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Parigi 2024 - Letturiadi di GRI
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Squadra 1 - Avalon
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Discipline:- Ginnastica: (libro precedente: Il ladro di fulmini) ne è stata tratta una serie
- Pentathlon: retelling
Titolo: Le nebbie di Avalon
Autore: Marion Zimmer Bradley
Pagine: 654
Libro che ricordo si trovava nella casa della mia infanzia in mezzo ai miei fumetti. Non ho idea del perché fosse lì, visto che non era nemmeno mio, ma di mia sorella.
Forse per questo suo strano posizionamento ero convinta di averlo già letto in passato, ma l’unica cosa che ricordavo era la sensazione di angoscia che mi pervadeva per Avalon che svaniva nelle nebbie quasi dall’inizio del libro.
Cosa che non accade, quindi vai a sapere cosa ho letto o penso di aver letto, visto che tutto il resto del romanzo mi è sembrata senza dubbio una prima lettura. Non mi si è affacciato alla mente nulla che potessi ricordare.
Le leggende arturiane che tutti in qualche modo abbiamo sentito narrare, qui sono raccontate esclusivamente da punti di vista femminili: Morgana, ovviamente, ma anche sua madre Igraine e le sue zie Viviana e Morgause, oltre a Ginevra e altre che hanno meno spazio (Niniane e Nimue).
E’ un approccio davvero interessante, perché questo genere di storie di solito vede le donne come un mero sfondo alle epiche imprese dei cavalieri.
Le guerre sono sullo sfondo, sono viste da lontano dalle donne , che non vi prendono parte, mentre il focus è sull’introspezione dei personaggi femminili e della loro differente visione del mondo.
Così Igraine cerca di trovare un equilibrio tra le sue origini in Avalon e il suo amore per Uter, mentre Viviana prima e Morgana poi vorrebbero fare in modo che Avalon restasse nel mondo, che non venisse dimenticata. La sete di potere appartiene a Morgause, invece Ginevra si tormenta per la sua sterilità e vuole imporre la religione in cui crede al marito, nonostante i giuramenti che legano Artù ad Avalon.
In particolare, in questo libro viene mostrata una Morgana diversa da come siamo abituati a immaginarla: non una strega senza scrupoli, ma una donna infelice e tormentata, che tenta di salvare il mondo e la religione a cui appartiene dall’avvento del cristianesimo.
Ginevra, invece… beh che ve lo dico a fare. Quanti schiaffi avrei voluto darle!
Una gatta morta pia e santerellina e, come tutte quelle così, ipocrita fino al midollo: bisogna abiurare la religione delle streghe e portare in battaglia il vessillo del Dio cristiano, ma magari chiediamo a Morgana un amuleto contro la sterilità. Sul rapporto con Lancillotto sorvolo, perché non sparo sulla Croce Rossa.
In generale il libro è bello, ma, soprattutto dopo la metà, ho avuto l’impressione che in certi momenti l’autrice si dilungasse un po’ troppo; è diventato un po’ pesante e talvolta ripetitivo, quindi molto meno scorrevole. Qualche taglio qua e là avrebbe giovato senza dubbio, soprattutto su riflessioni e concetti spesso ripetuti (sì, Lancillotto è bellissimo, lo abbiamo capito. Non è necessario scriverlo ogni due o tre pagine).
Oltre al punto di vista femminile, è molto interessante la contrapposizione tra la religione cristiana che sta prendendo piede in Britannia e il paganesimo al tramonto.
Il pensiero dell’autrice sulla nuova religione è piuttosto evidente, anche se nel finale sembra cambiare opinione.
Dal mio punto di vista, non ho potuto non notare che, pur in contesto lontano nello spazio e nel tempo, ho visto nella religione cristiana qui descritta molte ipocrisie attuali del cattolicesimo.
Alcune citazioni significative del pensiero di Morgana sul cristianesimo:
Nessuno può disporre della coscienza altrui.
Perché non dovrebbero esservi molte vie diverse, in modo che ognuno segua la propria senza imporla agli altri?
Quanto sono stolti… impongono limiti ristretti alle loro vite e pretendono di imporli anche alle vite di tutti gli altri…
Vogliono un Dio che abbia cura di loro e non pretenda che lottino per l’illuminazione, e cancelli i peccati con il pentimento.
Trovo queste riflessioni molto attuali. Purtroppo, devo aggiungere.
Discipline: sollevamento pesi e dressageLibro: The Blessing di Nancy Mitford
Pagine: 222 pagine, libro precedente 203 pagine
Questo libro è del 1957 e l'autrice era una delle famose sorelle Mitford https://it.m.wikipedia.org/wiki/Famig....
Ho letto questo libro in una delle edizioni di cui parlavo in un altro messaggio, le edizioni arancioni e bianche della Penguin.
Inghilterra. Grace, ingenua e innamorata, sposa in un frettoloso matrimonio di guerra (seconda guerra mondiale) il marchese Charles-Edouard. Si rivedono solo a guerra finita, quando loro figlio, il "blessing" del titolo, ha già sette anni.
Dopo il ricongiungimento suo marito continua a fare la vita che faceva prima di sposarsi, frequentando la sua amante di sempre e non disdegnando altro che trova sulla sua strada (di lui dicono cannot see a pretty woman without immediately wanting to sleep with her.) Invece la vita di Grace cambia tantissimo, cambia addirittura paese e va a stare in Francia. All'inizio innamorata e entusiasta delle novità accetta tutti i comportamenti del marito ma poi piano piano comincia a pensarla diversamente e ad un certo punto lo lascia e torna dal padre che comunque le dice:
People like Charles-Edouard don't grow on every tree, you know. The fact is women must choose in life what sort of a man it is that they do want - whether what is called a good husband, faithful to his wife but seldom seeing her, going off to the club and so on for his relaxation, or one that really loves women, loves his wife, probably, best and longest, but who also and inevitably feels the need for other relationships with other women. O poveri noi e povera Grace.
Inoltre la stessa Grace comincia a ripensarci:
She had an uneasy feeling of guilt, exactly as if it were all her own fault and not that of Charles-Edouard.
E questo pensa qualcuno:
It all depends on Grace taking a more Christian view of the duties of a wife.
