Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra Quotes

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Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra by Gino Strada
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Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra Quotes Showing 1-9 of 9
“Spero solo che si rafforzi la convinzione, in coloro che decideranno di leggere quete pagine, che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall'altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio.”
Gino Strada, Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra
“Come può un'organizzazzione che si occupa delle vittime di guerra andarsene via, quando la guerra si fa più vicina e più violenta? E cosa diciamo al nostro staff e ai nosti pazienti: è stato bello, ma in fondo era un gioco, arrivederci e grazie, e scusate il disturbo?”
Gino Strada, Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra
“Questo mestiere mi piace, anzi non riesco a immaginarne un altro che possa piacermi di più. Potrei perfino dire che mi diverte, se non rischiasse di suonare offensivo per tutti quegli sfortunati cui tocca avere a che fare con il mio lavoro. Mi piace trovarvi spesso di fronte e nuove difficoltà, a problemi inaspettati, mi piace lavorare in condizioni e situazioni così diverse, spesso complesse e anche rischiose, ma sempre stimolanti.”
Gino Strada, Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra
“I pappagalli verdi li trascinano nel buio, per sempre.”
Gino Strada, Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra
“Non sempre si riesce a guardarsi dentro fino in fondo, e quando lo si fa è difficile e scomodo scrivere quel che si è visto”
Gino Strada, Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra
“[...], non sempre si riesce a guardarsi dentro fino in fondo, e quando lo si fa è difficile e scomodo scrivere quel che si è visto.”
Gino Strada, Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra
“Tutto troppo semplice, come avremmo capito molti anni dopo. Lentamente, e con fatica, avremmo scoperto che il mondo non era esattamente a due colori, ma che in mezzo ci poteva stare un'infinità di sfumature.”
Gino Strada, Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra
“Perchè solo se diventa mestiere, lavoro, occupazione permanente, può acquistare dignità, guadagnare in competenza, diventare intervento di qualità, essere professionale.
La chirurgia di guerra non è terreno di avventura o improvvisazione. Qui non basta la voglia, spendida e generosa, di essere utili, per essere utili davvero.
È un lavoro faticoso, quello del chirurgo di guerra da imparare sul campo giorno per giorno, esercitando l'umiltà di ascoltare e la disponibilità a non avere certezze.
Ma è anche, per me, un grande privilegio. Ricevo uno stipendio per fare il lavoro più bello, quello che ho sempre sognato di poter fare, anche gratis.”
Gino Strada, Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra
“E perchè piace vincere, come mi piace vincere nel mio lavoro. Dimostrare che si può fare, che si può riuscire in qualcosa di utile anche quando sembra impossibile, quando le porte sembrano tutte chiuse.
Accettare la sfida, misurarsi con le difficoltà.”
Gino Strada, Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra