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GDL: Una storia crudele di N. Kirino
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Anto_s1977
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Nov 19, 2018 11:53AM

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Traduzione impeccabile: scorre che è un piacere. La storia poi, e la struttura del romanzo, mi incuriosisce assai.

MODERATI SPOILER
Una storia crudele racconta dell'ultimo scritto lasciato da una famosa scrittrice prima di scomparire. In questo scritto troviamo la confessione intima della protagonista, la storia crudele che l'ha portata a diventare scrittrice, qualche indizio sul perché della sua scomparsa. Il libro è piuttosto scorrevole e intrigante dato l'andamento da thriller psicologico grazie al quale indaga traumi e perversioni che non è difficile ritrovare nel nostro mondo, un' indagine che ci porta tra le parti sommerse della società dove l'uomo ritorna animale preda degli istinti più primordiali, dove ognuno è a suo modo vittima più che artefice del proprio destino.
Ma in questa Storia crudele quello che è a mio parere più interessante non è la "crudeltà", è la "storia". Perché questo romanzo è un romanzo di storie. Di storie scritte (La lettera del marito, lo scritto lasciato dalla protagonista che contiene anche la lettera di Kenji e una revisione del suo primo romanzo, le pagine del diario condiviso di Kenji e Keiko...) e di storie possibili, non scritte, immaginarie, che si creano e si ricompongono in modi sempre nuovi. L'importante pare volerci dire l'autrice non è che il racconto sia "vero" (nella sua ultima confessione come ci fa notare il marito ci sono diverse imprecisioni) ma che sia plausibile e coerente. Prendi un punto di partenza, prendi un punto di arrivo. E poi pensa, ragiona, inventa.... Come arrivare da A a B? Per certi versi mi fa venire in mente gli esperimenti di Raymond Roussel raccontai in Come ho scritto alcuni dei miei libri, un divertimento letterario, un ragionamento sulla scrittura, sul raccontare storie, e su come una stesa storia può raccontare tante cose diverse. Emblematica la frase che sfugge (per iscritto!) al marito che ci fa immediatamente creare un ponte con Abekawa, che ci apre uno spiraglio e ci invita, come ha fatto Keiko, come ha fatto Miyasaka, come fanno gli scrittori, ad immaginare la nostra soluzione, la nostra storia.
Come prima lettura della Kirino non male, credo che leggerò altro.
Voto: 7

Veramente molto triste.

Adesso ho capito perfettamente cosa voleva dire Mick nel suo commento del 21/11 sulle tante storie esistenti all'interno del romanzo.
L'immaginazione è la vera protagonista del romanzo: l'immaginazione che spinge la piccola Keiko a rifugiarsi nel suo mondo di sogni notturni; l'immaginazione che la rende una scrittrice famosa; l'immaginazione che dà al lettore diverse chiavi di lettura.
Bello. Cupo ma bello!
Voto: 8