E questo le viene detto:
Why not look upon these others [women] as his hobby? Like hunting or racing, a pursuit that takes him from you of an afternoon sometimes and does you no harm.
Insomma ad un certo punto Grace accetta questa visione e vuole tornare dal marito, ma non sa che anche lui lo vuole perché il figlio fa in modo che non lo sappia perché ha scoperto che con i genitori separati riceve più attenzioni da entrambi mentre prima avevano meno tempo per lui. Il ragazzetto diabolico e viziato e francamente un po' antipatichino le inventa di tutte per modificare le situazioni a proprio vantaggio.
Si capisce che alla fine Grace torna alle condizioni del marito, che sconfitta.
In un romanzo così conservatore stupisce questo intervento:
"But, poor old things, they're not sick,' said Hughie, 'they just happen to like boys better than girls. You can't blame them for that, it's awfully inconvenient, and they'd give anything to be different if they could."
Discipline: sollevamento pesi e dressageLibro: The File on Devlin di Catherine Gaskin
Pagine: 224 pagine, libro precedente 222 pagine
Uno scrittore inglese, Lawrence Devlin, vincitore del premio Nobel per la pace, sposato da poco con una influente giornalista, scompare misteriosamente al confine tra Pakistan e Unione Sovietica mentre viaggiava da solo con il suo aeroplano. Siamo nei primi anni 60, in piena guerra fredda, ci sono accenni alla morte di Kennedy e allo scandalo Profumo. Due agenti segreti, aiutati dalla figlia dello scrittore, cercano di risolvere il mistero, che coinvolge anche la sparizione di un codice segreto: lo scrittore è vivo o morto? È forse una spia russa? E la moglie giornalista è anche lei coinvolta?
Tutti pedinano e sorvegliano tutti, naturalmente bevono un sacco di brandy e fumano come ciminiere. Molto anni sessanta, sembra quasi una puntata di "Il Santo" con Roger Moore. Non poteva mancare la storia d'amore! Carino, ma di questa autrice mi era piaciuto di più The Property of a Gentleman.
Qui l'autrice si sbaglia leggermente:
"Keep searching. The truth is rarely revealed in one flash. Very few have been in the position of St. Paul on the road to Tarsus." 😬
Disciplina: 200 mLibro: La promessa di Friedrich Dürrenmatt
Nel 1957, il produttore Lazar Wechsler commissiona a Friedrich Dürrenmatt un soggetto cinematografico che ha come tema delitti sessuali ai danni di minori. Il lavoro aveva lo scopo didascalico di mettere in guardia la popolazione da un pericolo sempre più frequente. Così nacque il film di Ladislao Vajda “Il mostro di Mägendorf” e, successivamente, questo romanzo.

Anita von Ow nei panni di Annemarie nel film del 1958
Nel bosco di Mägendorf, nel Canton Zurigo, viene trovato il corpo di una bambina, Gritli Moser, orrendamente assassinata con un rasoio. Il corpo della vittima viene ritrovato da un ambulante con precedenti penali, che finisce per essere accusato del delitto. Eppure il commissario Matthäi, che tra qualche giorno partirà per la Giordania per una promozione, non è convinto della sua colpevolezza; alla famiglia della vittima, il commissario ha promesso sulla propria anima di trovare il colpevole e questa promessa diventa una ossessione e rovina completamente la sua vita e la sua carriera. Quando la soluzione del caso arriverà, inattesa, insperata e decisamente fuori tempo massimo, sarà troppo tardi. Non ci sarà possibilità di redenzione, non ci sarà giustizia. La promessa ormai è stata infranta e l'anima di Matthäi si è infranta con lei.
Un giallo amaro come un limone.
Discipline: sollevamento pesi e dressageLibro: The Sweet Remnants of Summer di Alexander McCall Smith
Pagine: 240 pagine, libro precedente 224 pagine
Questo è il quattordicesimo libro della serie di Isabel Dalhousie. Carino ma niente più. Ormai proseguo la serie che ho iniziato a leggere ormai 20 anni fa ma insomma. Perché al lettore piaccia questo libro bisogna che abbia accettato che Isabel vive fuori dal suo tempo: nel ventunesimo secolo è una donna che vive di rendita, cosa per la quale si sente in colpa ma non per questo viene accettata da tutti quelli che la circondano. È consapevole di quanto sia fortunata, ha trovato il marito perfetto anche se non lo cercava e adesso hanno due figli e va sempre tutto bene e bisogna che si sia disposti a leggere più volte che Jamie è tanto bello, che si amano tanto ecc. Io per prima quando leggo ho piacere a leggere di gente che sta bene ma Isabel è troppo stucchevole anche per me! Inoltre mi sembra che in questo libro si rimanga sulla superficie e niente venga approfondito, ci sono diverse cose che rimangono in sospeso. Bisogna poi abituarsi alle digressioni filosofiche che Isabel si fa nella sua testa (ma ora iniziano anche Jamie e la governante Grace!) o che costellano i dialoghi dove sembra che si perda sempre il filo del discorso. Tre stelle, ma avendo tanta pazienza.
Discipline:- Ginnastica: (libro precedente: Le nebbie di Avalon( scritto da una donna
- Pentathlon: giallo
Titolo: Un cadavere di troppo
Autore: Ellis Peters
Pagine: 230
La serie incentrata sulle indagini di fratello Cadfael, ex crociato e ora monaco nell’Inghilterra del XII secolo, si conferma essere un’ottima scoperta.
Non sono una patita di gialli, li leggo talvolta, ma preferisco altri generi; però l'ambientazione medievale di questi libri dà loro qualcosa in più, perché il Medio Evo è un periodo storico che trovo molto affascinante (chissà se il motivo sono i podcast di Barbero o il fatto che sia lo sfondo più classico nel Fantasy…).
In questo secondo libro della serie, l’astuto monaco si ritrova a confrontarsi non con un mistero confinato nei piccoli monasteri di provincia, ma con un delitto che si colloca nel quadro più ampio di una guerra di successione al trono inglese e che, senza l’acume di fratello Cadfael, sarebbe passato del tutto inosservato.
