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Infinite Jest
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GdL Summer 2012: Infinite Jest di David Foster Wallace
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by
mauchiz
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Jul 19, 2012 12:23AM

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Data79 wrote: "Anche io mi unirò a voi appena finisco la Banda dei Brocchi... avevo provato a leggerlo, ma per cause di forza maggiore avevo abbandonato a pagina 30, speriamo in bene questa volta."
Che bel libro! Ho riso e pianto, poi sono andata in libreria a prendermi tutti gli altri scritti da lui.
Che bel libro! Ho riso e pianto, poi sono andata in libreria a prendermi tutti gli altri scritti da lui.
Rieccoi: ho superto lo scoglio del primo capitolo, sempre con la certezza di averlo già letto in ambito scolastico ma con la fastidiosa sensazione di non ricordare il perché e il percome.
E' andato molto meglio con la seconda scena, l'attesa della telefonata che non arriva. Mi è sembrato do aver riconosciuto alcuni passaggi, ma penso che qui sia più che altro autosuggestione.
Ammetto che mi piace molto. Ho fatto una superficialissima ricerca su google ma senza risultato: qualcuno di voi sa se ne abbiano tratto un film?
E' andato molto meglio con la seconda scena, l'attesa della telefonata che non arriva. Mi è sembrato do aver riconosciuto alcuni passaggi, ma penso che qui sia più che altro autosuggestione.
Ammetto che mi piace molto. Ho fatto una superficialissima ricerca su google ma senza risultato: qualcuno di voi sa se ne abbiano tratto un film?

Io volevo leggerlo, ma sono mesi che sono bloccata con la lettura dell'Ulisse (me l'ero dimenticato nell'altra casa, visto quanto mi stava appassionando in quel momento...) e non ho intenzione di intraprendere la lettura di un altro mattone senza aver finito il primo. Attendo le vostre recensioni! :D

è vero, l'ho finito ma ho ancora i postumi di questa full immersion; da quando l'ho finito non sono riuscita ad apprezzare i libri che ho letto perchè mi sembrano tutti superficiali e/o banali. Devo disintossicarmi!

Da quello che si legge in giro sembra che questo sia l'effetto collaterale di Infinite Jest. :D
A me successe con "Cent'anni si solitudine" e mi è durato parecchio tempo. :D

A me successe con "Cent'anni si solitudine" e mi è durato parecchio tempo. :D "
speriamo di no, anche perchè non ho una valutazione completamente positiva di questo libro!


Io ho avuto quella sensazione di aver già letto le prime 200 pagine da qualche altra parte, che mi ha un po' confusa. Diciamo pure un po' tanto. Ero così concentrata a cercare di ricordare dove potessi aver letto degli estratti che non trovavo più l'impulso di andare a vanti. Ho ripreso questo weekend, quando sono riuscita a liberarmi da questa sorta di fantasma dei natali passati, e sta andando meglio.
44%. Ho appena letto una scena che coinvolge una scopa e un esofago. Ne ho visto recentemente uno dal vivo alla mostra di Body World. Mi viene un po' da vomitare.
Tuttavia ieri, alla Mondadori, ero tentata di prendere qualche altro suo libro.
Tuttavia ieri, alla Mondadori, ero tentata di prendere qualche altro suo libro.


Benvenuta nel club.
Ho finito! HO FINITO!
Ho anche un po' voglia di strisciare in un angolo buio e appartato e soffiare come un gatto spaventato, se proprio dobbiamo dirla tutta.
Mi scuso con chi lo ha apprezzato, ma a me non è piaciuto nemmeno un po'. Mi sento così asciugata da questa lettura che mi vien voglia di comprare Cosmopolitan per limitarmi a guardare le pagine di pubblicità.
Ho anche un po' voglia di strisciare in un angolo buio e appartato e soffiare come un gatto spaventato, se proprio dobbiamo dirla tutta.
Mi scuso con chi lo ha apprezzato, ma a me non è piaciuto nemmeno un po'. Mi sento così asciugata da questa lettura che mi vien voglia di comprare Cosmopolitan per limitarmi a guardare le pagine di pubblicità.

Grande Roberta!! :)
Mi scuso con chi lo ha apprezzato, ma a me non è piaciuto nemmeno un po'. Mi sento così asciugata da questa lettura che mi vien voglia di comprare Cosmopolitan per limitarmi a guardare le pagine di pubblicità. ..."
Ahahah... Bene, ora mi sento meno in colpa per averlo abbandonato :D

Ho anche un po' voglia di strisciare in un angolo buio e appartato e soffiare come un gatto spaventato, se proprio dobbiamo dirla tutta.
Mi scuso con chi lo ha apprezzato, ma ..."
Io sono giunta alla conclusione che D.F. Wallace doveva scrivere racconti e lasciare perdere il tentativo di creare un romanzo così lungo.
Intendiamoci, non sarei andata avanti se non avessi trovato alcuni passaggi davvero piacevoli, ma c'era proprio il bisogno di nasconderli in 1000 pagine di delirio? Voglio leggere altro di suo, ma più avanti e più corto.

