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Stoner
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GdL Narrativa Febbraio 2014: Stoner di John Edward Williams - Commenti e discussione
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message 51:
by
Terry
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rated it 5 stars
Feb 07, 2014 12:08PM

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Sono all'86% (cioè: (view spoiler) ), e se devo dirvela tutta comincio a essere un po' stanca. Non ne posso più di casa Stoner, datemi le faide universitarie ma questa gabbia di matti mi sta mettendo a dura prova.
Finito
Per me 3,5/5: che dirvi, la seconda parte mi ha stremato
Forse ora come ora sono troppo severa, ci ritornerò su nei prossimi giorni quando ne scriverò un commento
Per me 3,5/5: che dirvi, la seconda parte mi ha stremato
Forse ora come ora sono troppo severa, ci ritornerò su nei prossimi giorni quando ne scriverò un commento

Mi ha colpito davvero tanto.. Stoner è entrato nel mio cuore, per come viene narrata la sua vita riesci a percepirlo, a vederlo, sentire le sue emozioni e i suoi pensieri. Un gran bel libro!

Racconta molto della mia storia personale, in quanto "persona normale".
Non riuscivo a smettere di leggerlo, e ultimamente non ho trovato parecchi libri che avessero questo potere.
A differenza di Roberta non credo che Stoner voglia dirci che "non si è felici se si ha quel che si vuole, ma se si vuole quel che si ha".
Credo piuttosto che sia la storia sull'ineluttibilità della vita, a prescindere dalle proprie scelte, dai rancori, dalle occasioni sbagliate e da quelle giuste.
Facciamo quello che possiamo, come uomini, donne, mariti, mogli, genitori, figli, lavoratori, singoli, amanti.
Ma, purtroppo, molto più spesso soffriamo per aver lasciato ad altri la possibilità di fare di noi quello che non possiamo.
E forse quella è una serenità che ci neghiamo.
Non permettere a nessuno di negarti una parte di te. "Imparò il silenzio e mise da parte il suo amore". #stoner #1libro1tweet



Un libro splendido e toccante.
Riporto qui la mia recensione:
Stoner è uno di quei casi in cui, quando si finisce un libro, si sente di aver perso qualcosa perché non ci sono altre pagine da poter leggere.
Leggendo l'incipit verrebbe quasi voglia di abbandonare la lettura perché la trama che, in poche righe, viene delineata non sembra fra le più entusiasmanti. Eppure, una volta cominciato, diventa difficile staccare gli occhi dalle pagine. Nonostante le vicende di Stoner rientrino perfettamente nel concetto di "normalità", e spesso anche di "mediocrità", fremevo per scoprire cosa sarebbe successo al personaggio.
Nonostante Stoner si riveli raramente all'altezza, e spesso si faccia semplicemente sopraffare dall'ineluttabilità di ciò che gli accade, non si riesce a non amare questo personaggio. In fondo, rappresenta ognuno di noi nel nostro, talvolta, non essere "abbastanza" nei confronti della nostra vita e delle persone che amiamo.
Ogni momento era giustapposto all'altro eppure isolato dal resto, e gli sembrava di essere fuori dal tempo e di vederselo scorrere davanti come un grande diorama deformato.
A chi non è capitato, almeno una volta nella vita, di sentirsi inerme davanti agli eventi della vita che sembrano quasi accadere a qualcuno "altro" da noi? Questo, nella sua semplicità, trasmette Stoner.
E la vita di Stoner scorre e, (view spoiler)
Un elogio della normalità: ogni vita normale è, a suo modo, straordinaria. Così come Stoner, nella sua "mediocrità" è terribilmente straordinario.
Sono giorni che devo scrivere la recensione, ma non mi viene. Non so, a differenza di tanti altri lettori, io non sento di "amare" granché il personaggio di Stoner: certo, a volte lo capisco, spesso mi identifico pure, perché nella nostra vita non sempre capita di essere all'altezza delle situazioni, di trovare la forza di reagire, ecc. Ma, appunto, riconosco di avere talvolta un carattere debole, non è che "ami" la mia debolezza.
Quindi, "Stoner" è più che altro un romanzo che mi ha via via confuso, rattristato o irritato, ma "commosso" non lo so, non penso di poterlo dire.
Quindi, "Stoner" è più che altro un romanzo che mi ha via via confuso, rattristato o irritato, ma "commosso" non lo so, non penso di poterlo dire.

A questo punto mi piacerebbe sapere se anche per altri partecipanti a questo gdl la vita di Stoner è un fallimento.
(Con questo ovviamente è sottinteso che per me non lo è).
Ti ringrazio, anche se a me a rileggerla sembra di dire una cosa e poi il suo contrario... il che forse è indicativo anche di quanto il libro sia difficilmente "incasellabile".
Come dicevo, io lo vedo più come un insieme di tante mini-vittorie e mini-sconfitte. L'unico momento in cui davvero non ho capito "qual è il problema", per dirla terra-terra, è quando (view spoiler) : ma perché il romanzo stesso non mi ha fatto capire la necessità di questa conclusione.
Come dicevo, io lo vedo più come un insieme di tante mini-vittorie e mini-sconfitte. L'unico momento in cui davvero non ho capito "qual è il problema", per dirla terra-terra, è quando (view spoiler) : ma perché il romanzo stesso non mi ha fatto capire la necessità di questa conclusione.


