pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion

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Bussola
I GdL del pianobi
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GdL Bussola di Enard - 2 tappa
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Io invece sto trovando la parte di Balzac molto slegata dal resto. Mi sembra come se lo scrittore l'abbia voluta fare entrare a forza per spiattellarci in faccia le sue conoscenze.
a me ha fatto venire voglia di andare a Istanbul per vedere le tracce di Costantinopoli, dovrò cercare di vincere la mia radicale avversione a visitare Paesi dominati da dittatori
proseguo nella lettura e l'effetto straniante di conoscere tutti i letterati citati, da Schwarzenbach a Marga D'Andurain (le cui memorie Il marito passaporto non mi hanno particolarmente colpito) mi svilisce un po' l'opera. Cioè, dai, questi li so mettere in fila pure io è il mio retro pensiero. Ovviamente sbagliato :-).
Mi sono segnata però degli autori non citati da Enard ma a cui sono arrivata rispolverando la bio della frenetica Marie.
Trovo incredibilmente affascinante la parte sulla musica e sto ascoltando con grande godimento la playlist musicale
Mi sono segnata però degli autori non citati da Enard ma a cui sono arrivata rispolverando la bio della frenetica Marie.
Trovo incredibilmente affascinante la parte sulla musica e sto ascoltando con grande godimento la playlist musicale

Bagni di Lucca se non sbaglio è dove è stata girata la celeberrima scena della piscina e la candela in Nostalghia di Tarkovskij.
Paulusque wrote: "Un posto molto suggestivo a sud di Siena. Merita, come tutta la Val d'Orcia!"
yep, Posti molto belli tutti e due, molto bella la Val d'Orcia, sei senese?
yep, Posti molto belli tutti e due, molto bella la Val d'Orcia, sei senese?
Paulusque wrote: "Titti, è perché sei una letterata anche tuuuuu!!! Tutto torna!"
no, sono vecchia quindi ho avuto un mucchio di anni per leggere :-)
no, sono vecchia quindi ho avuto un mucchio di anni per leggere :-)
Paulusque wrote: "Sono di Lucca, Titti. Sei gggggiovineeee!!!"
nooooo, a saperlo. Ho avuto Senior (ciop figlia grande) che ha fatto un master a Lucca all'inzio dell'anno e un po' ci siamo venuti.
nooooo, a saperlo. Ho avuto Senior (ciop figlia grande) che ha fatto un master a Lucca all'inzio dell'anno e un po' ci siamo venuti.
finita la tappa, chevvedevo dì? mi piace, si legge bene, ma sto gran capolavoro da Goncourt io non ce lo sto tanto vedendo.
In più man mano che va in là, mi si comporta tipo incrocio tra il carezzevole-porcellino di Carrère e il vecchio-porco di Houellebecq (con battute orripilmente fulminanti, tipo quando accarezza le caviglie lanuginose di Ingrid, che spero voglia dire che si mette i birken coi calzini di lana, e non che non sia dedita alla depilazione), e Sarah è simpatica come la sabbia nelle mutande (vorrei aggettivarla come si deve, ma pure se appartenendo alla stessa metà del cielo, temo che la definzione mi venga direttamente da uno stereotipo vetero machista o da femminista giudicante, quindi mi taccio) .
L'orientalismo tanto aborrito da loro ho iniziato a praticarlo letterariamente parlando in modo tangenziale 30 anni fa, lessi Chatwin e poi mi buttai su La via per l'Oxiana, sviluppando una passione per l'Iran e l'Afghanistan. Lessi un libro che metteva insieme delle bio di donne trascinate dall'amore nel Middle East, scoprii così Richard Burton & co. Ogni tanto, quando mi capita una bio (vedi Il marito passaporto della d'Indurain, Eberhardt, Schwarzenbach) o un saggio (Il grande gioco) ripratico l'oriente. Ma non riesco ad appassionarmi alle divagazioni di Enard
In più man mano che va in là, mi si comporta tipo incrocio tra il carezzevole-porcellino di Carrère e il vecchio-porco di Houellebecq (con battute orripilmente fulminanti, tipo quando accarezza le caviglie lanuginose di Ingrid, che spero voglia dire che si mette i birken coi calzini di lana, e non che non sia dedita alla depilazione), e Sarah è simpatica come la sabbia nelle mutande (vorrei aggettivarla come si deve, ma pure se appartenendo alla stessa metà del cielo, temo che la definzione mi venga direttamente da uno stereotipo vetero machista o da femminista giudicante, quindi mi taccio) .
L'orientalismo tanto aborrito da loro ho iniziato a praticarlo letterariamente parlando in modo tangenziale 30 anni fa, lessi Chatwin e poi mi buttai su La via per l'Oxiana, sviluppando una passione per l'Iran e l'Afghanistan. Lessi un libro che metteva insieme delle bio di donne trascinate dall'amore nel Middle East, scoprii così Richard Burton & co. Ogni tanto, quando mi capita una bio (vedi Il marito passaporto della d'Indurain, Eberhardt, Schwarzenbach) o un saggio (Il grande gioco) ripratico l'oriente. Ma non riesco ad appassionarmi alle divagazioni di Enard
Non ho ancora incontrato le caviglie lanuginose (mi mancano una ventina di pagine a finire la tappa), ma mi domando e dico: le caviglie hanno peli?
Persino le mie sono glabre, e le mie gambe sono pelose assai eh.
Persino le mie sono glabre, e le mie gambe sono pelose assai eh.
Io ho incontrato “gambe alcune delle quali pelose”, niente caviglie, e direi che ci sta: esistono, anche in turisti svedesi con Birkenbleah ai piedi.

