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READING TIPS - Maggio 2021
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Pagine: 384
Consigliato da: Nadia
Vado in controtendenza rispetto alla media dei commenti e non posso che dire "it was ok".
La cosa migliore di questo libro è che si legge veramente con una facilità estrema, le pagine scorrono via frenetiche una dopo l'altra. Oserei dire perfino troppo velocemente, nel senso che non c'è letteralmente un momento di calma in cui tirare il fiato e fare qualche approfondimento dei personaggi.
Cesare e Viola sono abbastanza statici: lui divorato da un odio nei confronti degli Sforza, lei (Sforza) intrappolata in un amore impossibile verso Cesare, sono entrambi limitati a queste emozioni e non vengono minimamente accennate altre relazioni o rapporti (che, dati i loro ruoli, avrebbero dovuto inevitabilmente avere).
L'ambientazione pre-rinascimantale del Nord Italia è gradevole, ma le Guerre di Lombardia si svolgono troppo sullo sfondo e non hanno un reale impatto sulla vicenda narrata (curosamente, tra l'altro, visto che il protagonista è un Capitano di Ventura).
Non dico che avrebbero potuto ambientare la vicenda in qualsiasi altro momento, ma qualche collegamento in più con gli intrighi politici e con le lotte di potere tra i vari ducati, principati e repubbliche non sarebbe stato sgradito. Il fatto che la casata dei Moncenigo debba essere sterminata, per dire, è un dato di fatto ma non viene mai spiegato perché tutti quanti siano così determinati ad ottenerne la cancellazione dalla terra: per i soldi? per il potere? per il prestigio? Boh, infatti il Doge non si fa troppi scrupoli né nell'esiliare il nipote né nel riaccoglierlo a Venezia.
L'aspetto "romance", per contro, è invece curatissimo e decisamente moderno. Ed è proprio qui che il romanzo secondo me merita.
Purtroppo ero partito carico di aspettative, e le recensioni positive non hanno fatto altro che rafforzarle. Con questo non intendo dire che sia una brutta lettura, solo che è meglio approcciare il libro come se fosse un Harmony di ambientazione storica, solo scritto meglio della media.
Francesco wrote: "Titolo: D'amore e di ventura di Elisabetta Bricca
Pagine: 384
Consigliato da: Nadia
Vado in controtendenza rispetto alla media dei commenti e non posso che dire "i..."
Pensavo peggio :D
Pagine: 384
Consigliato da: Nadia
Vado in controtendenza rispetto alla media dei commenti e non posso che dire "i..."
Pensavo peggio :D

240 pagine
Consigliato da: pippo.gota
Ho passato tutta la prima parte del romanzo a chiedermi cosa lo avesse reso cosi' universalmente apprezzato, dal moment..."
Sospiro di sollievo 😅😅😅
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Pag. 329
Consigliato da:Anna Floanne
"In queste occasioni leggo velocemente, con voracità, saltando qualche paro..."
Sono contenta che abbia suscitato in te emozioni forti. Non è un libro all’acqua di rose ma un pugno nello stomaco ben assestato, che però va letto!