Cadfael non parteggia per alcuno dei due pretendenti: si prodiga per dare giustizia a un uomo ucciso a tradimento e per salvare persone di ambo le parti che meritano la propria possibilità nella vita.
Il libro è veloce e scorrevole, la trama, anche se non particolarmente intricata, meno scontata di quanto potrebbe sembrare all’inizio, e la lettura è leggera, piacevole e perfetta per momenti in cui non si cerca particolare impegno.
Niente di memorabile, ma un ottimo passatempo.
Tuffi La prova del miele di Salwa al-Neimi
p.102
Confesso che scelgo molti dei libri che leggo dalle copertine che hanno (in fondo ho lavorato come photoeditor per 15 anni) e solitamente non sono solita leggere libri con un culo in copertina, quindi stavolta la cover non è stata il movente.
Bensì la mole contenuta del libro e la possibilità di coprire la Siria per il gioco Leggere senza Frontiere.
Comee però l'immagine ben faceva intendere non è stata una lettura impegnativa, sebbene l'autrice sia riuscita a rendere pretenziosa ed esageratamente intellettuale la sua passione per il sesso e la letteratura erotica. In realtà nel libro di esplicito c'è poco, sia di sesso che di letteratura, ma è interessante la sua lettura della società musulmana attraverso la chiave della sessualità, dal un lato molto disinibita ma dall'altro restia a parlarne nonostante una mole di testi classici esplicitamente erotici, che l'autrice cita dichiarando anche che anche tra gli intellettuali si è un po' persa la memoria di questi autori. Più volte l'autrice ci ricorda che il piacere erotico è dono di dio come anticipazione delle dolcezze che attendono gli esseri umani in paradiso; e la petit morte dei francesi mi sa che non ci va troppo lontana.
Disciplina: 200 mLibro: Mi riconosci di Andrea Bajani
Che bello questo libro, mi ha sinceramente commossa.
Quella tra Antonio Tabucchi e Andrea Bajani è stata sicuramente una grandissima e sincera amicizia. Forse quattro anni sono brevi, nel giro di chiave del tempo infinito, ma l’intensità dell’affetto che trasuda da queste pagine è tutto. L’affetto che unisce due anime che si sono riconosciute nella scrittura e che si sono capite, amate e odiate non solo come l’allievo prediletto e il suo mentore, ma come un padre e un figlio.
E accanto al Tabucchi ironico, che gira per il cimitero di Vecchiano con una Lacoste senza coccodrillo, che si spaccia al telefono per un fratello che non ha mai avuto, ecco che si delinea il Tabucchi rimpicciolito dalla malattia, come l’ultima matrioška, quella ormai indivisibile, e ancora più piccolo nella scatola che lo conterrà per sempre nel cemitério Dos Prazeres.
Scritto con una prosa delicata, fatta di parole e silenzi. Silenzi che scorrono nelle pagine bianche, che si alternano tra un capitolo e l’altro e che riverberano tutte le parole lette, come neve che riverbera il sole.
Più che un requiem a un artista perduto, lo definirei un’ode ad un’amicizia immortale.
Roberta wrote: Anche il film è molto bello. Pensa che io l'avevo visto secoli fa, per caso, facendo zapping, e me ne sono così innamorata che sono andata subito a cercare il libro.Devo assolutamente trovarlo!
Inizio I commenti delle mie letture per l'arrampicataDISCIPLINA: Arrampicata
TITOLO: Uva noir
Ho ripreso a leggere questa serie, più che altro per la curiosità dopo aver visto in parte la serie TV.
Ammetto di aver apprezzato di più questo episodio, rispetto ai primi, sebbene il mio giudizio sull'autrice resti freddino. Sento di aver capito meglio le scelte stilistiche, rispetto a quando mi limitavo a considerarle banali errori di italiano, nonostante continui a non condividerle per niente.
In questo terzo episodio Lolita è alle prese con l'omicidio di un bambino, che la scombussola non poco. Intanto la sua vita privata vede una nuova svolta e l' amore sembra finalmente affacciarsi all'orizzonte.
Nel complesso la narrazione scorre facilmente, ma resta un giallo poco contorto. Un libretto di facile lettura ma senza infamia e senza lode. Simpatici gli interventi di esimi colleghi come Montalbano o Pepe Carvalho, ma la sensazione resta quella di una scopiazzatura senza nulla di originale. Anche le riflessioni sulla società attuale sembrano banale retorica.
Che dire una lettura da ombrellone, sicuramente uno dei rari casi in cui la fiction batte la lettura
TITOLO: Gioco pericoloso
Quarto episodio della serie, che conferma le opinioni del terzo, sia sull'autrice che sulla storia.
Stavolta Lolita è alle prese con due morti che sembrano casuali, ma in realtà nulla è come sembra. Intanto iniziano anche pene d'amore, che hanno come conseguenza il concentrarsi ancora di più sul lavoro.
Anche questa volta non mancano gli incontri "famosi", quello con Petra Delgado e Bernardette Bourdet, ispettrice marsigliese. Anche in questo caso mi è sembrato tutto molto forzato e piuttosto che un'occasione originale, diventa solo una macchietta. Anche il caso di indagine risulta sfacciatamente copiato dalla cronaca.
Insomma ancora una volta un libretto che va bene da divorare d'estate, ma senza infamia e senza lode.
Discipline: sollevamento pesi e dressageLibro: Body in the Woods di Alison Golden
Pagine: 234 pagine, libro precedente 227 pagine
Questo terzo libro della serie di cosy mystery del Reverendo Annabelle Dixon è forse appena un po' meglio dei primi due. Il reverendo Annabelle si trova questa volta ad affrontare un cold case: uno scheletro viene trovato nel bosco e si scopre che appartiene ad una ragazza scomparsa da venti anni. La premura per il benessere dei suoi parrocchiani la porta ad indagare. Questa volta lei e l'ispettore Nichols si scambiano informazioni e collaborano. Compaiono diversi personaggi del paese, a differenza del libro precedente, e questo rende l'ambientazione più credibile: il macellaio, le proprietarie del pub e dalla sala da tè, un'insegnante. Il colpevole è stato una sorpresa per me.
Una storia di amore non corrisposto viene trattata con poca delicatezza.
