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Memory of Water
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GdL Novembre: Memory of Water di Emmi Itaranta
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Mmmm... Se la suddivisione è così netta, per me si può anche discutere in tre tape, dandoci appuntamento diciamo ogni settimana.
Ma aspetto altri pareri. ^^(Sono curiosissima anch'io!)
Ma aspetto altri pareri. ^^(Sono curiosissima anch'io!)

Io sono d'accordo per le tappe, comunque. Vedo che, con un numero ridotto di pagine a settimana trovo più facile fare lo sforzo. Altrimenti rimando e rimando e non finisco mai la lettura (come è successo a Prudence...)
Se si decide per le tappe, si potrebbe fare comodamente
- 10/11: prologo + I parte
- 20//11: II parte
- 30/11: III parte+epilogo / commento finale
Ditemi voi, io tanto so che lo finirò tutto di fila e poi dovrò riprenderlo in mano per commentare. :D
- 10/11: prologo + I parte
- 20//11: II parte
- 30/11: III parte+epilogo / commento finale
Ditemi voi, io tanto so che lo finirò tutto di fila e poi dovrò riprenderlo in mano per commentare. :D

Spero di riuscire ad essere dei vostri!


questa prima parte che funge da lunga introduzione mi ha angosciato per un semplice motivo: il mondo descritto non si discosta molto da quello che molti scienziati sostengono che sarà il futuro per la Terra.
Interessante il concetto del "maestro del tè" come professione e arte tramandata in un mondo dove manca l'acqua...
..Non so perchè ma proprio non mi sta coinvolgendo, nè incuriosendo.. magari, andando avanti aumenterà il ritmo, ma per il momento proprio non mi entusiasma...
Elisabetta wrote: "..Non so perchè ma proprio non mi sta coinvolgendo, nè incuriosendo.. magari, andando avanti aumenterà il ritmo, ma per il momento proprio non mi entusiasma... "
Anticipo anch'io, nel senso che non ho ancora finito la parte assegnata. ^^
Ma è anche vero che non l'ho finita per i motivi che ha espresso Elisabetta: fondamentalmente mi sto annoiando. La protagonista non mi dice molto, e anche l'ambientazione è quella di tanti distopici che mi sono passati per le mani; non posso puntare il dito verso qualcosa che NON mi piace davvero, finora, ma ho deciso di non prendere in mano altro finché non lo finisco, altrimenti corro il rischio di non leggerlo.
Può anche darsi che la stanchezza terrificante di questo periodo non aiuti, ma nel complesso sono un po' delusa: mi aspettavo altro, data l'origine dell'autrice e la bellissima idea dei maestri del tè.
Ritornerò a commentare appena finisco la prima parte. :)
Anticipo anch'io, nel senso che non ho ancora finito la parte assegnata. ^^
Ma è anche vero che non l'ho finita per i motivi che ha espresso Elisabetta: fondamentalmente mi sto annoiando. La protagonista non mi dice molto, e anche l'ambientazione è quella di tanti distopici che mi sono passati per le mani; non posso puntare il dito verso qualcosa che NON mi piace davvero, finora, ma ho deciso di non prendere in mano altro finché non lo finisco, altrimenti corro il rischio di non leggerlo.
Può anche darsi che la stanchezza terrificante di questo periodo non aiuti, ma nel complesso sono un po' delusa: mi aspettavo altro, data l'origine dell'autrice e la bellissima idea dei maestri del tè.
Ritornerò a commentare appena finisco la prima parte. :)
Io attendo la tappa finale per commentare l'intero libro - dato che come prevedevo l'ho iniziato e finito. :)
Francesca wrote: "Io attendo la tappa finale per commentare l'intero libro - dato che come prevedevo l'ho iniziato e finito. :)"
Io ho iniziato oggi, vedo se riesco a raggiungerevi alla seconda tappa ;)
Io ho iniziato oggi, vedo se riesco a raggiungerevi alla seconda tappa ;)
Elisabetta wrote: "tintaglia vedo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda"
Direi di sì. L'ho terminato, ma no ho cambiato di molto la mia impressione iniziale, sia per i pregi che per i difetti. ;)
Direi di sì. L'ho terminato, ma no ho cambiato di molto la mia impressione iniziale, sia per i pregi che per i difetti. ;)
Sono quasi alla fine della prima parte, intanto ho pensato di condividere un contributo visto durante il TEDxLakeComo (a cui ho partecipato sabato scorso).
Tra i contributori fisici hanno anche proiettato 2 video di altri TED, e in particolare:
https://www.ted.com/talks/alice_bows_...
questo è relativo al cambiamento climatico, alla fine discutere di un romanzo è anche fare collegamenti con altre notizie e discipline.
Enjoy!
Tra i contributori fisici hanno anche proiettato 2 video di altri TED, e in particolare:
https://www.ted.com/talks/alice_bows_...
questo è relativo al cambiamento climatico, alla fine discutere di un romanzo è anche fare collegamenti con altre notizie e discipline.
Enjoy!
Finito!
Quello che mi ha lasciato più perplessa è lo zen estremo della protagonista, che è proprio impassibile qualunque cosa succeda - probabilmente per una logica di "tutto scorre" in analogia con l'acqua, però mi è parso un po' eccessivo questo suo essere impermeabile, tra l'altro era pure senza sospetti... dal canto mio avevo ipotizzato mille tradimenti/trappole (grazie Baru Cormorant, grazie).
Mi ha stupito un po' anche la scelta di ambientare il romanzo di esordio in una cultura diversa dalla propria: personalmente non avrei schifato una visione / ambientazione nordica; quella del romanzo mi pare quasi una semplificazione della cultura orientale (che invece riusciva meglio in The Windup Girl).
Quello che mi ha lasciato più perplessa è lo zen estremo della protagonista, che è proprio impassibile qualunque cosa succeda - probabilmente per una logica di "tutto scorre" in analogia con l'acqua, però mi è parso un po' eccessivo questo suo essere impermeabile, tra l'altro era pure senza sospetti... dal canto mio avevo ipotizzato mille tradimenti/trappole (grazie Baru Cormorant, grazie).
Mi ha stupito un po' anche la scelta di ambientare il romanzo di esordio in una cultura diversa dalla propria: personalmente non avrei schifato una visione / ambientazione nordica; quella del romanzo mi pare quasi una semplificazione della cultura orientale (che invece riusciva meglio in The Windup Girl).