Pagine: 240
Consigliato da Lupurk
Ben Richards è un giovane padre che vive in un catastrofico futuro, in cui la società è allo sfascio perché le differenze tra ricchi e poveri sono sempre più nette e causano violenze di ogni genere. Il tema più importante è la salute, infatti i poveri si ammalano facilmente senza potersi curare per mancanza di soldi.
Proprio la malattia della figlia spinge Richards a partecipare a un cruento reality show che mette in palio un cospicuo montepremi: "L'uomo in fuga" prevede che il concorrente di turno abbia un mese di tempo per scappare e non farsi uccidere dai Cacciatori, i quali sono così abili da aver sempre scovato e ammazzato i precedenti partecipanti.
Ma Richard, fin dai provini, dimostra una spiccata intelligenza e un'implacabile volontà che lo porteranno ad essere ricercatissimo in tutto il Nord America.
Il romanzo coinvolge già dalle prime pagine perché il ritmo è incalzante e Richards è sempre sul punto di morire. Ma, a parte le situazioni adrenaliniche, ho apprezzato la caratterizzazione del personaggio, che è ben calato nella realtà in cui vive: partecipa al gioco per la figlia ma non è un buono, anzi sa di dover essere cinico, crudele e freddo.
Inoltre mi è piaciuto il messaggio di monito che King ha consegnato al lettore: stiamo avvelenando la terra e, quando non si potrà tornare indietro, solo i ricchi potranno salvarsi, innescando una spirale di odio.
Per me, però, si nota che il romanzo è stato scritto in pochi giorni (King l'ha più volte affermato) sia per lo stile che pare manchi di una revisione, sia per il contenuto a tratti poco credibile. Non è il miglior King ma si legge volentieri.
3 stelle

212 p.
Consigliato da: Francesco
Lontano dal pianeta silenzioso è un romanzo delicato e affascinante sulla scoperta di un nuovo pianeta, la poesia incontra la fantascienza portandoci con il protagonista su Malacandra. La lettura è veloce e scorrevole e le descrizioni meravigliose. Un piccolo gioiellino di Lewis.

194 pagine
Consigliato da Alberto
Suoni, colori, odori, tutto vividissimo....ma la storia...non mi ha entusiasmato. Ho avuto la stessa sensazione di quando vedo Lucarelli in tv....pretenzioso

143 pag.
Consigliato da Alice.
Racconto piacevole, quasi una fiaba che fa riflettere sulla natura umana, sugli equilibri tra il bene e il male e la lotta con noi stessi. Mi è parso molto molto attuale.

Pag. 462
Consigliato da Lupurk
Nick e Amy sono sposati da pochi anni, ma devono già fare i conti con preoccupanti problemi di coppia. L'idillio dei primi tempi insieme si è presto spento nella routine di tutti i giorni, a cui si somma la perdita del lavoro e un trasferimento non propriamente voluto da Amy.
Il libro è scritto seguendo i due punti di vista dei protagonisti così che il lettore abbia sempre una visione non oggettiva della situazione: entrambi sono narratori inattendibili perché omettono volutamente informazioni o le plasmano a loro piacimento. Il lettore rimane spiazzato ed è invogliato a proseguire per capire dove sia la verità.
La prima parte del romanzo è dedicata alla scomparsa di Amy e alle indagini della polizia che, ovviamente, si concentrano sul marito; quest'ultimo deve anche risolvere una caccia al tesoro che la moglie aveva organizzato per lui proprio per il giorno in cui è sparita, sperando sia di aiuto per il caso.
I colpi di scena non mancano ma non voglio spiegare altro per non incorrere in spoiler che toglierebbero tutto il bello di questo thriller. Certo è che l'autrice è stata abilissima a inventarsi una storia così interessante! Secondo me però alcune parti sono troppo lunghe (soprattutto nella prima metà) e fanno perdere un po' il ritmo.
Anni fa avevo visto il film, ma non lo ricordavo bene perciò non mi ha rovinato il gusto della lettura. Andrò a rivedere il film perché ho la sensazione che in questo caso la pellicola superi il testo scritto, proprio per il ritmo delle azioni molto ben congegnato.
4 stelle