Discipline:- Ginnastica: (libro precedente: Un cadavere di troppo) ambientato nel Medio Evo
- Pentathlon: storico
Titolo: Mangiatori di morte
Autore: Michael Crichton
Pagine: 173
Come in altri suoi romanzi storici, in questo libro Crichton parte da un documento esistente, il manoscritto di Ahmad Ibn Fadlan, un resoconto del viaggio che tra gli anni 921-922 il viaggiatore arabo fece in Scandinavia e che è una preziosa testimonianza delle usanze delle popolazioni vichinghe dell’epoca.
A questo, viene mescolato uno dei più celebri poemi epici anglosassoni e io mi vergogno di dire che mi ci è voluto un po’ per capirlo, quando già dal nome del guerriero normanno capo della spedizione, almeno qualche dubbio avrebbe dovuto venirmi.
Il risultato è un romanzo che ha la forma di un resoconto di viaggio, in cui il narratore mantiene un certo distacco anche dalla descrizione di particolari molto macabri e cruenti, e si assicura di specificare ciò che ha visto con i propri occhi e ciò che gli è stato solo raccontato e di cui perciò non può avere prova di veridicità.
Non so se la colpa è di questo stile molto freddo, ma non posso dire che questo libro mi abbia coinvolto più di tanto. Forse anche la trama un po’ scarna e la brevità hanno contribuito a far sì che sia uno dei lavori di Crichton che ho apprezzato meno, e che non credo leggerei una seconda volta, mentre altri libri suoi li ho letti fino alla nausea.
tuffiCleopatra e Frankenstein di Coco Mellors
P.488
Credo che questo libro sia stato penalizzato da una mia lettura un po' discontinua, che mi ha fatto dimenticare alcune dinamiche tra i personaggi e quindi doverle rileggere e via così. Se fossi riuscita a dedicare più momenti consecutivi alla lettura forse l'impressione sarebbe stata diversa.
Con questa premessa devo dire che il libro mi è piaciuto abbastanza, ho anche avuto modo di riconoscermi in alcuni dei sentimenti e frustrazioni dei personaggi; il libro alla fine è un'indagine sui sentimenti che legano e poi fanno allontanare le persone, di come ci creiamo con i nostri atteggiamenti delle occasioni che fanno precipitare gli eventi (nel bene e nel male) e del vuoto quando questo non succede. Le ambientazioni, e tutto ciò che ne consegue in termini di opportunità, sono un po' troppo upper class per dei sentimenti che dovrebbero essere universali ma mi sembra che ci sia questa tendenza a polarizzare le ambientazioni, tra il sottoproletariato e le classi più alte.
Discipline: sollevamento pesi e dressageLibro: Trial by Fury
Pagine: 235 pagine, libro precedente 234 pagine
Questo giallo del 1941 è il quinto nella serie dell'avvocato di Chicago John Malone e si svolge in una cittadina chiamata Jackson nel Wisconsin, dove Malone viene chiamato per aiutare i suoi due amici Jake e Helene Justus, coinvolti come testimoni e anche come sospettati in un caso di omicidio. Gli omicidi aumentano, però spesso si ride delle situazioni in cui i tre vengono coinvolti, specie se sono presenti il custode Buttonholes o lo sceriffo Kling. Il cane Hercules arriva quasi in fondo al libro ma direi che è importante 😄 in alcune edizioni è addirittura in copertina! La storia si svolge in agosto e sono sempre tutti molto accaldati e sudati quindi sarebbe meglio non leggere il libro in estate con 40 gradi.
Il titolo credo si tiferisca al fatto che alla fine Jake, ritenuto colpevole, viene salvato da un linciaggio.
Anche questo l'ho letto nell'edizione Penguin bianca e verde 😍
Discipline: sollevamento pesi e dressageLibro: The Nine of Us: Growing Up Kennedy di Jean Kennedy Smith
Pagine: 257 pagine, libro precedente 235 pagine
Questo libro è stato scritto da Jean Kennedy, l'ottava sorella Kennedy, nel 2016, quattro anni prima della sua morte, quando ormai tutti i suoi fratelli e le sue sorelle erano morti e racconta principalmente della loro infanzia e giovinezza.
Devo dire che ho letto molti libri sui Kennedy e ho visto film e serie, quindi sapevo già molte cose ma Jean racconta di quel periodo particolare che ogni famiglia, specialmente se numerosa, vive tra la prima unione tra due persone che la fondano e l'inizio della disgregazione, quando figli e figlie lasciano il tetto genitoriale: il periodo idilliaco della convivenza, della condivisione, dei giochi, dei litigi, delle risate, delle vacanze insieme. Jean lo rivive, probabilmente edulcorandolo un po', ma non gliene faccio una colpa: chi non abbellisce i ricordi filtrandoli attraverso gli anni e la nostalgia? E lei poi ne ha tutti i motivi. I fratelli Kennedy erano nove. Sappiamo che Jack, il secondo, fu ucciso nel 1963 mentre era presidente degli Stati Uniti; Robert nel 1968 mentre era candidato alla presidenza; ma il primo fratello, il maggiore, Joe, che era cresciuto come esempio per gli altri otto, è morto in guerra nel 1944; Kathleen, la quarta, rimasta vedova nel 1944 dopo un matrimonio durato pochi mesi (peraltro con un cognato di una delle sorelle Mitford), è morta nel 1948 in un incidente aereo; Rosemary, la terza sorella, è nata con delle disabilità ed è stata rinchiusa in un istituto all'età di 23 anmi dopo una lobotomia che avrebbe dovuto renderla più gestibile e che invece l'ha quasi ridotta a un vegetale. Dopo avere vissuto tutto questo, è comprensibile guardare indietro a quando la famiglia era unita e completa e sorvolare su alcuni avvenimenti sgradevoli anche successivi.
Il libro è interessante e scorrevole e ricco di fotografie.
