Da quando ho 12 anni la morte ha iniziato a essere una presenza ingombrante nella quotodianità della mia vita. Improvvisamente, le mie giornate da bambina si sono tinte di toni scuri mentre mia madre faceva avanti e indietro dagli ospedali, con un sorriso tirato sul volto.
La tristezza della morte, il vuoto, è di chi resta, di chi vive dopo. E Yoshimoto parla di chi resta. I suoi libri parlano di me. Parlano con me.
— Apr 17, 2024 05:12PM
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