A me hanno appassionato molto Annemarie e Marga che non conoscevo. Di Annemarie ho scorso tutto l'archivio fotografico dei suoi viaggi, bello. E anche Zenobia, la regina che per breve tempo ha beffato i romani.
Catoblepa wrote: "Non ho ancora incontrato le caviglie lanuginose (mi mancano una ventina di pagine a finire la tappa), ma mi domando e dico: le caviglie hanno peli?
Persino le mie sono glabre, e le mie gambe sono p..."
@cato sei sempre sul pezzo!
ho citato a memoria sbagliando, la citazione corretta è
quando la mia mano si attarda a scendere la china lanuginosa del polpaccio
Persino le mie sono glabre, e le mie gambe sono p..."
@cato sei sempre sul pezzo!
ho citato a memoria sbagliando, la citazione corretta è
quando la mia mano si attarda a scendere la china lanuginosa del polpaccio
Su Annemarie Schwarzenbach: ho appena scoperto che Melania Mazzzucco ne ha scritto, della sua storia, un romanzo: Lei così amata.
Conoscevo, invece, Gertrude Bell: questa volta grazie al cinema e a Nicole Kidman, che l’ha interpretata in un biopic molto romanzato: Queen of The Desert.
Conoscevo, invece, Gertrude Bell: questa volta grazie al cinema e a Nicole Kidman, che l’ha interpretata in un biopic molto romanzato: Queen of The Desert.

@piper avevo visto il libro della Mazzucco ma confondendola con la Murgia (la cui scrittura mi infastidisce per la faciloneria e la piacioneria al contrario) lho sempre evitato. non avendo però una opinione sulla Mazzucco se mi dite che vale la pena posso provarci
La critica al tiramisù è chiaramente la voce dell'autore che prende il posto del personaggio: solo un francese potrebbe pensarla, certo non un austriaco.

Anche Bussola: proseguo con gusto. Purtroppo, la menzione di Arthur Conolly mi ha indotto a riprendere Il grande gioco, che mi ha deviato sulla sua divorante tangente.

Della Mazzucco ho letto Vita, romanzo molto piacevole. Il bacio della Medusa invece non mi ha convinto per nulla.
Mi trovo nella stessa posizione di @Annalisa, arranco con brio.
Mi trovo nella stessa posizione di @Annalisa, arranco con brio.


Secondo me noi non-archeologi non riusciamo a capire come gli archeologi siano tanto abili nel riconoscere sassi e cocci, e segretamente v'invidiamo: voi sapete leggere i testi di Livio, Pausania e Strabone, e anche riconoscere i cocci; noialtri siamo capaci di leggere Livio, Pausania e Strabone, ma ci fermiamo lì.


Trovo Franz e Sarah respingenti, Franz che sta sempre a lamentarsi di quanto è inetto sentimentalmente, Sarah che, filtrata dallo sguardo di Franz, è davvero insopportabile.

Cristina wrote: "Io lo leggo volentieri, sono a metà della terza tappa, ma devo dire che, atmosfere e musiche suggestive a parte, non mi dà spunti di riflessione, mi sembra che non vada a parare da nessuna parte.
..."
a questo punto avrei preferito le memorie del pazzo Bulgier! :-)
..."
a questo punto avrei preferito le memorie del pazzo Bulgier! :-)
ma no, Enard mi è simpatico (il banchetto dei becchini mi era piaciuto molto), è Franz che è una lagna


