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Società alternative

Grazie della segnalazione, Roberta! Lo lessi per un bookclub l'anno scorso e concordo con te: un libro bellissimo.

E' scritto benissimo, come tutti i libri della Belli, e la storia è proprio appassionante e commovente.
L'abbiamo catalogato come distopia ma non dovrebbe essere piuttosto un'utopia?


Ho trovato banali i personaggi, non sono riuscita a farmene piacere nemmeno uno...e per tutto il libro ho avuto l'impressione che fosse solo l'introduzione alla vera storia e il finale mi ha decisamente delusa...
Nel complesso però è scritto bene e non escludo di leggere altri romanzi della Belli, almeno per curiosità.

Mi rimetto alle decisioni della maggioranza.
Io sono indietrissimo. Inizio oggi Nel paese delle donne, seppure con riluttanza.
Io sono indietrissimo. Inizio oggi Nel paese delle donne, seppure con riluttanza.

Per chi non vuole leggere mattoni
Il vecchio e il mare e La Fattoria degli animali
Attualmente sto leggendo 1Q84, devo ammettere che è un mondo fantastico e ogni capitolo ti fa sempre più venire voglia di andare avanti. Avete consigli?
NicholasBorsani wrote: "Consiglio vivamente: Per gli amanti dei romanzi 22/11/63 e 1984
Per chi non vuole leggere mattoni
Il vecchio e il mare e La Fattoria degli animali
Attualmente sto leggendo 1Q84, devo ammettere c..."
Ciao Nicholas, questo è un club dedicato alla lettura di romanzi che presentano sistemi societari diverso dal nostro, quindi distopie, utopie e ucronie. Ogni bimestre scegliamo un libro e lo leggiamo insieme.
Dato che a maggio abbiamo saltato, ma a giugno sembra che riaprano le biblioteche ovunque, riprendiamo la proposta di ☆Roberta☆: La scuola dei disoccupati
Per chi non vuole leggere mattoni
Il vecchio e il mare e La Fattoria degli animali
Attualmente sto leggendo 1Q84, devo ammettere c..."
Ciao Nicholas, questo è un club dedicato alla lettura di romanzi che presentano sistemi societari diverso dal nostro, quindi distopie, utopie e ucronie. Ogni bimestre scegliamo un libro e lo leggiamo insieme.
Dato che a maggio abbiamo saltato, ma a giugno sembra che riaprano le biblioteche ovunque, riprendiamo la proposta di ☆Roberta☆: La scuola dei disoccupati
Ciao, Nicholas, e benvenuto nel club distopico, che in realtà abbiamo battezzato delle "società alternative" per non limitarci alle sole distopie, ma anche abbracciare le ucronie, le utopie et similia.
Potrai vedere dal primo post, dove c'è la lunga lista di titoli che abbiamo tirato fuori, che 1984 e La fattoria degli animali sono due pilastri che non potevamo non considerare sin da subito. Se hai bisogno di altri consigli in tema, non ti resta che scorrere la lista e la discussione che ne segue, perché sono saltati fuori tanti di quei titoli che chi se li ricorda più.
22/11/63 e 1Q84, personalmente, li consideravo fantastici più che ucronici e/o distopici, ma in realtà non li ho letti ed è possibile che mi stia sbagliando.
Detto ciò, toglimi una curiosità: come mai consideri distopico Il vecchio e il mare?
Potrai vedere dal primo post, dove c'è la lunga lista di titoli che abbiamo tirato fuori, che 1984 e La fattoria degli animali sono due pilastri che non potevamo non considerare sin da subito. Se hai bisogno di altri consigli in tema, non ti resta che scorrere la lista e la discussione che ne segue, perché sono saltati fuori tanti di quei titoli che chi se li ricorda più.
22/11/63 e 1Q84, personalmente, li consideravo fantastici più che ucronici e/o distopici, ma in realtà non li ho letti ed è possibile che mi stia sbagliando.
Detto ciò, toglimi una curiosità: come mai consideri distopico Il vecchio e il mare?




NicholasBorsani wrote: "Ciao Raffaele, no è stato un mio errore, sono nuovo, 1Q84 non è distopico. Comunque cosa ne pensi attualmente di 1Q84? Io tra oggi e ieri sono a pagina 320 del primo libro ed è uno di quei romanzi ..."
Tranquillo Nicholas, però ti consiglio di fare un giro tra le varie discussioni, ce ne sono tante con tanti consigli e attività diversi.
Tranquillo Nicholas, però ti consiglio di fare un giro tra le varie discussioni, ce ne sono tante con tanti consigli e attività diversi.

