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Archivio - Spelling
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Spelling #2 - Commenti

Come thriller prende, anche se a un certo punto ho intuito qualcosa: ero ansiosa di capire se ci avevo preso. La Lackberg, però, conferma di non essere la mia scrittrice di thriller preferita. Non riesco a empatizzare troppo con i suoi personaggi e questo è un mio limite. La scrittura è però scorrevole anche se fin troppo spezzettata e il libro, appunto, si divora perché la trama regge. Insomma, potrebbero essere 3 stelle e mezzo, ma mi fermo a 3.

Seconda lettera L
Ursula K. Le Guin, L'isola del drago
Incomincio con il dire che mi è piaciuto molto, lo avevo lasciato in attesa da anni perché i primi capitoli della saga di Earthsea non mi avevano conquistato. Questo mantiene il simbolismo ma è meno criptico, permette al lettore di conoscere bene ambienti e personaggi e crea un crescendo inarrestabile fino alla fine.
affronta inoltre con la maestria di un'autrice matura le tematiche della condizione femminile, del significato della maternità e della mezza età.

Michener, La baia
Molto interessante.
Un grande romanzo americano; uno dei migliori esempi di “romanzo documentato”
Il libro narra le vicende di un piccola regione del Maryland, il delta del dal 1608 al 1978, attraverso le storie di quattro famiglie. Gli Steed, i Paxomore, i Turlock e i Carter


Lettera A (Arpino Giovanni) Rafè e Micropiede
Fiaba dalla trama circolare in cui il protagonista vive incontri diversi in un viaggio per tornare al punto di partenza e amare la propria vita. I personaggi sono poco caratterizzati e anche Rafè non vive un processo di crescita vero e proprio. I luoghi, metaforici e allegorici, rappresentano alcuni aspetti della società contemporanea all'autore, portati alle estreme conseguenze. Alcuni episodi sono ancora pienamente attuali. ***
message 107:
by
Agosto2010 fermare l'esecuzione di Ahmadreza Djala
(last edited Feb 29, 2020 03:04AM)
(new)

Vi ammiro voi che avete finito lo spelling. Bravi
Ultima lettura del bimestre dedicato allo spelling di Salvo Montalbano.
Finito Beren and Lúthien di J.R.R. Tolkien.
L'universo tolkeniano non fa per me... ho tentato, ma la lettura è risultata indigesta.
Molto belle le illustrazioni.
For fans only.
2 stelle
Finito Beren and Lúthien di J.R.R. Tolkien.
L'universo tolkeniano non fa per me... ho tentato, ma la lettura è risultata indigesta.
Molto belle le illustrazioni.
For fans only.
2 stelle

Nemesi
Nemesi è il secondo libro della trilogia di Oslo, anche se è il 4’ della serie di Harry Hole. Per me un passo decisamente avanti rispetto a Il pettirosso. La trama è molto più coinvolgente, di solito indovino i cattivi, ma qui Nesbo mi ha fregata! Al solito, i nomi norvegesi non aiutano ma per fortuna questa volta sono già più intuibili. Oltre al caso principale di Anna ci sono altre sottotrame, quindi bisogna stare ben attenti agli indizi sparsi. Harry è un personaggio sopra le righe, assolutamente imperfetto, con mille difetti, che lo rendono meno eroe e più persona comune. E continuano le indagini sul caso di Ellen: il lettore conosce già l’identità del Principe, spero che ci arrivi presto pure Harry!
Finito L'Italia al telefono di Iside Leombruni.
Un libriccino che doveva essere divertente (almeno da quanto scrive l'autrice nella sua bio all'interno di esso) ma che, a mio parere, risulta antipatico.
Da evitare.
1 stella
Un libriccino che doveva essere divertente (almeno da quanto scrive l'autrice nella sua bio all'interno di esso) ma che, a mio parere, risulta antipatico.
Da evitare.
1 stella

