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La trilogia di Luca Mariani - Parte 1 , Luca
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message 1: by Sakura87 (new)

Sakura87 | 2496 comments Mod
Recensione di Antonio (su http://www.lastambergadeilettori.com/...)

La storia, ancorché non particolarmente originale, è scorrevole ed è scritta con proprietà. Il ritmo è sostenuto. Il linguaggio immediato ha presa sul lettore. I personaggi sono discretamente caratterizzati. Coinvolgente l'amore per la città di Napoli che traspare dalle descrizioni e dalle considerazioni di Noseda.
L’autore racconta con dovizia di particolari la vita di Luca Mariani, inizialmente ancora traumatizzato dallo scontro a fuoco in cui è morta la sua compagna di lavoro. Pian piano il nuovo incarico e l'incontro con la donna di cui si innamora riescono a fargli accantonare i fantasmi del passato. Luca Mariani è accompagnato da Paco, un cane di razza Labrador che gli era stato regalato e che viene ad essere l’occasione per conoscere il figlio della vicina e creare i presupposti per una storia d’amore con la vicina stessa. L’amicizia con un compagno di studi, particolarmente abile nel settore informatico, lo aiuterà nel portare a termine la missione che consiste nello scoprire le dinamiche del riciclaggio che coinvolgerebbero la filiale di banca in cui si infiltra sotto copertura.
E' il finale del romanzo a non convincere. All’improvviso, mentre il protagonista si reca a Torino dove è ricoverata la madre per un intervento chirurgico, l'autore afferma che le forze dell’ordine hanno compiuto gli arresti, sia del camorrista del cui omicidio è stato testimone il bambino, sia dei bancari implicati nel giro di denaro sporco di cui Luca Mariani era riuscito a tirare le fila.
Il precipitare degli eventi risulta peraltro frettoloso. L’autore si sofferma maggiormente a raccontare le modalità di preparazione dei manicaretti che il protagonista offre alla sua vicina di casa, secondo un’accorta opera di seduzione, piuttosto che a narrare la dinamica della conclusione del caso. Sarebbe stato invece il momento di creare un’adeguata suspense in occasione della retata delle forze dell’ordine. Alla fine del libro, si ha la sensazione di aver letto solo il riassunto di un romanzo, quasi che l’autore si sia stancato di scrivere e abbia tralasciato di mostrare le vicende di questo primo libro, tutto preso come era dalla stesura del secondo. In pratica, per fare un esempio, sarebbe come se Perrault, nella favola di Cappuccetto Rosso, dopo aver detto che il lupo aveva mangiato la nonna, si fosse limitato a dichiarare che aveva divorato anche la bambina, tralasciando la parte più significativa che è quella del dialogo con Cappuccetto Rosso.
Peccato, perché c’erano tutti i presupposti per un thriller coinvolgente ed è il finale della prima parte della trilogia che, se accattivante, può invogliare a proseguire nella lettura del secondo. A mio avviso, se Noseda riteneva eccessivamente lungo narrare pedissequamente le retate della polizia, avrebbe potuto almeno proporre alcuni momenti delle stesse. Infatti, essendo Luca Mariani impossibilitato a partecipare agli arresti, poteva raccontare che i colleghi, come atto di cortesia, lo tenevano informato via filo degli eventi, visto che era per suo merito che le indagini erano andate a buon fine.



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