Ho letto Gli affamati e i sazi, ambientato in un futuro prossimo (forse più di quello che potrebbe piacerci) in cui l'Unione europea ha ampliato i propri confini sino al Maghreb per poter bloccare già in Africa tutti coloro che cercano di raggiungere l'Europa. Protagonisti, oltre agli immigrati, sono la conduttrice di un reality show e alcuni membri del governo tedesco.
L'ho trovato interessante per la tematica ma non molto coinvolgente.
Riassumo: lettura di giugno-luglio: La scuola dei disoccupati
Dobbiamo aggiungere all'elenco iniziale anche Trump Sky Alpha, Gli affamati e i sazi e Solo il mimo canta al limitare del bosco?
Dobbiamo aggiungere all'elenco iniziale anche Trump Sky Alpha, Gli affamati e i sazi e Solo il mimo canta al limitare del bosco?


Simona wrote: "Dalle sinossi dei libri citati, mi sembra che Trump Sky Alpha sia piuttosto un post apocalittico, mentre gli altri due titoli rientrano nella nostra "sfera di competenza""
Soprattutto Gli affamati e i sazi. Poi a me Lui è tornato è piaciuto tantissimo, spero di ritrovare la stessa critica sociale veicolata dall'ironia e dal cinismo.
Soprattutto Gli affamati e i sazi. Poi a me Lui è tornato è piaciuto tantissimo, spero di ritrovare la stessa critica sociale veicolata dall'ironia e dal cinismo.

Soprattut..."
Tanta ironia e cinismo ma io non ne sono stata coinvolta: ho letto il libro per vedere dove andava a parare ma in alcuni tratti mi sono annoiata.
Simona wrote: "Dalle sinossi dei libri citati, mi sembra che Trump Sky Alpha sia piuttosto un post apocalittico, mentre gli altri due titoli rientrano nella nostra "sfera di competenza""
Concordo, perché non mi sembra che l'aspetto dell'organizzazione sociale sia diverso rispetto a prima della guerra nucleare, né che sia tanto importante quanto le ricerche sulle origini della catastrofe.
Concordo, perché non mi sembra che l'aspetto dell'organizzazione sociale sia diverso rispetto a prima della guerra nucleare, né che sia tanto importante quanto le ricerche sulle origini della catastrofe.
Ecco, ho iniziato Nel paese delle donne e ho iniziato a fare editing mentale già a pagina 1. No bueno. La speranza è che migliori. Non conosco/evo l'autrice, ma certe scelte narrative* secondo me sono errori, non stile personale.
*iniziare con il tempo atmosferico, per esempio, fa tanto Snoopy, e descrivere fisicamente 5 persone nel primo capitolo, senza dare ad alcuna il modo di agire e imprimersi nella mente del lettore per il proprio carattere, non porta da nessuna parte (sono solo dei nomi che si accavallano, senza consistenza).
*iniziare con il tempo atmosferico, per esempio, fa tanto Snoopy, e descrivere fisicamente 5 persone nel primo capitolo, senza dare ad alcuna il modo di agire e imprimersi nella mente del lettore per il proprio carattere, non porta da nessuna parte (sono solo dei nomi che si accavallano, senza consistenza).

Mi hai rubato le parole di bocca. anche a me lo stile non e' piaciuto per nulla e i personaggi non ne parliamo (vedi miei commenti sopra).
alesssia wrote: "Nazzarena wrote: "Ecco, ho iniziato Nel paese delle donne e ho iniziato a fare editing mentale già a pagina 1. No bueno. La speranza è che migliori. Non conosco/evo l'autrice, ma certe scelte narra..."
Non ha avuto successo. E mi dispiace, perché le premesse c'erano tutte. Solo a me capita di pensare "bella idea, ma vorrei che l'avesse scritto Tizio o Caia e allora sì che sarebbe stato un bel libro"?
Non ha avuto successo. E mi dispiace, perché le premesse c'erano tutte. Solo a me capita di pensare "bella idea, ma vorrei che l'avesse scritto Tizio o Caia e allora sì che sarebbe stato un bel libro"?
Delusissima. L'idea era di una potenza inaudita, ma sfruttata malissimo. Nel paese delle donne vorremmo viverci tutte, ma se me lo racconti così anche no... Qual è il senso di usare solo dei flashback? E perché relegare la soluzione del caso "poliziesco" a mezzo capitolo, dilungandosi in lunghe elucubrazioni senza costrutto?
Doveva avere questa struttura:
(view spoiler)
Doveva avere questa struttura:
(view spoiler)
Piesse: è la prima volta che leggo un libro scorrendolo velocemente come un articolo di giornale di cui mi interessa poco... stamattina ho toccato il 50% e poi mi sono detta che altri tre giorni così non li avrei sopportati, così ho leggiucchiato sfogliando velocemente e devo dire che ho comunque colto tutto (il che è tutto dire).
Sono curiosa di vedere se la Belli scrive tutto così o è questo che le è venuto male.
Sono curiosa di vedere se la Belli scrive tutto così o è questo che le è venuto male.

