CdC - Gruppo di lettura discussion

This topic is about
Player One
Letture concluse
>
Libro #5 - Player one
date
newest »






Sì, infatti. Anche perché io ho sempre sospettato non fosse "il mio genere". XD Leggendo mi sto ricredendo!


Io sono blandamente nerd e ho vissuto qualcosiiiina degli anni 80 (ma i MIEI anni sono i 90 *_*) quindi un po' me lo sono goduto, ma senza quella esaltazione che ho visto negli amici che me ne hanno parlato (saranno più nerd di me xD)
L'ho trovato un libro piuttosto ingenuo e sempliciotto, ecco (nostalgia canaglia a parte :D )
Mi raccomando, visto che l'1 è passato non trattenete considerazioni o quel che vi pare, io sono rimasta indietro, ma in questi giorni lo leggerò e vi farò sapere!


Ho dato a Player One 3 stelline su 5, quindi mi è piaciuto, ma non troppo.
Ormai è passato più di un mese da quando l'ho finito, quindi ciò che vi dirò è proprio quello che mi è rimasto del libro.
Sono d'accordo con Lilirose quando dice che è molto mirato: sinceramente io degli anni Ottanta non so NULLA. Sono nata nel '95 e non sono particolarmente appassionata di videogiochi, quindi gli unici riferimenti che, per me, non sono andati perduti sono quelli riguardanti cose che conoscono tutti XD
Comunque, non è stato questo ad aver contenuto il mio giudizio; infatti, nella maggior parte dei casi, il libro spiegava i riferimenti culturali rilevanti per la comprensione della trama.
Di certo, però, l'autore ha sbagliato in qualcosa, perché non mi ha fatto venire voglia di informarmi sugli anni Ottanta, non mi ha fatto venire voglia di guardare i film e i telefilm citati, giocare ai videogiochi nominati e così via. È un peccato, ma in questo senso non mi ha coinvolto. Voi, invece? Siete stati trascinati nel vortice? È stato solo un mio problema? XD
Passiamo ora al problema principale del libro, ossia la scelta, da parte dell'autore, nell'ordine degli eventi.
Ho ODIATO le intere parti in cui si interrompeva a metà una linea narrativa per spiegare qualche concetto magari anche interessante, ma in quel momento totalmente irrilevante e mi ha dato fastidio anche il numero di pagine riservato alla spiegazione di quel concetto.
Un esempio pratico: la parte in cui (view spoiler)
Sono dell'idea che ci siano autori capaci di saper creare suspense e di interrompere la narrazione per raccontarti davvero qualsiasi cosa mantenendo alto l'interesse, ma Ernest Cline non è tra questi. Sarebbe stato meglio, per me, se avesse deciso di raccontare le cose in ordine temporale e non con quei continui salti nel passato assolutamente fastidiosi. u.u
Per il resto, la storia mi è piaciuta molto, è assolutamente godibile ed è riuscita, una volta di più, a farmi riflettere, come dice anche Kikifede, sulla tecnologia e le sue mille possibilità. :)
Io leggo i commenti di tutti con grande avidità, ma tutto sommato non scrivo con grande tempestività, probabilmente perchè per chi guarda i miei video il mio parere risulta già piuttosto telefonato. Spero che il mio punto di vista si capisca, non evito di scrivere qui perchè non mi interessa, scrivo meno proprio per dare la parola a voi. Detto questo non ho ancora parlato di questo libro del mio canale, quindi anche chi sia abituato ad ascoltarmi su Youtube potrà avere una sorta di anteprima di quello che dirò in quella sede.
Parto da una prospettiva leggermente diversa da quelle che mi hanno preceduta, anche io sono più giovane dell'autore in questione, ma sono parecchio ferrata in tema di anni '80, quindi compenso. Per di più sono naturalmente nostalgica verso tutto quello che mi piace e che sia già "passato", quindi non averli vissuti nel mio caso non fa molta differenza. Il che non ha particolarmente senso, ma tant'è...
[Nello specifico: Ho giocato molti dei titoli citati, consumato gli album che compaiono di sfondo, visto quasi tutti i film e le serie tv citate e soprattutto ho adorato l'idea della replica del cabinato. L'argomento libri/fumetti non credo di doverlo nemmeno citare nè?]
La storia in sè non è particolarmente originale e come ha scritto @Kikifede si tratta di uno svolgimento genericamente molto prevedibile, ma dopo tanti avvenimenti tetri e contorti nel mio quotidiano - faccio riferimento anche a fatti collettivi, quindi anche del nostro quotidiano, forse - leggere questo romanzo ha rappresentato quella pacca sulla spalla di cui sentivo proprio il bisogno.
Capisco anche il punto di vista di @Lillirose e di @Mpc che rilevano una mancanza di sforzo forse (?) dell'autore che non considera nemmeno che i suoi lettori potrebbero voler essere coinvolti in qualche modo e non essere lasciati sulla porta quasi a voler dire "ah, non hai vissuto questoequello? mi spiace, sarà per la prossima volta."
Ciò detto, nel mio caso è tutto sintetizzabile con: semplice, ma efficace.
Parto da una prospettiva leggermente diversa da quelle che mi hanno preceduta, anche io sono più giovane dell'autore in questione, ma sono parecchio ferrata in tema di anni '80, quindi compenso. Per di più sono naturalmente nostalgica verso tutto quello che mi piace e che sia già "passato", quindi non averli vissuti nel mio caso non fa molta differenza. Il che non ha particolarmente senso, ma tant'è...
[Nello specifico: Ho giocato molti dei titoli citati, consumato gli album che compaiono di sfondo, visto quasi tutti i film e le serie tv citate e soprattutto ho adorato l'idea della replica del cabinato. L'argomento libri/fumetti non credo di doverlo nemmeno citare nè?]
La storia in sè non è particolarmente originale e come ha scritto @Kikifede si tratta di uno svolgimento genericamente molto prevedibile, ma dopo tanti avvenimenti tetri e contorti nel mio quotidiano - faccio riferimento anche a fatti collettivi, quindi anche del nostro quotidiano, forse - leggere questo romanzo ha rappresentato quella pacca sulla spalla di cui sentivo proprio il bisogno.
Capisco anche il punto di vista di @Lillirose e di @Mpc che rilevano una mancanza di sforzo forse (?) dell'autore che non considera nemmeno che i suoi lettori potrebbero voler essere coinvolti in qualche modo e non essere lasciati sulla porta quasi a voler dire "ah, non hai vissuto questoequello? mi spiace, sarà per la prossima volta."
Ciò detto, nel mio caso è tutto sintetizzabile con: semplice, ma efficace.
Player one di Ernest Cline edito in italia da Isbn edizioni
NB. chi volesse leggerlo in lingua originale (l'inglese) dovrà cercare invece Ready Player one proprio come il messagio in sovraimpressione ai cabinati di una volta.
Lo avete già letto? Io personalmente sono molto curiosa di scoprire di che si tratti nel concreto, ho sentito un sacco di pareri al riguardo e sono impaziente di svilupparne uno tutto mio.
Buona lettura!