all'inizio della terza parte, se non sbaglio, c'è un pensiero su l'acqua molto bello..
A parte questo la protagonista è parsa anche a me fin troppo passiva. il tutto scorre non credo sia una filosofia adatta a me...
un po' inverosimile la storia di un CD che si conserva per così tanto tempo..ho dei CD che si sono rovinati solo stando nella loro custodia, figuriamoci anni e anni nella spazzatura o sepolti nell'acqua..
per quanto riguarda l'ambientazione, anche se, data la nazionalità della scrittrice, anch'io avrei preferito un ambientazione nordica, credo che, comunque, considerando la storia narrata, sia più appropriata quelle che è stata utilizzata (la definirei orientaleggiante più che orientale).
Ho dato comunque un giudizio intermedio in quanto nonostante non sia interessante, la lettura non è stata faticosa..
Commento complessivo sul romanzo.
Sicuramente è un distopico un po' diverso dai soliti, vuoi per tematiche che per ambientazione, inoltre non ci sono eroine -issime in ogni cosa, né triangoli amorosi.
L'ambientazione è un aspetto che ha lasciato perplessa anche me: mi aspettavo le terre finniche, invece non riuscivo ad adattarmi a zone più ad oriente (come ubicazione, ma come tipo di società mi sembra più orientaleggiante e spesso non troppo riuscita).
Non si riesce a capire bene lo sfondo distopico, soprattutto il suo perché; viene data qualche spiegazione, ma i dettagli non ci sono mai svelati.
La narrazione prosegue lentamente, ma l'ho trovata cosa adatta al tema della cerimonia del tè e in particolare al fatto che la storia è più introspettiva che un susseguirsi di eventi.
Oltre il tema del clima e dell'importanza dell'acqua, vengono toccati anche altri argomenti significativi, come il rispetto della tradizione e il contrasto tra bene comune, proprietà, avidità, ecc.
In questo senso, il conflitto della protagonista è significativo: rivelare l'esistenza della fonte d'acqua così tutti possano beneficiarne (in realtà sa che sarebbe requisita dal governo) oppure rispettare la tradizione e non dire nulla?
Una domanda morale non da poco, che cade anche sul lettore.
Mi è piaciuto molto anche il finale, originale anche qui e coerente con la storia, e il fatto che la migliore amica di Noria l'abbia tradita - niente buonismo ma la cruda verità sulla natura umana.
Insomma, per me un romanzo con vari difetti, ma anche tanti aspetti originali e positivi. Mi è piaciuto.
Sicuramente è un distopico un po' diverso dai soliti, vuoi per tematiche che per ambientazione, inoltre non ci sono eroine -issime in ogni cosa, né triangoli amorosi.
L'ambientazione è un aspetto che ha lasciato perplessa anche me: mi aspettavo le terre finniche, invece non riuscivo ad adattarmi a zone più ad oriente (come ubicazione, ma come tipo di società mi sembra più orientaleggiante e spesso non troppo riuscita).
Non si riesce a capire bene lo sfondo distopico, soprattutto il suo perché; viene data qualche spiegazione, ma i dettagli non ci sono mai svelati.
La narrazione prosegue lentamente, ma l'ho trovata cosa adatta al tema della cerimonia del tè e in particolare al fatto che la storia è più introspettiva che un susseguirsi di eventi.
Oltre il tema del clima e dell'importanza dell'acqua, vengono toccati anche altri argomenti significativi, come il rispetto della tradizione e il contrasto tra bene comune, proprietà, avidità, ecc.
In questo senso, il conflitto della protagonista è significativo: rivelare l'esistenza della fonte d'acqua così tutti possano beneficiarne (in realtà sa che sarebbe requisita dal governo) oppure rispettare la tradizione e non dire nulla?
