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GdL Sete di Amelie Nothomb
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Profumo
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May 06, 2020 09:09AM

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Ti dico solo che possiedo tutti i libri della Nothomb e che la adoro! Qualunque storia ci sia in questo libro mi piacerà a priori!

Ho letto la prima pagina e mezza.
L’ho riletta.
L’ho riletta col sorrisetto.
L’ho riletta.
Per me potrebbe bastare così.
Sono già soddisfatta.
Genio puro.

@MonicaEmme ho avuto la stessa reazione iniziando il libro...volevo solo vedere un po' l'incipit ma è geniale!

@MonicaEmme ho avuto la stessa reazione iniziando il libro...volevo solo vedere un po' l'incipit ma è geniale!"
Poi si smorza un po’ o forse ci si abitua non ho ancora capito!
L’ho finito adesso, non ci saranno molti spoiler più avanti però potrei influenzarvi, vedete voi se proseguire 😉
Di solito non leggo un libro di Amélie se non ne ho già uno pronto sul comodino di riserva, tanto per capirci.
L’ho letto ad alta voce, quasi recitandolo perché non volevo perdere nemmeno una parola. 110 pagine ogni sei mesi non vanno sprecate!
Sono atea e ho letto questa sorta di Vangelo apocrifo con curioso approccio e credo di non avere mai sentito il Figlio di Dio tanto vicino a me, perché è vero. Normalmente il Gesù è più un Santo che un uomo, qui è il contrario, perché la paura lo rende umano.
”Sono un falso calmo”. dice, riuscendo ad essere sacrilego senza esserlo!
”Sono un uomo, niente di ciò che appartiene all’umano mi è estraneo. Eppure non riesco a decifrare la natura del sentimento che si è impadronito di loro al momento di scagliare contro di me quegli abomini. Considero questa mia incapacità di comprensione una sconfitta, una mancanza.”
Di solito la Nothomb alterna la storia con momenti di riflessione filosofica. Qui conosciamo la già la trama e la fine ed è una continua analisi del sè, forse questo è il suo limite: un lungo monologo interiore.
Inoltre della sete e del piacere del bere aveva già parlato in Petronille, perché insistere?
Non posso esimermi dal dare quattro stelle, ma speravo meglio.

Queste e tante altre riflessioni che mi ha stimolato lo rendono per me un libro illuminante e certamente provocatorio, se lo avessi letto al liceo avrei certamente riempito di domande la mia insegnante di religione.


In genere il mondo si divide in tre categorie: Chi ama la Nothomb, chi odia la Nothomb, chi non l'ha mai letta. Chissà perché sono sempre appartenuto alla prima categoria. I suoi libriccini mi hanno sempre divertito, sorpreso, incuriosito.
Questa volta però il mio giudizio è decisamente più tiepido del solito. Non perché manchino il graffio, lo sguardo irriverente e l'inventiva. Quelli ci sono. Ma (sarà forse per l'argomento trattato?) non sono mai riuscito ad appassionarmi alla "vicenda" trita e ritrita. Certo da un'angolazione inedita. Ma lo è poi così tanto? Il Gesù più uomo che dio non è forse alla base di numerose eresie nel corso dei secoli, di tante storie, film...
Un libro carino, non so se adatto ai credenti o agli atei indefessi come me, ma un libro che non brilla.
Vedo però che a voi è piaciuto molto più che a me, mi fa piacere. Il mio voto si ferma al 6,5.


4 stelle ma dalla Nothomb ci si può aspettare e ci si deve aspettare assolutamente di più.