Pagine: 215
Consigliato da Lupurk
Il libro tratta il tema del femminicidio dal punto di vista delle donne morte: ogni capitolo è un breve racconto in prima persona delle vittime, che spiegano come siano state uccise e con quale pretesto. La Dandini dà spazio a storie diverse ma in fondo molto simili, perché di base c'è un odio verso la donna, considerata da molti uomini un possesso e da altri una nullità. L'esito è, purtroppo, sempre lo stesso e accomuna ceti sociali differenti, non solo quelli più bassi come si potrebbe immaginare.
Dopo la carrellata di storie, c'è una parte dedicata a degli approfondimenti su alcuni temi trattati, con relativi dati ufficiali che ormai sarebbero da aggiornare.
Ho apprezzato l'idea di dare voce alle vittime e di leggere le storie partendo dal loro punto di vista, però non mi è piaciuto il concetto, spesso ribadito, che le donne morte si trovino ora in una sorta di paradiso felice: ecco un banale cliché che smorza il tono serio dei racconti.
Le storie sono tutte molto toccanti, ma sono scritte in maniera semplice, fin troppo in certi casi, infatti qualche approfondimento in più non sarebbe guastato.
Di certo non è un libro leggero, ma non credo sia un testo necessario per comprendere meglio l'argomento. Ha però il pregio di raccontare semplicemente i fatti e di portare i più a una riflessione.
3 stelle

pagine: 416
consigliato da: Virè
l'ho letto con un po' di fatica. Se la fama della Austen fosse stata affidata a questo romanzo, non sarebbe certo quella di oggi! in sintesi è la storia di tante persone che si fanno film mentali prima che l'espressione fosse inventata. la protagonista sembra non agire le situazioni le piombano addosso e prende poche decisioni, nulla a paragone di Lizzy!
compensa la prosa della Austen che è piacevole e ironica
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Titolo Diario
Pagine 397
Consigliato da: Lilirose
Il “Diario” di Anna Frank non è solo un documento storico di portata eccezionale, che testimonia la vita di tutti quegli ebrei che, durante l’Olocausto, furono costretti a nascondersi e a sopportare la clandestinità per sfuggire allo sterminio nazista, ma è anche il commovente racconto di crescita di un’adolescente che, pur confinata entro quattro strette mura, cerca di vincere la paura della morte coltivando i propri sogni. Se il destino non avesse avuto in serbo per lei tutto ciò che conosciamo, probabilmente Anna li avrebbe coronati, quei sogni: diventare una scrittrice, trovare un amore, affrancarsi dai propri (noiosi) genitori, tornare a vivere una vita normale, come tutti dovrebbero poter fare. Ma purtroppo sappiamo come è andata. Restano le pagine del suo Diario, resta la sua Kitty, a consacrarne la memoria e a ricordarci che non dobbiamo mai dimenticare.

Pagine: 394
Consigliato da: Dima
Una biografia scritta meravigliosamente, d'altronde il talento di Stefan Zweig non lo scopriamo certo oggi: ci offre un saggio che riesce ad essere avvincente e scorrevole come un romanzo pur mantenendo l'accuratezza storica.
A distinguerla dalle altre opere dello stesso genere è l'approfondimento psicologico dei personaggi: da figure cristallizzate nel mito diventano persone vere con le loro luci e ombre ed è facilissimo per noi sentirci parte del loro mondo, dimenticando di star leggendo un saggio storico.
Eppure dietro questo punto di forza si cela anche la vera, grande debolezza del libro: proprio per via del taglio così introspettivo ed intimo emerge in maniera troppo evidente la visione personale dell'autore, intaccando quell'oggettività che dovrebbe essere alla base di una biografia. Non che le informazioni siano fuorvianti o poco accurate, sono semplicemente filtrate dalla sua concezione del mondo e della storia, che è ormai anacronistica su più livelli.
Innanzitutto per le idee patriarcali e sessiste, ma sono talmente figlie del tempo in cui è stato scritto che riesco anche a passarci sopra, in un certo modo rassegnato posso dire che me lo aspettavo.
Ho trovato più fastidiosa la patina inguaribilmente romantica con cui riveste gli avvenimenti: la prudenza e l'accortezza politica sono virtù vili e meschine mentre qualunque atto, anche il più sciocco o il più immorale, compiuto impulsivamente e con audacia suscita la sua ammirazione. Ne esce fuori una Maria Stuarda eroina tragica a confronto con una Elisabetta pavida ed indecisa, che ha trionfato grazie all'aiuto di bravi consiglieri (uomini) e della fortuna. Mi sembra un ritratto fazioso, che non rende giustizia a nessuna delle due figure.
Naturalmente resta vero quanto detto in apertura, ossia che letterariamente parlando è una biografia di grandissimo valore; personalmente non ho apprezato i contenuti ma la forma è ineccepibile.