Disciplina: 200 mLibro: Aspettando i barbari di J.M. Coetzee
La vita del magistrato scorre tranquilla nella sua oasi di frontiera, fino a quando non si diffonde la notizia di una possibile invasione da parte dei barbari, in passato scacciati verso le montagne. Arrivano quindi come rinforzi i soldati della Terza Divisione dell’Impero, capitanati dal colonnello Joll, destabilizzando l’equilibrio di pace precedentemente instaurato dal magistrato e amministrando la giustizia con la violenza. Da questo momento in poi, la vita del magistrato percorrerà una lunga parabola discendente, in cui subirà ingiustizie e terribili umiliazioni. Il magistrato diventerà un "nemico dell’Impero”, un alleato dei barbari, e lui stesso finirà per interrogarsi sul suo ruolo nell’Impero e sulla correttezza delle sue azioni.
Il libro è scritto con una prosa densa di aromi, colori, profumi, anche se quest’Impero non è collocato precisamente nello spazio e nel tempo, potrebbe essere ovunque. Ci troviamo travolti da uno stream of consciousness del magistrato e alla fine del romanzo mi sono chiesta: ma chi sono realmente questi barbari? Così tante barbarie sono state perpetrate dai soldati dell’Impero che il confine tra i due mondi si perde fino a scomparire.
Discipline:- Ginnastica: (libro precedente: Mangiatori di morte, di Michael Crichton presenza di creature soprannaturali
- Pentathlon: teatro
Titolo: Sogno di una notte di mezz'estate
Autore: William Shakespeare
Pagine: 176
Grandissimo classico della commedia del teatro shakespeariano, ne avevo vista una rappresentazione una quindicina di anni fa, ma, pur conoscendo la storia, almeno a grandi linee, non avevo mai letto il testo vero e proprio.
Uno dei motivi che mi ha trattenuta dal farlo è che credo che i testi teatrali diano sempre il loro meglio nel mezzo artistico per i quali vengono scritti, appunto il teatro.
L’altro motivo, la lettura tradotta.
Il linguaggio poetico di Shakespeare può essere reso in lingue differenti, ma perderà sempre qualcosa: abbondano infatti nel testo note del traduttore per spiegare i giochi di parole intraducibili o le espressioni idiomatiche che devono per forza essere modificate.
D’altro canto, la lettura in lingua originale non deve essere di semplice approccio proprio per questi motivi (oltre che per il linguaggio inglese datato del XVI secolo), quindi non me la sono sentita di affrontarla ora. Magari lo farò in futuro.
Per il momento, direi che la storia è sempre bella, divertente e godibile, in quest’atmosfera di sogno fuori dal tempo, dove le fate e gli spiriti giocano tra loro e con gli esseri umani, in un confondersi di turbamenti amorosi destinati a un inevitabile lieto fine.
E mentre giri le pagine, leggendo proprio in una notte di mezza estate, pensi a boschi incantati in un tempo perduto, e sogni… sogni… di dormire lì, mentre i folletti dispettosi raccolgono fiori che fanno innamorare.
Discipline:- Ginnastica: (libro precedente: Sogno di una notte di mezz'estate) autore inglese
- Pentathlon: fantascienza
Titolo: La macchina del tempo
Autore: H.G. Wells
Pagine: 135
Questo libro, uno dei grandi classici della fantascienza, è il romanzo pioniere di una tematica, il viaggio nel tempo, che sarà declinata e sfruttata moltissimo nel secolo successivo, non solo nella letteratura, ma anche nel cinema.
La storia narrata da Wells in realtà si focalizza non tanto sull’aspetto scientifico della realizzazione della macchina per viaggiare nel tempo (anche se la teorizzazione del tempo come quarta dimensione è molto innovativa per l’epoca in cui è stato scritto), quanto sulla riflessione a proposito della società umana dell’epoca e della sua possibile evoluzione – o involuzione – a causa della divisione di classi sociali.
Il romanzo è così essenziale nella composizione da avere dei personaggi che non hanno neppure un nome: il narratore è del tutto anonimo, mentre il protagonista è chiamato semplicemente Il Viaggiatore del Tempo.
Non hanno importanza le loro identità, ma il ruolo che devono svolgere nella storia per trasmettere il messaggio di Wells, critico della società in cui vive e per nulla propenso a credere in un futuro migliore.
Dal punto di vista del romanzo prettamente fantascientifico, dopo più di un secolo dalla pubblicazione, non possiamo non notarne l’ingenuità e la semplicità (anche se ne riconosciamo, come già detto, il valore pionieristico), mentre rimane molto interessante la riflessione sociale a proposito della divisione di classe, argomento che oggi potrebbe essere considerato demodé, eppure è molto più attuale di quanti potrebbero pensare, visto quanto il divario tra i ricchi e i poveri si stia sempre più ampliando.
Forse qualche pensiero in proposito dovremmo farcelo più spesso.
Ho terminato altri due libri, ho in lettura l'ultimo che spero di finire in tempo, intanto commento quelli conclusiARRAMPICATA
Lettura 3: Spaghetti all'Assassina
Quinto episodio della serie, stavolta più ingarbugliato e contorto rispetto ai precedenti.
Stavolta Lolita è alle prese con un delitto nel mondo della ristorazione, dietro il quali si nascondono moventi imprevedibili. Mentre è alle prese ancora con le pene d'amore, in questo episodio di scopre anche qualcosa di nuovo sul suo passato, sulla morte del padre ancora senza colpevoli.
Sicuramente questo episodio è superiore ai precedenti, sebbene questa, tra tante serie italiane, mi dà sempre un senso di approssimazione e superficialità, nessun picco. È breve, si fa leggere, ma non è certo tra le mie predilette.
Interessanti le ricette alla fine, questo episodio poi è incentrato sugli spaghetti all' assassina, che sarei curiosa di cucinare o meglio provare.
Lettura 4: Mare nero
Sesto episodio, nettamente diverso dai precedenti.
Il libro si divide in due parti, la prima con un giallo abbastanza semplice e prevedibile, che sa molto di già visto e già letto. La seconda parte invece si concentra su problemi di inquinamento ambientale, rifiuti tossici depositati nei mari d'Italia, ricerche ed indagini sui rifiuti radioattivi e nozioni storiche importanti. Metà del libro prende una piega notevolmente diversa ed interessante, che lo rende decisamente il migliore della serie fino a qui.
In questo episodio la protagonista incontra Alice Allevi, simpatico diversivo, anche se ancora una volta avrei preferito un approfondimento migliore.
