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GdL Narrativa Febbraio 2014: Stoner di John Edward Williams - Commenti e discussione

Tendenzialmente lo si legge nel mese del GdL, ma visto che il topic rimane aperto ai commenti, direi che puoi leggerlo quando vuoi! :)
A sentire in giro questo non dovrebbe essere un romanzo in cui si va avanti a forza di "colpi di scena", comunque ricordatevi che è sempre buona norma, se nei commenti fate riferimento a momenti importanti della trama, usare il tag spoiler
Per scrivere così
L'assassino è (view spoiler)
fate così
L'assassino è "<"spoiler">"il maggiordomo""<"/"spoiler">"
levando tutti i " che ho messo solo perché si visualizzasse il codice
Per scrivere così
L'assassino è (view spoiler)
fate così
L'assassino è "<"spoiler">"il maggiordomo""<"/"spoiler">"
levando tutti i " che ho messo solo perché si visualizzasse il codice

No, non è certo un thriller. Ma il protagonista per un qualche strano motivo letterario risulta ugualmente interessante.

Buona lettura!

Moloch wrote: "È un po' meh finora, ma sono davvero all'inizio (13%)
Certo, buon per Stoner [spoilers removed]"
Ah ah!. Procediamo di pari passo e abbiamo pensato la stessa cosa
Certo, buon per Stoner [spoilers removed]"
Ah ah!. Procediamo di pari passo e abbiamo pensato la stessa cosa
![Anna [Floanne] (floanne) | 665 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Certo, buon per Stoner [spoilers removed]"
Ah ah!. Procediamo di pari passo e abbiamo pensato la stessa cosa"
Io sono un pò piu avanti (al 37% - capitolo 7) ma lo stile, più che la storia in sé, secondo è pregevole. Mi sono ritrovata a leggere e rileggere alcune frasi che mi hanno stregata, soprattutto quando ... (view spoiler) . A tratti Stoner mi ha commosso nel suo essere così com'è.
Molto bello il terzo capitolo, con la descrizione di Edith. Questi due sono un disastro annunciato però: lei sembra la sorella più triste di Madame Bovary (anche se ho letto Madame Bovary millenni fa, questa è un'analogia che mi è saltata davanti agli occhi mentre leggevo ieri sera)
Sono arrivata ad un terzo. Le piccole commissione del weekend si sono rivelate più lunghe del previsto e mi hanno portato via tempo, ma mi sono trovata più volte a pensare al romanzo. Questo è un buon segno, significa che mi coinvolge e incuriosisce. Trovo sia scritto veramente bene.
Tuttavia non amo i protagonisti. Non credo nemmeno che lo scopo di Williams fosse quello di farci affezionare a Stoner e consorte, ma mi ero fatta l'idea che fosse un romanzo sul genere La versione di Barney dove il protagonista dai connotati negativi riesce comunque ad ispirare una certa simpatia, un certo fascino. Per ora non è così.
Tuttavia non amo i protagonisti. Non credo nemmeno che lo scopo di Williams fosse quello di farci affezionare a Stoner e consorte, ma mi ero fatta l'idea che fosse un romanzo sul genere La versione di Barney dove il protagonista dai connotati negativi riesce comunque ad ispirare una certa simpatia, un certo fascino. Per ora non è così.