LOL. Questa sì, che è buona. :D

(view spoiler)
Ci sono,per cominciare,due domande che mi son venute:
(view spoiler)
Riguardo al finale Wallace disse:
"C’è un finale per quanto mi riguarda. Una serie di linee parallele dovrebbero in teoria cominciare a convergere in modo che una “fine” possa essere proiettata dal lettore da qualche parte oltre la cornice. Se non ti capita di osservare questa convergenza o proiezione, allora il libro non ha funzionato con te."
Mi dispiace esser tra quelli per cui "non ha funzionato", l'ho letto pieno di entusiasmo ma non son riuscito a seguirlo così bene.

spesso si dice che in un libro, o in qualsiasi altra forma di intrattenimento la gioia sta nel viaggio, non nella destinazione.In parte è vero secondo me, e in questo caso il viaggio è stato in parte grandioso, in parte frustrante come poche altre cose al mondo. Di certo enigmatico....


Diventa sempre più affascinante =)

Tuco wrote: "Mi pare una scusa poco sensata :D"
L'ho letto, in parte mi è piaciuto, ma rimane la forte, fortissima sensazione che si tratti solo di una msturbazione mentale dell'autore. "Hey, guardate come sono criptico e complesso e difficile e misterioso e simbolico ed evocativo! Caro lettore, non solo riesco a farti macinare 1300 pagine di deliri, ma riesco anche a farti sentire stupido perché non li hai capiti e ti costringo ad andare a cercare la parafrasi di quel che hai appena letto".
Un buon autore vuole farsi capire. Può essere più o meno diretto, può lasciare parti appena accennate in modo che sia il pettore ad uniri i fili del racconto, ma non si nasconde dietro questa bulimia verbale.
Mi ricorda tanto quell'aforisma di Pascal: "Mi scuso per la lunghezza della mia lettera, ma non ho avuto il tempo di scriverne una più breve".
L'ho letto, in parte mi è piaciuto, ma rimane la forte, fortissima sensazione che si tratti solo di una msturbazione mentale dell'autore. "Hey, guardate come sono criptico e complesso e difficile e misterioso e simbolico ed evocativo! Caro lettore, non solo riesco a farti macinare 1300 pagine di deliri, ma riesco anche a farti sentire stupido perché non li hai capiti e ti costringo ad andare a cercare la parafrasi di quel che hai appena letto".
Un buon autore vuole farsi capire. Può essere più o meno diretto, può lasciare parti appena accennate in modo che sia il pettore ad uniri i fili del racconto, ma non si nasconde dietro questa bulimia verbale.
Mi ricorda tanto quell'aforisma di Pascal: "Mi scuso per la lunghezza della mia lettera, ma non ho avuto il tempo di scriverne una più breve".

Non è una scusa, è una motivazione. Il lettore che è in me certi libri, descritti come Roberta ha appena fatto (e non solo Roberta), non li digerisce. Voglio una trama, non esercizi di stile. Oh... poi magari mi sbaglio e mi perdo chissà cosa, ma è troppo lungo per fare l'esperimento e se lo inizio poi devo finirlo.

Non è la prima volta che sento questa argomentazione, per quanto mi riguarda credo invece che la complessità del racconto,anche nel modo di scrivere, e la storia in sè siano funzionali ad altro; quando leggo Wallace ho l'impressione che la storia sia un mezzo per comunicarti sensazioni,tipo la dipendenza,la solitudine,le paranoie, il senso di inutilità..come se non potendone parlare direttamente usasse i romanzi per parlartene, e in certo senso,secondo me,dà una dimensione ulteriore al libro; puoi leggerlo e sentire queste emozioni e/o pensare alla storia nel complesso seguendo gli indizi lasciati e rimuginarci su. Sono pochi i libri che mi fanno pensare anche una volta terminati,e questo mi piace.
Ho un'unica obiezione,diciamo così,alla tua impressione quando dici "Un buon autore vuole farsi capire" - "guardate come sono criptico e complesso e difficile e misterioso e simbolico ed evocativo" queste frasi si adattano bene anche all'"Ulisse" di Joyce, tant'è che l'edizione che comprai aveva annesso un libricino "Guida alla lettura"; questi due libri (masturbazioni mentali forse),per esempio, secondo me son talmente fuori dall'ordinario per complessità,stile,trama,argomenti, da esser unici e straordinari anche se poi non piacciono e sarebbe un peccato non leggerli. Poi ovviamente possono non piacere,ci mancherebbe =) non posso essere obbiettivo su Wallace perché lo adoro ^^.
Ah bella la frase di Pascal,mi richiama la frase di Daniel Day Lewis in "Lincoln" quando racconta una storiella dicendo tipo che il prete faceva il sermone così lungo perché una volta che iniziava era troppo pigro per fermarsi.