@Roberta nel mio messaggio precedente avevo commentato due letture, me ne hai segnata solo una
Ultimo libro letto per i 200mAmélie Nothomb Psicopompo
All’inizio non mi ha entusiasmato particolarmente, l’autrice si dilunga molto sulla sua passione per gli uccelli, coltivata sin dall’infanzia in Giappone e poi consolidatasi nei suoi trasferimenti in Cina, Bangladesh, Birmania e Laos.
Con il susseguirsi del racconto però il libro decolla e diventa molto bello. Nothomb ripercorre con delicatezza alcuni dei traumi della sua infanzia (la violenza subita a Cox’s Bazar quando aveva solo dodici anni, la successiva anoressia) fino ad arrivare alla scrittura e al suo ruolo di “Psicopompo”. Lo psicopompo era colui che trasportava le anime dei morti nell’aldilà. Amélie Nothomb si identifica in questa funzione nell’atto di scrivere e sente di farlo in tutte le sue opere, culminando in “Primo Sangue”, libro che narra la storia di suo padre e che nasce da un dialogo interiore padre-figlia che avviene quando Patrick Nothomb ormai è venuto a mancare.
Un libro particolare, che mette in luce degli aspetti molto particolari e intimi della vita di questa scrittrice.
Ultimo libro! Discipline: sollevamento pesi e dressage
Libro: The Skeleton in the Clock di Carter Dickson
Pagine: 284 pagine, libro precedente 257 pagine
Questo libro fa parte di quella che è chiamata l'età d'oro dei gialli (è del 1947), è il diciottesimo della serie di sir Henry Merrivale ed è di un autore del quale ho letto altri libri che mi sono piaciuti. Questo in realtà non mi è piaciuto molto, il meccanismo è troppo complicato, ci sono due omicidi e per il secondo, piuttosto efferato, non viene dato un movente valido. Alla fine c'è un una spiegazione con tutti le persone coinvolte, tipo quello che fa Poirot nei gialli di Agatha Christie, o che comunque ci sono spesso in fondo ai gialli, per spiegare quanto può essere rimasto in sospeso ma qui la spiegazione è lunghissima e articolata e secondo me non molto convincente. La scena dove si rivela chi è l'assassino si svolge addirittura in un labirinto fatto di specchi di una festa di paese che viene introdotta nella storia con motivazioni poco credibili (sir Henry Merrivale fa un dispetto all'amica/nemica Lady Brayle) il che mi sembra davvero una forzatura. La storia poi dello scheletro dentro l'orologio a pendolo è davvero ridicola.
TuffiStoria di mia vita di Janek Gorczyca p.145 Sellerio (mi spiace ma non riesco a mettere il link)
Confesso che i libri sgrammaticati danno i nervi, soprattutto se la sgrammaticatura consiste nel togliere gli articoli e poco più, rendendo la lettura molto meno godibile ma senza aggiungere molto altro. Poi sarà il modo in cui l'autore parla, ma io un'editata l'avrei preferita. Storia di mia vita è l'autobiografia di Janeck, un uomo polacco molto spaccone che vive a Roma da ormai 30 anni senza aver mai avuto una casa. I polacchi negli anni 90 erano sicuramente preda facile del lavoro nero visto che non erano cittadini Ue e sicuramente Janeck è stato uno di loro. Non so nemmeno quali circuiti di pensieri nascono vivendo per strada, ma mi domando perché una volta che la Polonia era diventata membro UE lui non abbia cercato di regolarizzare la sua situazione sia abitativa che lavorativa. Però va detto che molto spesso lui ribadisce di essere un ribelle insofferente alle regole e forse questo c'entra col fatto di non avere una casa stabile. Storia di mia vita racconta gli anni romani in gran parte, fatti di vita di strada, occupazioni, litigi, amore soprattutto verso i cani, lavoro come fabbro e rapporto con le istituzioni siano esse l'ospedale, la polizia o la prigione. Devo dire che ne avevo sentito parlare molto ma non mi ha colpita in modo significativo, mi aspettavo un po' di più sulle difficoltà o meno della vita in strada anche a livello pratico ma per l'autore i problemi sembrano esserci solo a livello interpersonale, infatti i racconti di complotti e tradimenti nei suoi confronti non si contano, come tutte le volte in cui è stato coinvolto in risse.
per la maratona ho letto It di Stephen King, edizione Sperling & Kupfer (Pickwick) 2019, pagine 1200.sto leggendo Stephen King in ordine sparso, subito prima di It ho letto Carrie. è pazzesco come in una decina di anni sia passato da un romanzo di circa 200 pagine, acerbo nella struttura e nella trama (tutta anticipata all'inizio), a un opera lunga sei volte tanto, ricca, imprevedibile, con personaggi ben caratterizzati e riconoscibili, che salta dal passato al presente e viceversa senza incoerenze. di recente ho letto anche On writing quindi ciò non mi stupisce più di tanto, ricordo il continuo esercizio di scrittura dell'autore.
solo oltre la metà mi sono resa conto, stupendomi di non essermene accorta prima, che i membri dei Perdenti assomigliano ai membri dei Goonies. finora non sono andata a fare ricerche online per evitare spoiler, ma la cronologia mi sfugge. chi si è ispirato a chi?
un piccolo, irrisorio, dettaglio in una delle descrizioni mi ha infastidita perchè penso che avrebbe potuto essere inserito in modi più efficaci. mi riferisco alla descrizione dell'uccello di Mike e precisamente al dettaglio della lingua.
non che questo cambi il mio parere complessivo. dire che mi è piaciuto sarebbe sminuire il romanzo. per la decisione tra 4 o 5 stelle dovrei, forse, prima proseguire con la lettura della sua produzione letteraria di cui sono praticamente a un millesimo: sento che se ora do 5 poi arriverà il libro da 6 ;)
Ultimo libro! tuffi
Insonnia di Tahar Ben Jelloun p.200 ed. Nave di Teseo
Libro trovato a caso preparando in biblioteca uno scaffale di suggerimenti sulla letteratura africana. È stato uno di quei casi in cui il libro ti sceglie, io da anni ho problemi ad addormentarmi e un romanzo dal titolo Insonnia mi ha intrigata e leggendo non mi ha delusa. È una specie di thriller, un uomo per riuscire a dormire deve uccidere qualcuno, lui facilita la morte alle persone molto malate, ma teme di essere tradito e quindi beccato. Intorno a lui si susseguono faccendieri, donne ben disposte, papponi, amici improbabili e streghe. Il libro è molto scorrevole e avvincente anche se l'epilogo non mi ha convinta pienamente, ma forse devo solo metabolizzarlo.