Sole, spritz e batticuore
Ero stra convinta che fosse il solito libriccino estivo e poi quando ho letto 4 amiche incontrano 4 amici al mare in vacanza ero già pronta al disastro. Invece sono rimasta piacevolmente colpita perché alla fine è solo la protagonista che conclude qualcosa, tutti gli altri rimangono a bocca asciutta.
Lettura piacevole e scorrevole
Lettera R
Ally nella tempesta
La prima parte è un bellissimo copia-incolla del libro precedente, che se si fanno passare mesi tra la lettura di uno e dell'altro, allora ci può anche stare. Ma visto che io ho letto il primo libro la settimana scorsa… anche no.
Anche in questo secondo volume la storia degli antenati di Ally è molto più interessante rispetto alla storia presente. Un bel po' di drammi nel passato, una tragedia inutile per Ally.
Alla fine ecco l'allegra famigliola e tutti sono contenti.
Io no, c'è quasi un vago senso di noia….
Lettera C
Contro ogni logica
Non bisogna far passare troppo tempo tra un libro e l’altro perché poi alla fine tutti i particolari della trama di sottofondo che collega i vari libri si perde e si fa fatica a capire. In questo quinto volume i protagonisti non sono Dex e Sloane, ma il fratello di Dex, Cael, e Ash. La prima metà è poco coinvolgente, poi la storia finalmente si anima, Ash si dà una svegliata e c’è azione. Sia sentimentale che di conflitti a fuoco. La Sparks mi ha fregato, l’avevo data per persa! E finalmente nel prossimo volume si parlerà di Cal e Hobbs, sono troppo curiosa.

Per la lettera L ho letto La ladra di Cagliostro di Giulio Leoni, semplice avventura ambientata nella Venezia dei Dogi.


Ogni tanto mi piace leggere qualche graphic novel: questa non era male, la storia di un sedicente poeta (che in realtà rischia di diventare famoso scopiazzando altri) che finisce prima in un giro di dissidenti e poi in altri giri... di fatto, un uomo qualunque travolto dagli eventi. La storia non male.
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La sottile linea scura di Joe R. Lansdale
Un giallo dalle sfumature un po’ horror, che è al contempo un romanzo di formazione, ambientato in un afoso paesino del Texas vi fine anni ‘50, questo romanzo di Lansdale è indiscutibilmente un mix di già visto e già sentito, ma ha comunque una sua forza che tiene incollati alle pagine in un crescendo di emozioni, ma che soprattutto rende impossibile non affezionarsi ai protagonisti.
Voto: 3.5 stelle


Una collezione di bellissime storie di Asterix, scritte e disegnate da Albert Uderzo dopo la morte del suo compare René Goscinny.
Asterix e il Grande Fossato: in un villaggio diviso in due da rivalità politiche, solo l'intervento di Panoramix e dei due fidati guerrieri gallici può evitare che i romani lo sottomettano. Particolare menzione d'onore al fatto che si tratta della prima storia interamente scritta e disegnata da Uderzo dopo la scomparsa del suo coautore.
L'Odissea di Asterix: ingrediente fondamentale per la pozione magica è il petrolio, per cui quando il mercante fenicio Grandimais si dimentica di portarne rifornimento a Panoramix tocca ad Asterix andare fino in Mesopotamia per recuperarne un goccio. Fortuna vuole che in realtà andava bene uguale l'estratto di barbabietola.
Il figlio di Asterix: un misterioso neonato viene deposto una mattina davanti alla porta della capanna di Asterix. Di chi sarà figlio?
Le mille e un'ora di Asterix: la capacità del bardo Assurancenturix di far piovere è nota persino fino in India, dove una principessa rischia la morte se il bardo non farà piovere. Logicamente sul più bello il bardo si ritroverà afono...
Asterix la Rosa e il Gladio: Asterix non poteva essere esente da una storia sul femminismo, qui gestita in maniera comica grazie alla presenza della barda Maestria.
Chiude in maniera agrodolce la poco nota storia Come fu che Obelix cadde da piccolo nel paiolo del Druido, in cui si racconta appunto di come il falso grosso sia caduto da piccolo nel paolo e abbia ottenuto la forza eterna. E, incidentalmente, dato origine alla runnin gag con Panoramix.
Agrodolce perché in questo caso l'autore è Goscinny.

