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204. La salute è il migliore guadagno, la contentezza e la migliore ricchezza, la fiducia è il miglior parente, l'Estinzione è la suprema felicità.

166. Non si scordi il proprio bene per quello altrui, per quanto grande esso sia: riconosciuto il proprio bene, si sia tutto intento a questo.

61. Il viaggiatore, se non incontra a tenergli compagnia uno migliore di lui o simile a lui, proceda decisamente da solo: con lo stolto non vi è compagnia.

Ecco, o monaci, il savio eipnsa buoni pensieri, parla buone parole, fa buone azioni.

Tre sono, o monaci, i segni di stoltezza, le manifestazioni di stoltezza, le tracce di stoltezza dello stolto: quali tre? Ecco, o monaci: lo stolto pensa cattivi pensieri, parla cattive parole, fa cattive azioni.

Perché proprio così, voi monaci, deve accadere, se uno è ignorante.


Alè.

Ma questa è la via, che mena all'annientamento dell'ignoranza, il nobile sentiero ottopartito, cioè: retta cognizione, retta intenzione, retta parola, retta azione, retta via, retto sforzo, retto sapere, retto raccoglimento.

Nascita è dolore, vecchiezza è dolore, malattia è dolore, morire è dolore, guai, affiliazione, pena, strazio e disperazione sono dolore, non ottenere quello che si brama è dolore, in breve: i cinque elementi dell'attaccamento alla vita sono dolore.

Ma come, voi monaci, vigila un monaco presso i fenomeni sul manifestarsi delle quattro sante verità? Un monaco, o monaci, comprende conforme alla verità "Questo è il dolore", comprende conforme alla verità "Questa è l'origine del dolore", comprende conforme alla verità "Questo è l'annientamento del dolore", comprende conforme alla verità "Questa è la via, che meno all'annientamento del dolore".

"Ecco i fenomeni": tale sapere diviene suo sostegno, appunto perchè esso serve alla cognizione, alla riflessione; ed egli vive indipendente e nulla brama al mondo.