Una domanda morale non da poco, che cade anche sul lettore.
Mi è piaciuto molto anche il finale, originale anche qui e coerente con la storia, e il fatto che la migliore amica di Noria l'abbia tradita - niente buonismo ma la cruda verità sulla natura umana.
Insomma, per me un romanzo con vari difetti, ma anche tanti aspetti originali e positivi. Mi è piaciuto.
Per me è stato invece un tentativo non riuscito.
Non avvince né appassiona: tutti i personaggi sono figure lontane e distaccate, a partire dalla protagonista, che descrive solo i suoi moti di passione (quando li ha, ossia piuttosto raramente…), ma non li fa mai davvero sentire. Allo stesso modo, l’orrore della repressione militare, di un mondo compromesso, delle esecuzioni sommarie non perviene: vedevo sulla pagina che c’erano, ma oltre una vetrata, come se fossero dipinti; il coinvolgimento emotivo era pari a zero.
Inoltre, la scelta dell’ambientazione è una contraddizione in sé: del setting nordico, la cui idea mi aveva tanto affascinato, non rimane nulla, tra la colonizzazione culturale orientale e le temperature semitropicali, se non qualche nome, e allo stesso tempo non si sostituisce un’atmosfera orientaleggiante: il risultato è un’ambientazione che non è né carne né pesce, e si fonde nel ricordo di tanti altri distopici letti nel tempo, senza spiccare in alcun modo.
Francesca wrote: "Mi è piaciuto molto anche il finale, originale anche qui e coerente con la storia, e il fatto che la migliore amica di Noria l'abbia tradita - niente buonismo ma la cruda verità sulla natura umana."
Io l'ho interpretato diversamente, invece: secondo me è andata proprio come descrive alla madre nell'epilogo. Non c'è stato tradimento, ma incomprensione, e lei è riuscita a scappare, anche se sacrificando tutti gli altri. Francamente avrei preferito un finale ambiguo, in cui non si sa come davvero è andata, o chiaramente negativo, col tradimento della ragazza.
Non avvince né appassiona: tutti i personaggi sono figure lontane e distaccate, a partire dalla protagonista, che descrive solo i suoi moti di passione (quando li ha, ossia piuttosto raramente…), ma non li fa mai davvero sentire. Allo stesso modo, l’orrore della repressione militare, di un mondo compromesso, delle esecuzioni sommarie non perviene: vedevo sulla pagina che c’erano, ma oltre una vetrata, come se fossero dipinti; il coinvolgimento emotivo era pari a zero.
Inoltre, la scelta dell’ambientazione è una contraddizione in sé: del setting nordico, la cui idea mi aveva tanto affascinato, non rimane nulla, tra la colonizzazione culturale orientale e le temperature semitropicali, se non qualche nome, e allo stesso tempo non si sostituisce un’atmosfera orientaleggiante: il risultato è un’ambientazione che non è né carne né pesce, e si fonde nel ricordo di tanti altri distopici letti nel tempo, senza spiccare in alcun modo.
Francesca wrote: "Mi è piaciuto molto anche il finale, originale anche qui e coerente con la storia, e il fatto che la migliore amica di Noria l'abbia tradita - niente buonismo ma la cruda verità sulla natura umana."
Io l'ho interpretato diversamente, invece: secondo me è andata proprio come descrive alla madre nell'epilogo. Non c'è stato tradimento, ma incomprensione, e lei è riuscita a scappare, anche se sacrificando tutti gli altri. Francamente avrei preferito un finale ambiguo, in cui non si sa come davvero è andata, o chiaramente negativo, col tradimento della ragazza.

