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Persepolis
La Sfida dei desideri
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GDL settembre - Persepolis
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Il disegno è assolutamente semplice, lineare e banale, fatto prevalentemente di contrasti tra bianchi e neri (molto accentuati). Non ci sono grigi per le atmosfere cupe e disperate di Maus per capirci. Le tavole ne risultano molto pulite e ci si focalizza quindi sulla storia vera e propria: l'autobiografia di vent'anni di vita dell'autrice, nata e cresciuta in Iran, sotto regimi dittatoriali e in mezzo ai bombardamenti. La sua storia personale è particolarmente vicina a qualunque lettore, nel concetto di crescita personale emotiva, morale. La storia del sua paese è proprio un discorso a parte e a meno che non la si conosca bene ci si trova un po' in balia degli eventi. Mi sono sentita di un'ignoranza spaventosa. Credo sia un'ottima lettura per dare la prospettiva dell'Iran dopo anni a sentire solo una campana. La descrizioni degli occidentali in questo fumetto risulta terribile ovviamente, ma direi anche corretta.

Non sono una grande lettrice di graphic novel, ma quelle poche che ho letto mi hanno fatto capire che apprezzo molto il disegno semplice, è come se mi veicolasse i significati in modo più immediato e diretto, e quindi più efficace.
Venendo già da diverse letture sulla Rivoluzione Islamica, non ho fatto alcuna fatica a seguire lo svolgersi degli eventi, e anzi, ho potuto fare confronti col modo in cui viene raccontata negli altri libri letti in precedenza. Il quadro d'insieme in Persepolis non ne esce chiarissimo, ma il modo in cui la Storia vien fuori attraverso piccoli e brevi episodi di vita reale, vissuti in prima persona o capitati a questo o quell'altro conoscente, è risultato su di me assolutamente efficace. E mi è piaciuto come la Satrapi (forse per la giovanissima età in cui ha vissuto quegli eventi) si concentri soprattutto sul fatto che, nonostante tutto, la vita continua, va avanti, non si ferma.
Mi è piaciuta un po' meno la parte in Austria, soprattutto nel finale, forse perché in quel capitolo mi sono sentita più lontana dalla protagonista perché ho faticato a comprenderne e condividerne le scelte, ma il confronto diretto tra Iran e occidente contribuisce tanto ad aumentare l'efficacia del racconto della Rivoluzione.

raccolta di 4 volumi