Concludo anche io la sfida con gli ultimi libri che ho letto in questi giorni.Discipline:
- Ginnastica: (libro precedente: La macchina del tempo) scirttore nato nel XIX secolo e morto nel XX secolo
- Pentathlon: Classico
Titolo: Il curioso caso di Benjamin Button
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Pagine: 59
Un romanzo breve o un racconto lungo, non certo l’opera più famosa di Fitzgerald, ma un libro che ha avuto un nuovo scatto di notorietà a quasi un secolo dalla pubblicazione, con l’uscita nelle sale del film omonimo al quale è ispirato.
A partire da un’osservazione (viviamo la miglior parte della vita all’inizio e la peggiore alla fine), Fitzgerald costruisce una storia a dir poco surreale, in cui un uomo nasce come un vecchio e ringiovanisce con il passare degli anni, fino a diventare il neonato che non era stato quando è venuto al mondo.
Chissà, forse se fosse così per tutti, potremmo anche goderci la situazione, ma il protagonista è il solo che vive questo fenomeno assurdo, quindi viene visto e trattato come un paria per la maggior parte della sua vita: nell’età di mezzo ci sono momenti felici e di successo, ma per la maggior parte del tempo, l’uomo è detestato anche dalla sua stessa famiglia, che sembra credere che lo faccia apposta a ringiovanire.
Non so quali fossero gli intenti dell’autore nello scrivere questa storia, seri e faceti, ma io ci ho visto un’allegoria estremizzata della condizione di persone che vengono considerate diverse e non omologate alla massa, e perciò isolate e disprezzate; la frustrazione che prova Benjamin quando non viene creduto a proposito della sua età è la frustrazione di chi racconta la verità ma come una Cassandra viene irriso.
Discipline:- Ginnastica: (libro precedente: Il curioso caso di Benjamin Button) il protagonista ha nome e cognome che iniziano con la stessa lettera
- Pentathlon: letteratura per l'infanzia
Titolo: Il grande ascensore di cristallo
Autore: Roald Dahl
Pagine: 182
Il sequel de La Fabbrica di Cioccolato è molto meno famoso del predecessore, forse perché non ha avuto trasposizioni cinematografiche.
Pur ripartendo dalla conclusione del precedente libro, e includendo i protagonisti Willy Wonka e Charlie (con tutta la sua famiglia), la trama è del tutto scollegata: il grande ascensore di cristallo nel titolo, mezzo con il quale i personaggi si stanno recando alla fabbrica di Willy Wonka, per un disguido finisce in orbita, dando il via a un’avventura spaziale, che occuperà più o meno la prima metà del libro, mentre la seconda metà porterà a una nuova avventura all’interno della fabbrica.
Il finale farà da anello di congiunzione, ma non basta per dare l’idea di un libro unitario: sembra proprio che si tratti di due storie diverse appiccicate insieme in qualche modo ed è questo che mi fa abbassare un po’ il giudizio.
Il libro ha anche degli aspetti positivi, in primis la presa in giro del potere incarnato dal presidente degli Stati Uniti, ancora sottomesso alla sua balia d’infanzia, la quale intona una magistrale filastrocca sulla politica, o meglio sui politici.
Di certo, se lo avessi letto in lingua originale avrei potuto apprezzarne anche i numerosi giochi di parole, oltre che le parti in rima: la traduzione lascia intuire che non sia stato facile adattare il linguaggio in italiano e temo di aver perso così per strada molto dell’umorismo di Dahl.
Nel complesso, questo breve romanzo è carino, si legge in fretta e resta una pietra miliare nella letteratura per l’infanzia, però devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di più.
Discipline:- Ginnastica: (libro precedente: Il grande ascensore di cristallo) titolo formato da cinque parole
Titolo: Il ragazzo dei mondi infiniti
Autore: Neil Gaiman
Pagine: 265
Joey Harker, un ragazzo di quindici anni con scarso senso dell’orientamento, durante una prova d’esame assai poco ortodossa si smarrisce in una nebbia che lo porta in quello che scopre essere un mondo simile al suo, ma non uguale. La scoperta che ne seguirà cambierà la sua vita e lo condurrà in realtà che non aveva mai sospettato esistessero.
Che cosa dire di questo curioso romanzo, la cui storia era stata ideata negli anni ‘90 per essere una serie televisiva che nessuno ha voluto produrre, e si è poi trasformata in un libro pubblicato più di un decennio dopo?
L’idea magari vista ai nostri giorni non è originalissima: la nascita di mondi paralleli ogni volta che viene fatta una scelta importante. Il multiverso nel cinema e nella letteratura è ormai cosa più che sdoganata.
E’ interessante invece la realizzazione, in cui esistono persone in grado di passare da un mondo all’altro (i Camminatori, come il protagonista), l’esistenza di due fazioni in lotta per il predominio sui mondi, una basata sulla magia e una sulla tecnologia, e un’organizzazione che cerca di mantenere l’equilibrio.
Il libro è scorrevolissimo, oltre che breve; lo stile di Neil Gaiman fa sì che basti una serata per divorarlo con interesse.
Allora cosa c’è che non va?
E’ curioso, ma mentre leggevo questo libro avevo l’impressione che mi piacesse moltissimo, mentre pensandoci dopo averlo finito mi rendo conto che in realtà non è così.
In teoria, quando leggi un libro che non ti piace te ne accorgi durante la lettura, magari fai fatica ad andare avanti, non hai voglia di continuare… niente di tutto questo.