Concludendo per me è stato un libro senza lode ne infamia. scorrevole al punto giusto tanto che anche se palesemente noioso sono riuscita a terminarlo in breve tempo.
L'ambientazione è destabilizzante. Non so se è una cosa voluta, ma leggendo il libro si immagina il futuro della Terra (tralasciando ovviamente nomi e posizione geografica che confondono), con il clima che si surriscalda sempre di più.
ovviamente questa è la mia impressione e come tale qualcun'altro potrebbe arrivare a conclusioni differenti, perciò anch'io avrei preferito un po di Backgroud storico (in realtà me lo sarei aspettato considerando la lettura dei libri dei vecchi maestri del tè)
Detto questo alcuni comportamenti sono del tutto insensati, come l'improvvisa ossessione della protagonista per la discarica e i suoi oggetti.
concordo che l'oppressione, e il senso di terrore non vengono percepite soprattutto perchè essendo privilegiata, la protagonista non soffriva di nulla.
Anche secondo me è finita come dice Tintaglia.
Da un lato trovo apprezzabile l'aver puntato sul genere della cli-fi (climate fiction) che va di moda ma fose più per un target adulto, piuttosto che mettersi a inventare cose simili agli hunger games (cit. marito: soprusi soprusi soprusi come in ken shiro - OT il 4° film non gli è piaciuto anche per i pochi soprusi).
Apprezzo che abbia messo tanti temi in campo, però mi pare quasi superficiale in tutti (la cultura - come mentalità fa molto meglio The Windup Girl, lo scenario distopico buttato lì come dato di fatto: Parable of the Sower crea un'atmosfera molto più di impatto anche perchè parla del gruppo e non del singolo).
Scatta ora il domandone: ma la copertina per voi ci azzecca?
Io me la sono spiegata collegandola al titolo (ricordo l'acqua e la buona spedizione nordica che poi boh chissà dove è finita), perchè altrimenti non c'entra proprio una mazza.
Da un lato trovo apprezzabile l'aver puntato sul genere della cli-fi (climate fiction) che va di moda ma fose più per un target adulto, piuttosto che mettersi a inventare cose simili agli hunger games (cit. marito: soprusi soprusi soprusi come in ken shiro - OT il 4° film non gli è piaciuto anche per i pochi soprusi).
Apprezzo che abbia messo tanti temi in campo, però mi pare quasi superficiale in tutti (la cultura - come mentalità fa molto meglio The Windup Girl, lo scenario distopico buttato lì come dato di fatto: Parable of the Sower crea un'atmosfera molto più di impatto anche perchè parla del gruppo e non del singolo).
Scatta ora il domandone: ma la copertina per voi ci azzecca?
Io me la sono spiegata collegandola al titolo (ricordo l'acqua e la buona spedizione nordica che poi boh chissà dove è finita), perchè altrimenti non c'entra proprio una mazza.