ok, il ragazzo sapeva scrivere, sapeva di sapere scrivere e questo lo porta talvolta a sembrare criptico e complesso e difficile e misterioso e simbolico ed evocativo ma se si riesce ad andare oltre ciò si trova un'incredibile galleria di personaggi straordinari nella loro ordinarietà

Non è una scusa, è una motivazione. Il lettore che è in me certi libri, descritti come Roberta ha appena fatto (e non solo Roberta), non li digerisc..."
Non volevo esser offensivo,in tal caso mi scuso. Ti capisco,anche perché se sei di quelli che se lo inizi poi devi finirlo non sembrerebbe una buona idea cominciare un libro così lungo sapendo prima che non è il genere che ti piace;ricordo quando lessi "Sostiene pereira" che non mi piacque già dalle prime pagine e finirlo fu seccante e stancante,ed era breve in confronto a Wallace! Non è che non segua un filo logico, è che è poco lineare e a una logica tutta sua (forse). Questione di gusti, se i racconti tipo in "Oblio" o "La ragazza dai capelli strani" non ti piacciono allora è meglio non iniziare "Infinite Jest" e quindi fai bene =) però non lo scarterei del tutto,magari in un futuro ti viene la curiosità o l'ispirazione :)

ok, il ragazzo sapeva scrivere, sapeva di sapere scrivere e questo lo porta talvolta a sembrare criptico e com..."
Sono d'accordo, anche se tu sei stato più bravo nel dirlo in poche righe :D

Diciamo che prima o poi, se trovo qualcosa di più breve di Wallace, mi piacerebbe provarlo. Quando il libro è molto grande ci penso due volte prima di imbarcarmi nell'impresa :)
@Tuco, ma anche @Shardangood dato il suo ultimo commento: provate a leggere The Unconsoled, magari in lingua originale se il vostro inglese lo permette.
Non vi chiedo nemmeno di leggerlo tutto (sono 500 pagine che mi hanno impegnata per quasi 4 mesi), bastano i primi 2 o 3 capitoli. La sensazione di "confusione" non è dissimile, ma trovo che manchi quel manierismo che mi ha dato così fastidio in Wallace (a anche l'Ulisse mi era blandamente piaciuto, anche se non credo lo rileggerò mai).
Il fatto che ci stia mettendo mesi a finirlo è dovuto al fatto che ogni capitolo mi sembra una nuotata in apnea. Ho bisogno di prendere fiato e riposare per periodi più o meno lunghi prima di affrontare la tratta successiva.
Non vi chiedo nemmeno di leggerlo tutto (sono 500 pagine che mi hanno impegnata per quasi 4 mesi), bastano i primi 2 o 3 capitoli. La sensazione di "confusione" non è dissimile, ma trovo che manchi quel manierismo che mi ha dato così fastidio in Wallace (a anche l'Ulisse mi era blandamente piaciuto, anche se non credo lo rileggerò mai).
Il fatto che ci stia mettendo mesi a finirlo è dovuto al fatto che ogni capitolo mi sembra una nuotata in apnea. Ho bisogno di prendere fiato e riposare per periodi più o meno lunghi prima di affrontare la tratta successiva.


Pianifico accuratamente le mie letture ormai, prima di conoscere Anobii e poi Goodreads non lo facevo, mi basavo solo sulla copertina ...
Triste ma funzionale.
Shardangood wrote: "Di Ishiguro ho qualcos'altro da leggere, "Never let me go". Se mi piacerà, sicuramente andrò ad investigare oltre. Questo però ha meno di 4 stelle come media, e 500 pagine sono un azzardo per una m..."
Never let me go l'abbiamo letto in un Gdl, credo l'anno scorso. Molto bello, infatti è da lì che mi sono ripromessa di leggerne altri di Ishiguro. Ho però davvero difficoltà a descrivere Gli Inconsolabili, perché la storia crea volutamente un senso di fastidio che è al contempo la ragione per cui si vuole continuare a leggere.
Never let me go l'abbiamo letto in un Gdl, credo l'anno scorso. Molto bello, infatti è da lì che mi sono ripromessa di leggerne altri di Ishiguro. Ho però davvero difficoltà a descrivere Gli Inconsolabili, perché la storia crea volutamente un senso di fastidio che è al contempo la ragione per cui si vuole continuare a leggere.

Io invece son abbastanza diffidente dei voti che vedo,per esempio settimana scorsa ho letto "Danza delle ombre felici " di Alice Munro voto medio 4,16 (non avevo guardato prima) e non son riuscito nemmeno a finirlo dalla noia.

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