Sì, infatti anch'io, come Roberta, al momento non provo particolare "affetto" per il protagonista, e penso anch'io che infatti non fosse questo lo scopo dell'autore, perché altrimenti non lo tratteggerebbe come una specie di "alieno".
Se l'intenzione è rimarcare la differenza e la lontananza fra i tempi in cui si svolge il romanzo (è appena avvenuto (view spoiler) , quindi siamo subito dopo la guerra) e quelli in cui scrive (anni '60), con un certo modello di educazione, di rapporti familiari e di coppia, ci riesce benissimo.
Se l'intenzione è rimarcare la differenza e la lontananza fra i tempi in cui si svolge il romanzo (è appena avvenuto (view spoiler) , quindi siamo subito dopo la guerra) e quelli in cui scrive (anni '60), con un certo modello di educazione, di rapporti familiari e di coppia, ci riesce benissimo.
Shardangood wrote: "Più che simpatia Stoner credo faccia un po' pena (non in un senso negativo). E' comunque inevitabile parteggiare per lui e o sperare che certe situazioni abbiano dei capovolgimenti."
Concordo solo sul "o sperare che certe situazioni abbiano dei capovolgimenti". Ho appena finito il capitolo 8, in cui Edith fa una magra figura. Ma Stoner la fa ancora peggio. C'è la vaga scusante (view spoiler) , ma non giustifica la sua totale mancanza di spina dorsale.
Non ho ancora capito (view spoiler) .
Concordo solo sul "o sperare che certe situazioni abbiano dei capovolgimenti". Ho appena finito il capitolo 8, in cui Edith fa una magra figura. Ma Stoner la fa ancora peggio. C'è la vaga scusante (view spoiler) , ma non giustifica la sua totale mancanza di spina dorsale.
Non ho ancora capito (view spoiler) .

Ok, finito. E ho cambiato parere sul mollusco Stoner. Alla fine la sua inamovibilità paga ed è bello vederlo in qualche modo soddisfatto.
Mi ricorda un po' quelle perle di saggezza da Facebook: non si è felici se si ha quel che si vuole, ma se si vuole quel che si ha.
Mi ricorda un po' quelle perle di saggezza da Facebook: non si è felici se si ha quel che si vuole, ma se si vuole quel che si ha.
Sto andando avanti, e finalmente sta avvenendo qualcosa di particolare: l'ho posato l'altro ieri e per tutto il giorno non è che ne sentissi la mancanza... però una volta che lo riprendi in mano è difficile smettere di leggere, perché sembra un flusso continuo, come appunto la vita che scorre. Non so se sono riuscita a farmi capire
Moloch wrote: "Sto andando avanti, e finalmente sta avvenendo qualcosa di particolare: l'ho posato l'altro ieri e per tutto il giorno non è che ne sentissi la mancanza... però una volta che lo riprendi in mano è ..."
Molto, è la stessa sensazione che ho avuto io. Leggendolo sul Kindle, che è comodo da maneggiare, mi ritrovavo a girare il risotto con la mano destra e a cliccare un paio di pagine con la sinistra, giusto per andare avanti un altro paio di pagine.
Un'altra cosa confacente al mio stile di lettura sono stati i capitoli: erano lunghi abbastanza per soddisfarmi e per permettermi di concluderne almeno uno ogni volta che ricominciavo a leggere.
(view spoiler)
Molto, è la stessa sensazione che ho avuto io. Leggendolo sul Kindle, che è comodo da maneggiare, mi ritrovavo a girare il risotto con la mano destra e a cliccare un paio di pagine con la sinistra, giusto per andare avanti un altro paio di pagine.
Un'altra cosa confacente al mio stile di lettura sono stati i capitoli: erano lunghi abbastanza per soddisfarmi e per permettermi di concluderne almeno uno ogni volta che ricominciavo a leggere.
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![Anna [Floanne] (floanne) | 665 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)

era esattamente quello che succedeva a me, non è che stessi lì a pensare "ma chissà cosa succederà nelle prossime pagine".. finchè non ricominciavo a leggere, allora venivo coinvolta nella vita di quest'uomo e non riuscivo ad uscirne.
è questo secondo me l'aspetto che prende, Stoner è un uomo terribilmente normale, con i suoi momenti di debolezza, di ignavia, di ribellione, di passione e di coraggio. All'inizio del libro mi infastidiva la sua mollezza, poi gli avrei urlato di svegliarsi, poi mi sono trovata a fare il tifo per lui.