Se morisse mio marito di Agatha Christie
Eccoci di nuovo alle origini! Poirot e Hastings hanno di nuovo la stessa confidenza educata e si danno del lei e Hastings non si chiama più Harold! Questo giallo ha uno svolgimento tutt'altro che banale e la soluzione, sospettabile se si ha una mente contorta come la mia, è abbastanza incredibile, nella sua banalità. Jane Wilkinson vuole liberarsi del marito, il quale, a suo dire, rifiuta di concederle il divorzio. Incarica Poirot di convincere l'uomo a ridarle la sua libertà, affinché lei possa sposare un Duca. Il marito muore e tutti i sospetti ricadono sulla moglie. Poirot riuscirà a far incastrare i vari pezzi del mosaico e a ricostruire l'esatta dinamica dell'omicidio e di quelli che inevitabilmente seguono il primo. Fino all'ultimo l'omicida ritiene di averla fatta franca, ma un lampo di genio suggerito in mezzo alla strada e che per un poco non gli costa la vita, permette a Poirot di risolvere il caso e di far condannare il colpevole. 4 stelline anche questa volta, Agatha!

Prima che uccida di Blake Pierce
Un libricino che non è niente di speciale, ma che si fa leggere velocemente. Una nuova protagonista detective; una donna in un mondo maschile, tutto piuttosto stereotipato e che dà l'impressione di essere troppo poco reale o realistico. Però il nome mi piace molto: Mackenzie White! Il giallo è abbastanza prevedibile: c'è un efferato assassinio con tutte le caratteristiche di un omicidio seriale e ovviamente nasce la corsa contro il tempo per prendere l'assassino prima che uccida ancora, per l'appunto! Nel frattempo si mettono le basi per i prossimi libri, visto che la nostra detective conoscerà un agente dell'fbi che la spronerà a tirar fuori il coraggio di affrontare i suoi colleghi. Non è particolarmente originale e non è nemmeno scritto benissimo. Tutto sommato è ok! Due stelline d'ordinanza!

Non so come sia possibile divorare un libro e allo stesso tempo fregarsene della maggior parte degli avvenimenti che succedono nello stesso. Questa serie è piena di sorprese.
Il più noioso della saga, a parer mio; non so se io mi sia irrimediabilmente rovinata la lettura con la serie tv, ma mi sembra che, a parte le paturnie da adolescenti magici, non sia successo nulla.
Il cattivo viene introdotto davvero troppo tardi per riuscire a creare un qualche tipo di tensione (view spoiler)
I personaggi continuano a struggersi per cose. Sono cose per cui vale la pena struggersi? A volte sì, il resto del tempo vorrei solo che Magnus stendesse tutti con qualche pozione e li facesse risvegliare venticinquenni: sapete parlare cinque lingue a testa, ma non riuscite a comunicare come esseri umani? Abbiate pietà di me, vi scongiuro.
I narratori dell'audiolibro hanno una pronuncia pessima del latino e dell'italiano. Non c'entra niente con il libro in sé, ma sono morta dalle risate.

Bertoldo e Bertoldino di G. C. Croce
Storia del 1600 che ho scelto perché mi ricorda l'infanzia e i racconti della nonna. Piacevole e scorrevole in ogni parte, con un linguaggio che seppure lontano dal nostro è comprensibile.
In molti casi si tratta di una raccolta di massime, battute argute e favolette.
Un esmepio:
Re. Qual è la più veloce cosa che sia?
Bertoldo. Il pensiero.
Re. Qual è il miglior vino che sia?
Bertoldo. Quello che si beve a casa d'altri.
Re. Qual è quel mare che non s'empie mai?
Bertoldo. L'ingordigia dell'uomo avaro.