Pagine: 409 (edizione Penguin Classic, 2008)
Consigliato da: Lista Jolly
Commento: sarò breve anche perché parliamo di un classico abbastanza conosciuto. Prima pubblicazione della Austen, un po' snobbato ma per me un capolavoro. Come riesca a dire sempre di più di quello che scrive riguardo alla natura umana e alla miseria dell'esistenza sociale, solo lei; per non parlare degli infiniti studi che si potrebbero fare sui dibattiti linguistici che verrebbero fuori da quest'opera... ennesima rilettura fatta con grande piacere, soprattutto da questa edizione da non molto presente nella mia libreria insieme ai suoi fratellini in cofanetto. Uno dei regali più belli che mi siano mai stati fatti >.<

Klela mi dispiace vietarti del tuo punticino, mi farò perdonare!



Entro oggi :)"
Alzo bandiera bianca. Non riuscirò a terminare il mio libro

Il precedente mi era sembrato davvero sconclusionato e non in una maniera piacevole. Questo invece mi sembra essere tornato sui binari del non-sense e dell'umorismo di Adams per quello che ho potuto conoscere e apprezzare nei primi due capitoli della saga!
Via così!
Grazie Alberto!

Ringrazio per il prezioso consiglio, perché mi è piaciuto molto!
Qui il commento

Il secondo libro, ovviamente, nemmeno iniziato.

Sono felice già per averti fatto leggere Il Nome del vento! :D
Chiudo il topic con la Classifica Parziale
Vabe -> 39 punti
Anna Floanne -> 18 punti
Cariatide -> 15 punti
Klela -> 13 punti
Debora -> 10 punti
Lilirose -> 10 punti
Alberto -> 9 punti
Dima -> 9 punti
Elisewin90 -> 9 punti
Francesco -> 9 punti
Jaq -> 9 punti
Nadia -> 9 punti
Virè -> 9 punti
Francesca -> 8 punti
Martina -> 7 punti
Arwen68 -> 6 punti
Lupurk -> 6 punti
Beb -> -5 punti
Pippo.Gota -> -5 punti
Vabe -> 39 punti
Anna Floanne -> 18 punti
Cariatide -> 15 punti
Klela -> 13 punti
Debora -> 10 punti
Lilirose -> 10 punti
Alberto -> 9 punti
Dima -> 9 punti
Elisewin90 -> 9 punti
Francesco -> 9 punti
Jaq -> 9 punti
Nadia -> 9 punti
Virè -> 9 punti
Francesca -> 8 punti
Martina -> 7 punti
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Lupurk -> 6 punti
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Pippo.Gota -> -5 punti
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240 pagine
Consigliato da: pippo.gota
Ho passato tutta la prima parte del romanzo a chiedermi cosa lo avesse reso cosi' universalmente apprezzato, dal momento che per me era noioso, frivolo, pesante, e qualche altro aggettivo poco lusinghiero. Per fortuna ho resistito alla tentazione di abbandonarlo, perche' col passare delle pagine i personaggi hanno acquisito sempre maggiore forza, e le loro caratteristiche hanno composto il mosaico di varia umanita' che rende la lettura piacevole e interessante. Mi sono sinceramente affezionato ad Elizabeth, e agli zii, molto meno, lo confesso, agli altri. Ho letto l'ultima parte con sincera curiosita' e sperando vivamente nel coronamento di alcuni rapporti, e gradito moltissimo l'evoluzione finale di alcuni personaggi. Memorabile davvero l'incontro tra Lady Catherine ed Elisabeth, svolta improvvisa e determinante. Tutto sommato non posso davvero giudicarlo male.