Anche io ho trovato molti brani poetici. Le vicende sono vicende di tutti i giorni, e ci si ritrova ad essere incuriositi su come l'autore le gestirà. I personaggi che gli gravitano attorno, quasi tutti negativi, ma non negativissimi, non possono che farti domandare come quest'uomo reagirà e se gli andrà bene o male. Il romanzo scorre e non è facilmente prevedibile.
Se c'è però una cosa che non mi convince è il modo in cui sono tratteggiate due figure che Stoner considera evidentemente importanti nella sua vita e nella sua formazione: David Masters e Arthur Sloane. Voglio dire, non è molto chiaro cosa i due gli abbiano trasmesso, visto che il professore è stato sempre descritto come un uomo distante dai suoi studenti, che addirittura guarda con un filo di disprezzo ((view spoiler) ), mentre il collega incarna la figura un po' convenzionale del giovane cinico che sembra più vecchio della sua età e ha già capito tutto della vita.
Insomma, da quello che ho letto non mi spiego il grande affetto e il grande rispetto che Stoner continua a nutrire per loro (view spoiler)
Insomma, da quello che ho letto non mi spiego il grande affetto e il grande rispetto che Stoner continua a nutrire per loro (view spoiler)
Moloch wrote: "Se c'è però una cosa che non mi convince è il modo in cui sono tratteggiate due figure che Stoner considera evidentemente importanti nella sua vita e nella sua formazione: David Masters e Arthur Sl..."
Per me è stato un modo di testimoniare che è capace di provare sentimenti, anche senza una ragione. Se non avesse avuto proprio nessun attaccamento sarebbe sembrato troppo irreale. Così, pur non avendone la descrizione, intuisco che abbia una vita sentimentale che si svolge sempre al di fuori della sua famiglia (genitori, parenti, moglie). Se non fosse riuscito a provare amicizia non credo che (view spoiler)
Per me è stato un modo di testimoniare che è capace di provare sentimenti, anche senza una ragione. Se non avesse avuto proprio nessun attaccamento sarebbe sembrato troppo irreale. Così, pur non avendone la descrizione, intuisco che abbia una vita sentimentale che si svolge sempre al di fuori della sua famiglia (genitori, parenti, moglie). Se non fosse riuscito a provare amicizia non credo che (view spoiler)

Shardangood wrote: "L'amicizia, anche con amici "imperfetti" e/o molto differenti da lui rende, a mio parere, la storia più realistica. [spoilers removed]"
Evito di vedere il testo nascosto, non so se svela qualcosa che non ho ancora letto ((view spoiler) ), però il problema è che non capisco perché siano nate queste amicizie, ecco, cosa mai li leghi o che cosa ci abbia visto Stoner in queste 2 persone per ammirarle tanto
Evito di vedere il testo nascosto, non so se svela qualcosa che non ho ancora letto ((view spoiler) ), però il problema è che non capisco perché siano nate queste amicizie, ecco, cosa mai li leghi o che cosa ci abbia visto Stoner in queste 2 persone per ammirarle tanto
Mi sa un po' di "quel che passa il convento". Tra le conoscenze di Stoner, mai cercate o sollecitate, queste persone gli sono rimaste più attaccate delle altre