Cinzia è un personaggio ricorrente della saga di Rat-Man.
In questo volume assistiamo a una sua avventura totalmente svincolata da quelle del supereroe che flette i muscoli e salta nel vuoto, in cui si innamora di Thomas e, per poter passare del tempo con lui, si fa assumere come Paul nella ditta "Natura e famiglia" che si batte per la famiglia eterosessuale e contro ovviamente trans, gay e altre forme di gender.
Si ride a profusione, per le battute di Ortolani sempre caratterizzate da una predilezione per il doppio senso e per l'assurdo e il surreale.
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Wilkie Collins, Il fiume della colpa
Devo aver iniziato il mio approccio a questo autore dal libro sbagliato. L’inizio prometteva bene, con un’ambientazione gotica che calava il lettore in un clima di mistero. Dopo i primi capitoli, però, i personaggi hanno iniziato ad apparirmi superficiali e per nulla credibili, nei loro continui ripensamenti e cambi di comportamento. La trama ha iniziato a diventare scontata, se pur assurda, e il mio interesse è scemato. L’ho letto fino in fondo perché, alla fine, un po’ di coinvolgimento l’autore l’ha saputo creare, però mi fermo alle 2 stelle. Proverò con altri titoli.

Il libro mi ha inquietato il giusto, mi è sembrata una lunga puntata di black mirror, anche se in questo caso, oltre ai mali che può portare l'abuso della tecnologia, anche il tema di trasparenza/privacy è stato trattato bene. Ho capito dopo qualche pagina che la protagonista non mi era troppo simpatica, ma credo che l'autore la giustifichi in virtù della sua giovane età. Ho trovato un po' troppo affrettata la decisione di Mercier, nel senso che posso capire la rabbia ma secondo me era un po' presto per arrivare alla sconfitta totale. In generale, mi è molto piaciuto.


La storia di un'amicizia molto toccante tra un ragazzo a cui sono morti i genitori e la sua famiglia affidataria.
Non so quanto la rappresentazione del disturbo da deficit dell'attenzione e/o quello del trauma del protagonista siano accurati (a me sono sembrati un pochino stereotipati), ma da neurotipica non è che abbia (né voglio avere) chissà quale voce in capitolo.
Il libro è comunque molto bello, mi sono praticamente affezionata a tutti i personaggi e alle loro storie, piccole o grandi che fossero.

Legs è alle prese con una ragazzina pestifera come era lei.
Come al solito agisce interpretando le regole a modo suo (per la gioia di Reiser) ma alla fine tutto si risolve per il meglio - o quasi.
Spero che il personaggio di Sara non scompaia del tutto ma venga almeno citato in futuro da Legs.

Fatte salve alcune storie che effettivamente sono incentrate sulla birra, negli altri casi la birra è più che altro un pretesto e compare solo marginalmente.
L'esempio migliore è il capitolo dedicato al Putsch di Monaco che ha sì avuto luogo in una birreria ma non perché a Hitler piacesse la birra.

Sono storie di amicizia, ma di quelle nate come bellissime avventure che potevano diventare storiche, di vecchia data...e invece la guerra ha strappato via loro questo.
Le prime due sono strettamente legate: l'amicizia tra due ragazzi, uno ebreo e uno tedesco, vista da entrambi i punti di vista. Vi è amore, odio, tradimento, rimorso, perdono.
La terza sembra sconnessa, ma in realtà è molto simile alla storia dei due ragazzi sopra ma il perdono non è possibile perché i punti di vista non sono conciliabili.
Bellissimo, toccante, si capisce che è un'esperienza vissuta in prima persona dall'autore (anche lui nel '33 dovette scappare dalla sua amata Germania per mettersi in salvo) perché certe emozioni ti fanno vivere l'ansia e la rabbia di chi sta subendo un'ingiustizia ma poco può fare.
Caldamente consigliato, certi orrori devono essere ricordati,


Un viaggio affascinante in atmosfere medievali con un tratto molto pulito ed evocativo.
Personaggi ben tratteggiati, la storia di Aymar e del suo scudiero è in qualche modo posto in secondo piano rispetto ai personaggi "secondari" che danno il nome a ciascuna delle tre storie qui raccolte.