Leggi La donna abitata, a me è piaciuto molto!
Mi sembra interessante, anche se nella sinossi ci sono solo le premesse e non ci è dato sapere quale sarà l'intreccio.
Ho iniziato La scuola dei disoccupati, sul Kindle. Sono solo al 15% e mi fa già paura. Mi ricorda quando giravo di agenzia interinale in agenzia interinale a portare CV. Eppure, se fossi ancora in quella situazione, sarei probabilmente la prima a tentare di entrare in questa scuola. Vediamo come procede.
Per chi partecipa alla gara di lettura: va bene per la task 17 e, per tanti, anche per la task 6. Leggendo vi farò sapere se vale anche per altri punti.
Per chi partecipa alla gara di lettura: va bene per la task 17 e, per tanti, anche per la task 6. Leggendo vi farò sapere se vale anche per altri punti.

Questo primo post è, per ora, un segnalibro. Verrà aggiornato man mano che definiamo meglio cosa può interessare al club.
*utopìe, dove la ..."
salve come si accede a questo gruppo? ho dei problemi con la App e non sempre leggo i messaggi grazie delle info, Luci
Ciao, hai scritto qui quindi vuol dire che sei già iscritta al gruppo. Per le notifiche mancanti, non saprei come mai hai problemi ma ti consiglio comunque di usare, se ti è possibile, il PC (o di collegarti al sito completo dal browser del tuo telefono/tablet), perché la app è limitata e questa discussione in particolare, che è molto lunga, potrebbe non essere visualizzata bene.
Per "accedere" invece al club di lettura Società alternative, non servono formalità particolari: se ti interessa il genere, leggi, commenta, proponi e suggerisci altri titoli. Un buon elenco lo trovi già qui al primo post.
Per "accedere" invece al club di lettura Società alternative, non servono formalità particolari: se ti interessa il genere, leggi, commenta, proponi e suggerisci altri titoli. Un buon elenco lo trovi già qui al primo post.


Gianni Clerici, storica voce e penna del tennis italiano, ha scritto una distopia 2084. La dittatura delle donne, qui trovate un articolo in proposito https://www.repubblica.it/robinson/20...
Per gli amanti del calcio: e se Italia - Germania del 1970, la partita del secolo, non fosse finita 4-3 per noi? 7 ipotesi alternative raccontate qui https://www.loslalom.it/2020/06/sette...
Grazie, Pao. Il libro di Gianni Clerici l'avevo beccato anche io surfando cataloghi qua e là, ma non avevo approfondito e invece sembra proprio una distopia di quelle adatte al club.
Una ucronia calcistica nazionalpopolare? Adattissima a Enrico Brizzi e alla sua Inattesa piega degli eventi.
ps: ragazzi, io sforerò alla grande anche in questo bimestre...
Una ucronia calcistica nazionalpopolare? Adattissima a Enrico Brizzi e alla sua Inattesa piega degli eventi.
ps: ragazzi, io sforerò alla grande anche in questo bimestre...

Una ucronia c..."
E anche per chi sta facendo la gara sembra un buono spunto perché almeno 2 task sono sicurmante soddisfatte, peccato solo che l'unica recensione qui su GR sia molto negativa.


Non vi ho letto dall’inizio quindi potrei essermi persa qualcosa, avete letto ‘la nube purpurea’? Non esattamente distopia ma per chi ama il genere è irrinunciabile.
Emmetì wrote: "Rinnovo il mio suggerimento ‘solo il mimo canta al limitare del bosco’ di Walter Tevis.
Grazie, Emmetì, questo sembra proprio fare al caso nostro. Secondo me possiamo anche aggiungerlo alla nostra lista, se Roberta è d'accordo.
Non vi ho letto dall’inizio quindi potrei essermi persa qualcosa, avete letto ‘la nube purpurea’?
Se può interessarti, nel primo post di questa discussione abbiamo l'elenco dei titoli letti e quelli da leggere. In effetti no, non lo abbiamo letto, ma, opinione mia, non mi sembra rientrare nel nostro "campo di ricerca", perché se il sopravvissuto all'apocalisse è solo uno direi che manca proprio l'elemento base, ovverosia la società, più che l'alternativa.
Grazie, Emmetì, questo sembra proprio fare al caso nostro. Secondo me possiamo anche aggiungerlo alla nostra lista, se Roberta è d'accordo.
Non vi ho letto dall’inizio quindi potrei essermi persa qualcosa, avete letto ‘la nube purpurea’?
Se può interessarti, nel primo post di questa discussione abbiamo l'elenco dei titoli letti e quelli da leggere. In effetti no, non lo abbiamo letto, ma, opinione mia, non mi sembra rientrare nel nostro "campo di ricerca", perché se il sopravvissuto all'apocalisse è solo uno direi che manca proprio l'elemento base, ovverosia la società, più che l'alternativa.