Forse il problema è che, ripensandoci, molti dettagli che parevano all’inizio poter essere interessanti per la storia sono stati messi da parte senza spiegazione. Un esempio banale, ma ce ne sono altri: (view spoiler)
Anche i personaggi a pensarci non sono molto approfonditi, nemmeno il protagonista, che pur racconta in prima persona: non sono riuscita a empatizzare con lui come ci si aspetterebbe, i suoi sentimenti mi sono sembrati superficiali e artefatti.
Non riesco a bocciare del tutto un libro che tutto sommato ho letto con piacere, ma devo ammettere che sono rimasta un po’ delusa e che, tra i libri di Neil Gaiman, è forse uno di quelli che mi è piaciuto di meno, anche se, per verificare se queste impressioni saranno confermate, ho intenzione di leggere il secondo volume.
ARRAMPICATALettura 5: Dopo tanta nebbia
Anche questo episodio racchiude due casi diversi, stavolta entrambi abbastanza contorti.
Man mano che sono andata avanti mi è pesato sempre meno lo stile utilizzato dall' autrice, continua a non piacermi, ma non mi provoca insofferenza, riesco a digerirlo bene.
Nel frattempo i casi trattati mi sono sembrati costruiti meglio e soprattutto toccare temi più di attualità. I due casi trattati in questo episodio riguardano il bullismo ed il cyber bullismo e la disabilità e potevano essere sicuramente racchiusi in due libri distinti.
L'unico collegamento è il trasferimento della protagonista a Padova, che ovviamente dura ben poco, giusto il tempo del primo caso. D'altronde togliere Lolita dalla sua Bari sarebbe come toglierle un braccio e decisamente sarebbe stata una scelta azzardata.
Diciamo che continuo a non trovarla una serie eccezionale, ma ringrazio questa sfida per avermi convinta a portarla avanti, perché solo state letture estive gradevoli per intrattenermi sotto l' ombrellone.
Silvia wrote: "per la maratona ho letto It di Stephen King, edizione Sperling & Kupfer (Pickwick) 2019, pagine 1200.
sto leggendo Stephen King in ordine sparso, subito prima di It ho letto Carrie. è pazzesco come..."
Riesci a mandarmi l'isbn? perché su GR l'edizione segnalata ha più pagine
sto leggendo Stephen King in ordine sparso, subito prima di It ho letto Carrie. è pazzesco come..."
Riesci a mandarmi l'isbn? perché su GR l'edizione segnalata ha più pagine
Hypatia wrote: "Concludo anche io la sfida con gli ultimi libri che ho letto in questi giorni.
Discipline:
- Ginnastica: (libro precedente: La macchina del tempo) scirttore nato nel XIX secolo e mo..."
Purtroppo non posso accettarlo, i libri letti devono avere almeno 100 pagine.
Ti tengo buono Roald Dahl per il pentathlon, ma trovami un'altra associazione per legare La macchina del tempo e Il grande ascensore di cristallo nella ginnastica. (tipo che macchina e ascensore sono due mezzi di trasporto, per dire...)
Discipline:
- Ginnastica: (libro precedente: La macchina del tempo) scirttore nato nel XIX secolo e mo..."
Purtroppo non posso accettarlo, i libri letti devono avere almeno 100 pagine.
Ti tengo buono Roald Dahl per il pentathlon, ma trovami un'altra associazione per legare La macchina del tempo e Il grande ascensore di cristallo nella ginnastica. (tipo che macchina e ascensore sono due mezzi di trasporto, per dire...)
Roberta wrote: "Hypatia wrote: "Concludo anche io la sfida con gli ultimi libri che ho letto in questi giorni.Discipline:
- Ginnastica: (libro precedente: La macchina del tempo) scirttore nato nel..."
Ok, scusa, avevo cercato tra le regole se ci fosse un minimo di pagine, ma non avevo trovato la riga (adesso l'ho vista).
Come associazione proporrei il fatto che l'ascensore è una macchina (inteso come macchinario). Può andare?
Simona wrote: "C’è un errore nel conteggio dei libri di Daniela (dressage). Ne risultano 32 invece di 16."
eh, le formule! quelle le faccio anche rivedere da Francesco o da qualcuno ferrato in excel. io detesto come basti un niente per far saltare tutta la tabella
eh, le formule! quelle le faccio anche rivedere da Francesco o da qualcuno ferrato in excel. io detesto come basti un niente per far saltare tutta la tabella
Hypatia wrote: "Roberta wrote: "Hypatia wrote: "Concludo anche io la sfida con gli ultimi libri che ho letto in questi giorni.
Discipline:
- Ginnastica: (libro precedente: La macchina del tempo) sc..."
Sì
Discipline:
- Ginnastica: (libro precedente: La macchina del tempo) sc..."
Sì
Simona wrote: "C’è un errore nel conteggio dei libri di Daniela (dressage). Ne risultano 32 invece di 16."😵 vabbè che leggo veloce...😄
Avevo già segnalato che risultavano sempre il doppio di quelli di sollevamento pesi invece che uguali.
Come siamo a medaglie? Mi sembra:- oro in arrampicata, 200 m, ginnastica, sollevamento pesi, pentathlon, dressage
- argento in tuffi
- bronzo in rugby a 7
Tennis non abbiamo partecipato, credo.
Maratona mi sembra ancora in sospeso.
Comunque è andata benissimo!!
Ciao Roberta, anche sul sito dell'editore risultano più pagine ma il romanzo termina a 1200. Forse inoltre non inizia a pagina 1 ma a 3, solo che ora sono in viaggio e non posso controllare. EAN: 9788868365622
ISBN-10: 8868365626
ISBN-13: 978-8868365622
come trovati online.
A te la valutazione, tanto direi che in ogni caso non supera le pagine di Francesco.
Scusa Roberta, sempre perché sono in viaggio ho visto solo ora il file. Forse hai preso le pagine del tascabile Pickwick, la mia edizione è brossura 2019. Su GR non mi pare si riesca a trovare la distinzione tra i due, ma dal sito della casa editrice si capisce. Sicuramente non è una edizione da oltre 1300 pagine, sono poco sotto Francesco. Provo a mettere il link del sito, se non lo banna https://www.sperling.it/libri/it-step...
Roberta, questo il link all'edizione giusta, scusa per non averlo fatto prima Cerca questo libro su Goodreads: It https://www.goodreads.com/book/show/5...
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