Ho finito Meno dodici di Pierdante Piccioni. Libro che volevo leggere da un po' e che si piazza senza incertezze al primo posto fra quelli letti dall'inizio dell'anno.
Storia vera, stupenda.
Un primario di pronto soccorso si sveglia dal coma dopo un incidente convinto di essere nel 2001 ma è maggio del 2013. Ha perso il ricordo degli ultimi dodici anni della sua vita.
E la storia incredibile che vive lo porta a riscoprirsi come padre, marito, figlio, uomo e medico.
Bellissimo.

Una ferita aperta di Dianne Emley
Secondo libro dedicato alla detective Nan Vining, sopravvissuta a un agguato da parte del “cattivo”, come lo chiamano tra loro, lei e la figlia; migliore del primo. Anche in questo caso, l'unico personaggio che trovo ben descritto e caratterizzato è la protagonista; i comprimari e tutti gli altri mi paiono poco riusciti sia i buoni che i cattivi. In questo libro si indaga su un omicidio efferato. Un uomo e una donna uccisi barbaramente con successiva dissezione dell'uomo. Un bell'intreccio, non originale, che scopriamo solo alla fine del romanzo; il “cattivo” cotinua a giocare con la nostra protagonista, quasi a ricordarle che lui non ha dimenticato che lei è sopravvissuta. Non mi pare che ci siano altri libri tradotti; anche se non sono dei capolavori, la curiosità sul “cattivo” incombe! Tre stelline.

Gianni Rodari con Favole al telefono
Me le leggevano da piccola e me ne ricordavo diverse, altre mi hanno colpito e le ho capite davvero adesso. Dentro queste storie brevissime ci sono inviti a vivere con rispetto e accoglienza verso tutti. Molto attuali. E ogni tanto si trova un pizzico di polemica verso il mondo adulto, cosa condivisibilissima. Per esempio in una favola critica lo stato fatiscente degli edifici scolastici e da docente non posso far altro che sentire la sua tristezza come mia.

Eccomi qua arrivata all'ultimo libro della serie. Dispiaciuta? Un pochino ma ho letto che ne uscirà un altro a maggio prossimo.
Questo libro è un po' diverso dagli altri, non è un giallo ma un romanzo di avventura, che purtroppo è un genere che non amo molto. Ho arrancato un pochino ad andare avanti, molto dispersivo e monotono, tutt'altro che avvincente, è infatti il libro che ho apprezzato meno della serie, per fortuna l'ironia non è stata abbandonata. Per fortuna, come ha scritto lo stesso Rivalta, questo, è stato uno racconto fuori dall'ordinario, dal prossimo Riccardo tornerà a dare la caccia a un assassino di casa nostra.

Ho letto Il divino di Asaf Hanuka approfittando dell'offerta di Bao Publishing. Lettura rapidissima, alla fine mi sono chiesta: "Cosa voleva raccontare?". Graphic novel che si concentra su due temi principali, l'infanzia rubata e il dramma dei bambini soldati, il rapporto conflittuale dell'uomo occidentale con la natura.
Finito Il presidente è scomparso di Bill Clinton.
Ho fatto una fatica enorme a portare a termine questa lettura, non perché sia scritto male, anzi! ma perché il genere political fiction non credo sia a me congeniale.
Peccato, perché ero partita con le migliori intenzioni, considerato il calibro della coppia di autori.
2 stelle
Ho fatto una fatica enorme a portare a termine questa lettura, non perché sia scritto male, anzi! ma perché il genere political fiction non credo sia a me congeniale.
Peccato, perché ero partita con le migliori intenzioni, considerato il calibro della coppia di autori.
2 stelle

![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Harry Potter e la Pietra Filosofale di J.K. Rowling
Mai come in questo momento avevo bisogno di immergermi nella magia del mondo di Harry Potter. E come ad ogni rilettura, scopro dettagli e particolari, riferimenti e piccole anticipazioni che risvegliano in me un sentimento di grande ammirazione per la Rowling e per ciò che è riuscita a creare!