Karenina wrote: "Boh, sono perplessa e non vi seguo, senza cercare la polemica: è stato magnificato Ferrovie del Messico e su questo vi state scatenando in critiche che trovo pretestuose. È sicuramente affastellame..."
forse perchè su Ferrovie del Messico io personalmente non avevo grosse aspettative, anzi nn lo avevo ancora letto per un bias negativo verso i libri che diventano hype dal nulla sui social.
mentre questo è arrivato sull'onda dell'entusiasmo di pubblico e soprattutto critica (il Goncourt per quanto mi riguarda ha una caratura qualitativa superiore allo Strega, non premia sempre capolavori ma in genere leggendoli non ho preso grosse "fregature"), gli hanno dedicato addirittura un festival. Inoltre, avendone letto un altro mi era molto piaciuto quel suo sguardo ironico e la capacità di tessere una trama che andava avanti e indietro nel tempo, nella cultura, nella storia, etc.
qua ritrovo quelle caratteristiche ma come scritte con la mano sinistra in ascensore (il mio modo di dire una roba fatta bene ma a livello professionale). mette insieme un mondo che riconosco ma senza originalità, senza stimoli ad approfondire (se non per la musica)
e poi, in genere sono sempre molto più critica quando ho grosse aspettative
e il paradigma della notte insonne, dopo Marcel, non è proprio una cosetta facile da gestire :-)
forse perchè su Ferrovie del Messico io personalmente non avevo grosse aspettative, anzi nn lo avevo ancora letto per un bias negativo verso i libri che diventano hype dal nulla sui social.
mentre questo è arrivato sull'onda dell'entusiasmo di pubblico e soprattutto critica (il Goncourt per quanto mi riguarda ha una caratura qualitativa superiore allo Strega, non premia sempre capolavori ma in genere leggendoli non ho preso grosse "fregature"), gli hanno dedicato addirittura un festival. Inoltre, avendone letto un altro mi era molto piaciuto quel suo sguardo ironico e la capacità di tessere una trama che andava avanti e indietro nel tempo, nella cultura, nella storia, etc.
qua ritrovo quelle caratteristiche ma come scritte con la mano sinistra in ascensore (il mio modo di dire una roba fatta bene ma a livello professionale). mette insieme un mondo che riconosco ma senza originalità, senza stimoli ad approfondire (se non per la musica)
e poi, in genere sono sempre molto più critica quando ho grosse aspettative
e il paradigma della notte insonne, dopo Marcel, non è proprio una cosetta facile da gestire :-)
Karenina wrote: "Boh, sono perplessa e non vi seguo, senza cercare la polemica: è stato magnificato Ferrovie del Messico e su questo vi state scatenando in critiche che trovo pretestuose. È sicuramente affastellame..."
Senza averlo ancora finito, beh concordo con la tua sintesi: è tutto in una notte delirante di pensieri, una notte in cui ogni cosa, nomi, ricordi, luoghi, tornano alla mente senza ordine, o meglio secondo un nesso di causalità.
A me poi non sta né antipatico lui, che anzi a tratti è così autoironico che mi diverte, che l'immagine che lo stesso Franz ha di Sarah - che idealizza, pertanto noi la vediamo come lui la vede e non, probabilmente, com'è realmente.
Senza averlo ancora finito, beh concordo con la tua sintesi: è tutto in una notte delirante di pensieri, una notte in cui ogni cosa, nomi, ricordi, luoghi, tornano alla mente senza ordine, o meglio secondo un nesso di causalità.
A me poi non sta né antipatico lui, che anzi a tratti è così autoironico che mi diverte, che l'immagine che lo stesso Franz ha di Sarah - che idealizza, pertanto noi la vediamo come lui la vede e non, probabilmente, com'è realmente.

Mah, @Karenina, a dire il vero non mi pare che nel gdl Ferrovie del Messico non si siano criticati alcuni personaggi o alcune parti del romanzo, anzi! Quanto a Bussola, certamente è la struttura stessa del libro che ovviamente porta a un "flusso di coscienza" di ricordi, citazioni, delirii, ecc. Io non lo sto affatto trovando brutto, mi affascinano molte descrizioni e molti riferimenti, soprattutto musicali. Per ora (sono un po' indietro) semplicemente non ho una spinta trascinante ad andare avanti, ma in sé non vuol dire niente, mi è successo lo stesso con La riva delle Sirti, per esempio, che è un gran bel libro. Poi penso che sia pure legittimo un moto di insofferenza verso queste eroine angelicate da protagonisti (e autori), che tendono a farne delle wonder women secchione e un po' pazzerelle, eh. Ma è una mia idiosincrasia che data almeno da Beatrice Portinari, Franz continui pure a idealizzare il suo grande amore ;-)


Invece, Emma, La riva delle Sirti, di cui qui si fa cenno, ce l'ho in lettura da un po'. Vado piano, non riesco a capire se mi piaccia o no, ma non riesco a staccarmene. Molto strano!
Karenina wrote: "Grazie per le risposte . Non avevo considerato il fattore aspettative che gioca spesso anche per me nei giudizi. Scusatemi se sono apparsa polemica, non era nelle mie intenzioni. Spero possa convin..."
@karenina il bello del GdL è proprio nello scambio, se siamo tutti d'accordo poi si spegne :-)
e alla fine della terza tappa c'è una pagina sull'Iran (e sulla repressione) bellissima. Sarà che vengo dalla visione di Seven winters in Teheran, ma mi ha molto colpito per la vividezza e per la poesia che la permea
@karenina il bello del GdL è proprio nello scambio, se siamo tutti d'accordo poi si spegne :-)
e alla fine della terza tappa c'è una pagina sull'Iran (e sulla repressione) bellissima. Sarà che vengo dalla visione di Seven winters in Teheran, ma mi ha molto colpito per la vividezza e per la poesia che la permea
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inizio 23 settembre -
pp 97-199 [inizia a 23.58 titolo del capitolo a pag. 97 e finisce prima di 02.20 titolo del capitolo a pagina 200]]