per salvar la pelle. Questa, questa schifosa pelle, vedete? [...] Una volta si soffriva la fame, la tortura, i patimenti più terribili, si uccideva e si moriva, si soffriva e si faceva soffrire, per salvare l'anima, per salvare la propria anima e quella degli altri. Si era capaci di tutte le grandezze e di tutte le infamie, per salvare l'anima. Non la propria anima soltanto, ma anche quella degli altri. Oggi si soffre e si fa soffrire, si uccide e si muore, si compiono cose meravigliose e cose orrende, non già per salvare la propria anima, ma per salvare la propria pelle. Si crede di lottare e di soffrire per la propria anima, ma in realtà si lotta e si soffre per la propria pelle, soltanto per la propria pelle. Tutto il resto non conta. Si è eroi per una ben povera cosa, oggi! [...].”
Curzio Malaparte, The Skin