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Fine Quarto Step - Zia Mame
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Sinceramente non riesco a dare a questo libro meno di ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️: per la narrazione (che non stanca mai), per l’ironia (raramente mi sono trovata a ridere ad alta voce durante una lettura), e per i personaggi. Una combo perfetta. È vero Zia Mame in alcuni punti è odiosa, ma chi non lo è in alcuni momento della propria vita?! Il personaggio di Patrick ha una crescita costante, cambia i suoi punti di vista e noi lettori con lui.
Decisamente uno dei migliori libri che ho letto negli ultimi anni.

Non fa ridere.
Il finale è terribile.
I personaggi non crescono, Mame resta una ricca viziata che vive sulle nuvole, il capitolo in cui ha un vero contatto con la vita reale non le ha insegnato nulla, è stato inutile, solo una scusa per darle un ricco marito da far fuori subito dopo per liberare Mame da ogni vincolo.
Patrick vive in collegio e per quasi tutto il libro non vive con la zia, eppure per tutto il tempo è vittima della zia, serve solo a subire le scelte di Mame. Incapace di opporsi, subisce come una marionetta dall'inizio alla fine.
Del libro salvo solo l'uso di parole desuete come "stranguglione". Almeno ho imparato qualcosa.

È stata una lettura leggera e scorrevole e inizialmente mi aveva preso tantissimo e mi stava piacendo molto, ma da un certo punto in poi ho iniziato a fare fatica ad andare avanti, mi sembrava tutto molto monotono e Mame mi andava sempre più sulle scatole.
Mi è piaciuta la circolarità data dal finale, anche se lo sviluppo del personaggio di Patrick me lo sarei aspettato diverso.
In sostanza il libro mi ha dato poca soddisfazione, era partito alla grande e poi è stata tutta una lunga discesa con qualche piccola ripresa ogni tanto, ma nulla di che.

mi è piaciuto molto, a tratti divertente e leggero, si faceva leggere con un sioglievolezza da lindor... unica pecca la fine! non mi è piaciuta per niente, come se fosse sospesa. non dico che mi aspettavo la morte della zia con il suo arrivo nel campo santo accompagnata da una parata del circo orfei.... ma diciamo che mi aspettavo il finale con il botto... invece. "pifferaio magico"
voto finale 4⭐

Il mio rapporto con zia Mame ha avuto un decorso strano.. All’inizio l’ho adorata per come si è presa cura di Patrick e per come gli abbia finalmente dato una Famiglia con la F maiuscola. Poi però ho cominciato a soffrirla parecchio, un po’ per le sue avventure sempre più too much per me ed un po’ per certi suoi atteggiamenti (anche col nipote) egoistici ed esagerati che capisco siano un po’ la sua caratteristica e che a prenderli a piccole dosi puoi dire “ahah che sagoma questa zia Mame, questa frase si può proprio usare come citazione!” ma a pensarci se una persona si comportasse così con me non finirebbe per niente bene.
Invece una volta adulto Patrick mi si sono un po’ come equilibrate le cose, ho cominciato a prendere la storia per quello che è ed ho cominciato anche a divertirmi. (Poi la postfazione che racconta la vita dell’autore è qualcosa di stupendo!)



Tremendo il libro, le vicende banali e ridicole, i personaggi-macchietta--tutto quanto, insomma!

nel complesso il libro mi è piaciuto, però per come era partito mi aspettavo un finale completamente diverso e più esilarante. Inoltre ho trovato che da un certo punto in poi il tutto sia diventato un po' monotono. Non ho comunque fatto fatica a finirlo, perché la narrazione è molto scorrevole però diciamo che da metà del terzo step non ero così tanto esaltata quanto all'inizio del libro, forse perché ormai avevo capito un po' che personaggio fosse zia Mame, di conseguenza, seppur non l'abbia quasi mai odiata durante tutto il libro, non c'era più quella sorpresa o curiosità nei suoi confronti. Peccato perché come storia aveva un grande potenziale secondo me.
In conclusione gli dò un quattro, perché nonostante tutto ho trovato piacere nel leggerlo.