Sono al 60% del libro. Ho finito ieri sera il bellissimo capitolo su (view spoiler) : chi l'avrebbe mai detto che un capitolo su una tesi sull'ellenismo nella letteratura inglese si sarebbe rivelato tanto appassionante! :-)
Invece, mi duole dirlo, quello che sta cominciando un po' a stancarmi è il racconto della "guerra fredda" in casa Stoner: prima era più frequente avere anche il POV di Edith, si capiva meglio perché fosse rimasta come "bloccata" all'infanzia e la vita matrimoniale si fosse rivelata una scelta sbagliatissima e un trauma. Adesso invece ciò avviene più di rado, per cui la donna si comporta quando va bene come un'aliena, altrimenti come una strega inutilmente crudele. Soprattutto quando (view spoiler)
Insomma, per sintetizzare, in generale non riesco bene a leggere i comportamenti degli altri personaggi, a volte il narratore ce li spiega, altre no, ed è questa incostanza che un po' mi disorienta.
Comunque ora sono molto curiosa di vedere come si svilupperà questa guerra fra professori!
Invece, mi duole dirlo, quello che sta cominciando un po' a stancarmi è il racconto della "guerra fredda" in casa Stoner: prima era più frequente avere anche il POV di Edith, si capiva meglio perché fosse rimasta come "bloccata" all'infanzia e la vita matrimoniale si fosse rivelata una scelta sbagliatissima e un trauma. Adesso invece ciò avviene più di rado, per cui la donna si comporta quando va bene come un'aliena, altrimenti come una strega inutilmente crudele. Soprattutto quando (view spoiler)
Insomma, per sintetizzare, in generale non riesco bene a leggere i comportamenti degli altri personaggi, a volte il narratore ce li spiega, altre no, ed è questa incostanza che un po' mi disorienta.
Comunque ora sono molto curiosa di vedere come si svilupperà questa guerra fra professori!

Buona lettura a tutti (me compresa! :))

Fren, la penso esattamente come te: non vuol dire che il libro non mi stia piacendo, ma ho l'impressione di non riuscire a capire tutto
Forse questa mancanza di spiegazioni (perché S. ha scelto di diventare insegnante? Perché si sono sposati?) è anche voluta: non tutto nella nostra vita ci è chiaro, o ci è subito chiaro, o non tutto è spiegabile razionalmente
Forse questa mancanza di spiegazioni (perché S. ha scelto di diventare insegnante? Perché si sono sposati?) è anche voluta: non tutto nella nostra vita ci è chiaro, o ci è subito chiaro, o non tutto è spiegabile razionalmente
Fren wrote: "Perchè l'ha sposato se la sua massima aspirazione era andare in Europa con la zia?"
Io penso che E. sia cresciuta con l'idea che la sua vita doveva conformarsi a un "progetto" immutabile e che a un certo punto si sarebbe dovuta sposare, che lo volesse o no. C'è anche un momento piuttosto rivelatore quando di punto in bianco dice al marito che (view spoiler)
Questo, forse, riesco a capirlo: è come si comporta poi dopo sposati che ogni tanto mi sconcerta
Io penso che E. sia cresciuta con l'idea che la sua vita doveva conformarsi a un "progetto" immutabile e che a un certo punto si sarebbe dovuta sposare, che lo volesse o no. C'è anche un momento piuttosto rivelatore quando di punto in bianco dice al marito che (view spoiler)
Questo, forse, riesco a capirlo: è come si comporta poi dopo sposati che ogni tanto mi sconcerta

"Stoner" è "solo" la storia della vita anonima di un uomo semplice
la sua grande tragedia è proprio quella, che ha vissuto una vita normale facendo le cose normali che tutti si aspettavano da lui senza mai metterci un pizzico di volontà personale
in un certo senso la cosa vale anche per la moglie, non dimenticate che la storia si svolge negli anni Venti, Trenta e Quaranta del Novecento, all'epoca arrivati a una certa età ci si doveva sposare (pena il diventare una zitella), se non altro lei sente ed esprime prima la sua insoddisfazione (pur virandola in maniera negativa e diventando una persona orrenda)
Stoner invece è molto più passivo, sono ben poche le volte in cui prende una posizione chiara (chi è arrivato a un certo punto sa a cosa mi riferisco)
detto questo, per me è un gran bel romanzo, sembra quasi che non succeda mai niente ma rimani coinvolto dai pensieri e dalle emozioni di Stoner che Williams descrive molto bene
Posso dire che mi sono posta le stesse domande di Moloch, ma non con la stessa intensità. La penso come Axel e non sento il bisogno di avere risposta a questi dubbi. Per me il punto di svolta è stato il seminario e l'esame di Walker: prima leggevo perché apprezzavo lo stile ma non così tanto il protagonista, da lì in poi mi sono davvero affezionata a Stoner.


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Buona lettura!