io ho

Ho notato in questi ultimi giorni che l'acqua formava il profilo di un viso... beh, avrei preferito non notarla perchè mi avrebbe fatto pensare molto di più alla sorgente segreta.. forse sottolinea il fatto che la protagonista diventa tutt'uno con l'acqua durante la cerimonia del te, ma è una mia supposizione..
Quella col cerchio blu... da una parte è il simbolo che dipingevano sulla prta per i reati contro l'acqua, dall'altra il volto dietro non mi piace per niente...
Elisabetta wrote: "Ma tu quale edizione hai?
io ho
Ho notato in questi ultimi giorni che l'acqua formava il profilo di un viso... beh, avrei preferito non notarla perchè mi ..."
io ho

Ho notato in questi ultimi giorni che l'acqua formava il profilo di un viso... beh, avrei preferito non notarla perchè mi ..."

Saretta wrote: "Abbastanza, ma è anche non cinese :("
Beh, ma lei non è cinese, al più è meticcia. :S
Comunque no, non mi piace. trovo che non ci azzecchi niente nemmeno per errore.
Preferisco quella italiana postata da Elisabetta, proprio perché fonde acqua e viso (d'altronde, lei stessa continua a parlare dell'acqua dentro di sé).
Saretta wrote: "OT il 4° film non gli è piaciuto anche per i pochi soprusi"
GENIO! XD
Beh, ma lei non è cinese, al più è meticcia. :S
Comunque no, non mi piace. trovo che non ci azzecchi niente nemmeno per errore.
Preferisco quella italiana postata da Elisabetta, proprio perché fonde acqua e viso (d'altronde, lei stessa continua a parlare dell'acqua dentro di sé).
Saretta wrote: "OT il 4° film non gli è piaciuto anche per i pochi soprusi"
GENIO! XD
Sullo sconcerto dovuto all'ambientazione, sono perfettamente d'ccordo con voi - infatti per un pezzo non capivo dove si fosse e a quale etnia appartenessero le persone. :S
La distanza e il poco coinvolgimento che si sente nella narrazione personalmente non mi ha infastidito, lo percepivo come il ricordare una storia del passato, con un certo distacco (forse troppo, ne convengo, ma anche questo fa molto zen ;)).
Rimango dell'idea che il finale sia aperto: la protagonista racconta quello che lei pensa sia accaduto (non desumendolo da fatti oggettivi, ma ciò che le fa meno male, ossia credere di non essere stata tradita).
La distanza e il poco coinvolgimento che si sente nella narrazione personalmente non mi ha infastidito, lo percepivo come il ricordare una storia del passato, con un certo distacco (forse troppo, ne convengo, ma anche questo fa molto zen ;)).
Rimango dell'idea che il finale sia aperto: la protagonista racconta quello che lei pensa sia accaduto (non desumendolo da fatti oggettivi, ma ciò che le fa meno male, ossia credere di non essere stata tradita).
Edit: Sulla cover - fuorviante! Quella originale mi piace, ma non c'entra nulla con la storia. :\
Francesca wrote: "Rimango dell'idea che il finale sia aperto: la protagonista racconta quello che lei pensa sia accaduto (non desumendolo da fatti oggettivi, ma ciò che le fa meno male, ossia credere di non essere stata tradita). "
ma scusa, allora come interpreti il finale fra l'amica (ho già rimosso i nomi, salvatemi XD) e la madre di lei?
ma scusa, allora come interpreti il finale fra l'amica (ho già rimosso i nomi, salvatemi XD) e la madre di lei?
cmq capitemi: dopo anni di Dick e palle varie io vedo il gomblotto everywhere. Tradimento dell'amica / della madre / dell'amica ma più subdolo / informazioni antiche false distribuite in dischi / arresti all'uscita della sorgente / finti arresti / ...
e invece è all'acqua di rose :(
e invece è all'acqua di rose :(
Tintaglia wrote: "ma scusa, allora come interpreti il finale fra l'amica (ho già rimosso i nomi, salvatemi XD) e la madre di lei? "
Anche senza mettere in mezzo Dick (;p - comunque anch'io mi aspettavo rivelazioni inattese dai dischi), le persone sanno mentire nella maniera più "candida" e inaudita... Ma è possibile che me lo sia messo in testa io, dato che ne ho visti troppi di comportamenti simili. ;)
PS: Dai che questa volta arriviamo alla rissa XD
Anche senza mettere in mezzo Dick (;p - comunque anch'io mi aspettavo rivelazioni inattese dai dischi), le persone sanno mentire nella maniera più "candida" e inaudita... Ma è possibile che me lo sia messo in testa io, dato che ne ho visti troppi di comportamenti simili. ;)
PS: Dai che questa volta arriviamo alla rissa XD

comunque, sarò troppo buona io, ma anche per me l'amica è innocente..
Francesca wrote: "PS: Dai che questa volta arriviamo alla rissa XD "
E scatenata dalle moderatrici, mica cotiche! XD
E scatenata dalle moderatrici, mica cotiche! XD
Tintaglia wrote: "E scatenata dalle moderatrici, mica cotiche! XD"
Dobbiamo dare il *buon* esempio u.u
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Il libro mi intriga molto, sono curiosa di leggerlo. ^^
Il romanzo non è lunghissimo (poco più di 250 pagine); internamente è suddiviso in tre parti, oltre prologo ed epilogo.
Come volete organizzare la discussione? Unica a fine mese, nel corso del mese durante la lettura o suddivisa in tappe?
A voi. :)