L’ultimo capitolo fa intuire come sarà il proseguimento “Intorno al mondo con zia Mame”, lei e un nuovo mini Patrick che vanno alla ricerca di nuove avventure? Chissà! Nonostante il libro mi sia piaciuto non so ancora se ho la voglia di sapere davvero come potrebbe proseguire. ⭐️⭐️⭐️⭐️

L'unica che ha avuto il buon senso di tenere alla larga il figlio da Mame per quanto possibile (non che la cara zietta si sia fatta sentire, come sempre cerca gli altri a suo comodo). Non mi è piaciuto il capitolo sulle Maddox, di una banalità disarmante, Patrick diviene il classico stereotipo dell'uomo che vuole solo una bella donna (possibilmente ricca), riscattandosi un pochino verso la fine del capitolo. Niente che non abbia già detto su Mame, fino all'ultimo incoerente e irritante. Ed è questo il motivo per cui dò 4/5 stelle al libro.

zia Mame non mi è mai piaciuta....personaggio fuori di testa (nel senso negativo), molto insicuro e che,per star bene, si deve circondare di soldi e amici di apparenza...
soprattutto egoista verso il nipote, sia per quanto riguarda i due presunti matrimoni di lui, sia per, ad esempio, averlo messo in difficoltà nell'episodio di Agnes incinta...
ma poi la storia del 'con le maddox ti ho voluto mettere alla prova, così d'ora in poi saprai cavarsela da solo' è veramente allucinante!
riguardo il finale...mi è,diciamo,piaciuto il collegamento con l'inizio e con l'incontro con Patrick ( sempre durante una festa a tema oriente, l'incontro con un bambino, l'inizio di un'avventura) anche se questo fa capire che lei non sia cambiata per niente, nonostante gli anni passati...
mi è sembrata molto frettolosa, come se l'autore si fosse stancato o non avesse saputo come altrimenti finire....
mah, diciamo che ho letto di meglio e non credo proprio leggerò il sequel...
sono contenta di vedere che anche altre persone, qui, non hanno amato particolarmente Mame e questo libro....mi sentivo quasi sola xD

Ho divorato quest'ultimo step, e trovo che lo sviluppo di Patrick sia stranissimo. Capisco quand'era più piccolo, ma anche da adulto continua a seguire la zia in tutte le sue follie, ultima tra tutte la villeggiatura all'isola Maddox (nota di merito alla rissa tra le due sorelle e Pegeen, che ho amato alla follia).
In conclusione posso affermare che il libro mi è piaciuto moltissimo, al termine di ogni step ero sempre più curiosa di quello che sarebbe accaduto.
Zia Mame è effettivamente un personaggio che ami e odi contemporaneamente. Lei, eccentrica, esuberante, svampita, troppo in alcuni casi, tenta - e in qualche modo riesce- a tirar su Patrick, bimbo che dal nulla gli piomba in casa e che plasma a modo suo.
L'intera narrazione rende il libro piacevole e scorrevolissimo, in alcuni punti esilarante.
Ho trovato inoltre "simpatica" (non so in che altro modo definirla) e assolutamente assurda per gli anni in cui è scritta la vicenda del matrimonio: Zia Mame, donna, dall'inizio del libro viene spronata più volte a sposarsi, e cerca in tutti i modi di non farlo, tranne per la piccola e dolce parentesi con Beau, invece Patrick, uomo, sembra avere nell'età adulta come unico pensiero il matrimonio, nonostante la sua incapacità a trovare una donna adatta a lui.
In conclusione ho dato al libro 5 stelle; nell'attesa di iniziare la sacra lettura di febbraio penso di guardare anche il film tratto dal libro ("Auntie Mame" che in italiano si chiama "La signora mia zia").
PS. Sapevate che c'è anche un secondo libro? Si chiama "Intorno al mondo con zia Mame".. quasi quasi ci faccio un pensierino!