Cinquantatreesimo GdL - Tito di Gormenghast di Mervyn Peake

[Ajeje]

Son fermo a pulire un po' di Statue con Stoccafisso, poi ritorno!

[Simona]

Io ho terminato il libro e confermo la mia opinione, già espressa precedentemente. Non mi è piaciuto, non ho capito l'intento dell'autore. Ho apprezzato le tinte tetre, quasi Dickensiane, ma ho fatto davvero fatica ad essere coinvolta e ad entrare nella storia. Temo che questo tipo di romanzi e di storie non siano il mio genere. Ho delle difficoltà a raccapezzarmi e tendo a perdermi.

[Terry]

Finito stamattina, alle 6, mentre facevo colazione...non potevo più resistere. La seconda metà del libro mi ha completamente risucchiata, non aver tempo per leggere è stata una tortura. Inizio un po' in sordina, è vero, ma quando inizia a dipanarsi la trama e i personaggi a delinearsi, diventa difficile resistere a questa magnifica prosa. Paludosa, è vero, ma estremamente coinvolgente. E il castello che domina su tutto...e tante, tante domande rimaste aperte...

Piccola pausa anche per me, poi toccherà immergersi di nuovo tra le ombre, la polvere e le infinite stanze di Gormenghast!

Domande:
- Ma dove vivono...gli altri? Barbacane da dove è saltato fuori? E lo stesso Ferraguzzo?
- Che significato ha l'architettura del castello? quei luoghi impossibili e assurdi visti da Ferraguzzo nella sua scalata alle pareti?
Ne avrei altre mille, ma non vado oltre al momento!