Finito Il tempo è una vertigine di Eigei.
Una storia che mi ha lasciato totalmente indifferente, che non mi ha coinvolta su nessun piano.
Purtroppo non sono riuscita a entrare in sintonia con il protagonista, cosa per me fondamentale. Se viene a mancare, ne risente il giudizio finale.
1 stella
Una storia che mi ha lasciato totalmente indifferente, che non mi ha coinvolta su nessun piano.
Purtroppo non sono riuscita a entrare in sintonia con il protagonista, cosa per me fondamentale. Se viene a mancare, ne risente il giudizio finale.
1 stella

La classica storia del manga sportivo trasportata in un nuovo formato. Seguivo entrambe le autrici da prima di leggere questa GN, e non ne sono rimasta delusa: i disegni sono bellissimi e la trama, per quanto abbastanza scontata fino ad ora, fila senza intoppi.
Adoro i protagonisti e aspetto con ansia l'evoluzione del loro rapporto da semplice rivalità a qualcosa di più.

La lettura di questo gioiellino è stata un po' complicata perché l'editore ha cercato di rendere fedelmente l'esperienza di lettura di un manga "alla giapponese", cioè leggendo da destra verso sinistra: che è l'opposto di quanto uno si aspetta, io per fortuna lo sapevo ma le "istruzioni" per noi gaijin sono messe anche loro "alla giapponese" e quindi sono in quello che noi chiameremmo "la fine". Fortunatamente almeno la sequenza delle pagine era nell'ordine "occidentale".
La premessa è necessaria per dire che La Storia dei Tre Adolf è stato il mio primo impatto con i manga, un impatto molto positivo e che spero di approfondire con altri titoli.
La storia è molto intrigante, lo stile narrativo appropriato e lo stile figurativo molto apprezzato, non vedo l'ora di proseguire con la lettura degli altri 4 volumi.


mi sono accorto che avevo cominciato questo libro a febbraio, quindi non dovrebbe essere valido, lo tolgo dal conteggio.

Finito Congegni infernali. Macchine mortali di Philip Reeve.
Terzo episodio della serie "Macchine Infernali", rimango sul giudizio di 3 stelle perché tutto sommato si lascia leggere, non essendo il mio genere.
Purtroppo non sono entrata in sintonia con uno dei personaggi principali e questo, come al solito, non è un bene per me.
Terzo episodio della serie "Macchine Infernali", rimango sul giudizio di 3 stelle perché tutto sommato si lascia leggere, non essendo il mio genere.
Purtroppo non sono entrata in sintonia con uno dei personaggi principali e questo, come al solito, non è un bene per me.

Secondo volume di uno scrittore da Facebook, premessa annunciatrice di catastrofe.
Supponente, artefatto, compiaciuto e con una mancanza di stile clamorosa. Una somma di temi morali senza progettualità.
Nota per la cura della grafica e delle illustrazioni. Il libro è un bellissimo oggetto, con pagine pastello e disegni davvero godibili. Un incarto ingannevole.

message 150:
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Agosto2010 fermare l'esecuzione di Ahmadreza Djala
(last edited Mar 25, 2020 03:57PM)
(new)

Letto sull'onda dello serie tv.
Storia d’amore tra una strega ed un vampiro. Amore proibito osteggiato dai non umani, sullo sfondo la ricerca di un antico manoscritto l’Ashmole 782., che dovrebbe contenere notizie sulla creazione d streghe, vampiri e demoni.
Libro scritto bene, l’autrice è una storica, i riferimenti storici precisi e molto curati.
Libro un po troppo lungo, la storia nel finale diventa caotica.
E - Dave Eggers, Il cerchio.
Molto inquietante, che paura, il grande fratello dietro la porta.
La dipendenza dai social ci fa accettare tutto, anche la perdita della privacy.
La dipenza dal giudizio degli altri, come una droga rende completamente schiava la protagonista (non molto simpatica)
R - Henri-Pierre Roché, Jules e Jim
Lui, lei, l'altro, ma non solo. Storia d’amicizia e d’amore per la stessa donna, la vita, la bellezza.
Peccato che la donna amata sia una eterna insoddisfatta , sempre alla ricerca di una perfetta felicità irraggiungibile.
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