Non c'è niente in questo romanzo che io abbia apprezzato. Prima di tutto non mi è piaciuto lo stile narrativo telegrafico che, per carità, è preciso ma snervante, quasi un parlare per frasi fatte (tant'è che all'inizio ho scambiato il romanzo per un manuale di auto aiuto).
Dopodiché non ho trovato alcuna struttura alla base della storia. Sappiamo di essere in Germania, nel 2016 e sappiamo che ci sono tantissimi disoccupati anche se per la maggior parte del libro il numero esatto è sconosciuto: ci sono solo "voci". Di più non è dato sapere.
Infine non mi è piaciuta neanche la trama assurda e senza significato.
I fatti si svolgono nell'istituto Sperichon, dove vengono condotti un certo numero di disoccupati scelti (quasi prelevati forzatamente) da una non meglio precisata Agenzia Federale, che ne dovrà fare dei "professionisti della candidatura".
Qui i disoccupati passeranno 3 mesi totalmente isolati dal mondo esterno, imparando che un curriculum non deve mai rappresentare la realtà ma piuttosto interpretare una realtà, una qualsiasi purché sia, originale, avvincente. Tre mesi a cambiare il proprio passato in modo da convincere un potenziale datore di lavoro di essere la persona giusta per un dato posto.
Ma poi perché? Una volta letto il finale, questo perché non si capisce proprio.
Chi altri l'ha finito? Io trovo che non abbia niente a che fare con il nostro gruppo di lettura.
Chissà se vale anche per chi legge distopie?
"Chi guarda film apocalittici è più resistente allo stress da pandemia"
Lo studio di un team di ricercatori statunitensi: i fan di questo genere di film riescono a convivere meglio con le situazioni eccezionali determinate dall'emergenza sanitaria.
Da Repubblica.
"Chi guarda film apocalittici è più resistente allo stress da pandemia"
Lo studio di un team di ricercatori statunitensi: i fan di questo genere di film riescono a convivere meglio con le situazioni eccezionali determinate dall'emergenza sanitaria.
Da Repubblica.

Nonostante alcune parti siano molto verosimili, soprattutto la parte sull'editing del CV (qui in UK questi edits vengono veramente suggeriti e non vi dico cosa viene fuori quando si scava un po' nei vari CV durante i colloqui), l'ho trovato troppo troppo troppo superficiale. Non sappiamo nulla di questa societa', non sappiamo nulla del perche' la narrazione finisce nel modo in cui finisce (e finisce veramente cosi'? O c'e' altro sotto? E perche' dovrebbe finire cosi'? Cosa ci guadagna lo Stato?). Inoltre, diversi personaggi che paiono essere interessanti vengono introdotti solo superficialmente. Ottima idea, ma seconde me serviva piu' lavoro per renderlo "completo".
Nel caso interessasse a qualcuno, ho anche letto The Sellout, che mi immaginavo essere un buon esempio "distopia" afro-americana, da comparare a Mai più nero, ma la parte distopica (la reinstaurazione dello schiavismo e della segregazione in una dimenticata cittadina americana) e' marginale. Il libro di per se' non e' male, ma l'ho trovato un po' pesante per via dello stile "umoristico" (non so bene come definirlo, una sorta di Christopher Moore).
Ci sono un sacco di ammiccamenti a stereotipi/storia/fatti legati alla cultura afro-americana e dei suprematisti bianchi, e secondo me ce ne sono 1000mila in piu' che io non sono riuscita a cogliere.
Cosa leggeremo nel prossimo bimestre?

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Però trovo che anche in questo romanzo l'elemento distopico sia inconsistente e sia piuttosto la parodia a farla da padrona. Soprattutto per il fatto che gli eventi si sviluppano in un arco temporale troppo breve (dieci anni? Forse anche meno) per dare una parvenza distopica che abbia un senso. Non trovate anche voi?