Santo cielo quanto è passivo!! è esasperante!
Sì, prende delle decisioni, ma sceglie sempre la via più facile o quella che gli si para davanti...
e poi.. ma che moglie si è scelto!!! e quello dovrebbe essere amore?? Non dico da parte di Stoner che, seppur con la sua pacatezza e riservatezza, lo dimostra in qualche modo, ma lei... mah...


Quando avremo finito più o meno tutti, vogliamo creare un "quiz" (oppure alcune domande sparse) sul romanzo da aggiungere qui? https://www.goodreads.com/quizzes
Non è obbligatorio in inglese, anche in italiano va bene
Per esempio io ho pensato a queste due:
Quale corso di studi inizia a frequentare Stoner quando si iscrive all'Università del Missouri? Risposta (view spoiler)
A un certo punto nel libro viene citato un famoso grammatico latino, quale? Risposta (view spoiler)
Poi però ho perso l'ispirazione, anche perché non è facile, in questo romanzo non è che "succedano" molte cose.
Se si va scrivete le domande che vi vengono in mente
Non è obbligatorio in inglese, anche in italiano va bene
Per esempio io ho pensato a queste due:
Quale corso di studi inizia a frequentare Stoner quando si iscrive all'Università del Missouri? Risposta (view spoiler)
A un certo punto nel libro viene citato un famoso grammatico latino, quale? Risposta (view spoiler)
Poi però ho perso l'ispirazione, anche perché non è facile, in questo romanzo non è che "succedano" molte cose.
Se si va scrivete le domande che vi vengono in mente


Ho dato un voto basso perché sostanzialmente per me è stato un buon romanzo, ma non uno di quelli che riprenderei in mano per rileggerlo con piacere.
La vita di Stoner è una vita triste e infelice, perché a mio avviso, lui ha subito gli eventi che gli sono capitati se non in sporadiche occasioni dove ha agito spinto da un qualcosa di inspiegabile, come lui stesso afferma..
Stoner è una figura positiva, ma troppo passiva..
La sua vita può essere riassunta nelle prime righe del romanzo oppure da una frase: "che cosa ti aspettavi?"
Certamente è un libro che fa riflettere sulla vita..
.. ecco lo sapevo, dopo questo commento devo andare ad aumentargli il voto..

Sul giudizio da dare alla storia invece sono abbastanza confusa. Alla fine è il racconto dell'esistenza mediocre di un professore, niente di più.
Eppure ti ritrovi a "tifare" per lui, pur non approvando le sue scelte (view spoiler) .
Sono contenta di averlo letto, è uno di quei libri che rimane impresso e ho la sensazione che tra qualche anno mi verrà voglia di rileggerlo.

Inizio con il dire che non mi ha entusiasmato più di tanto, ossia l'ho trovato scritto molto, molto bene, tanto che ogni volta che iniziavo a leggerlo era difficile lasciarlo, almeno alla fine del capitolo dovevo arrivarci, altrimenti non c'era modo di fermarmi e i capitoli non sono proprio così corti, altra cosa che non apprezzo molto, più che altro perchè non mi piace lasciare un capitolo a metà ma allo stesso tempo vorrei leggere ogni volta che ho anche solo 2 minuti a disposizione. Ma non è certo questo il problema di questo libro, il "problema" vero è che la storia in se non mi ha trasmesso molto, Stoner in fin dei conti è un uomo qualunque si, ma (view spoiler) . Diciamo che sono contenta di averlo letto con il GdL, perchè forse da sola non l'avrei mai fatto e sicuramente non è uno di quei libri che rileggerò presto (forse mai).
Come giudizio finale do' un 4* alla scrittura di Williams, che è molto coinvolgente, ma non do' più di 3* alla storia, visto che si, mi ha accompagnato per tutta la lettura ma alla fine una volta chiuso il libro non mi ha lasciato molto.

La tematica che io ho trovato prevalente è la discrepanza che esiste tra lo sguardo degli altri su di noi e la percezione che invece ciascuno ha di se stesso. Sicuramente all'esterno Stoner appare un uomo poco rilevante ma la sua vita interiore è invece molto più ricca: la sua colpa è quella di adagiarsi sulla sua difficoltà di entrare in relazione con gli altri e di comunicare sentimenti ed emozioni. Non credo che sia giustificabile su un piano umano (almeno io non riesco a giustificare la sua tendenza a mantenere lo status quo a qualunque costo), ma sul piano letterario è un personaggio molto riuscito.



https://www.goodreads.com/review/show...
Vi segnalo anche due recensioni trovate in rete, piuttosto interessanti:
http://www.newyorker.com/books/page-t...
http://www.leparoleelecose.it/?p=12699
e un'intervista a Ian McEwan sul libro:
http://www.repubblica.it/cultura/2013...
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