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Dr. Jekyll and Mr. Hyde
Discussioni sui Libri
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Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde: discutiamone!
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message 1:
by
Anastasia
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rated it 4 stars
Oct 02, 2012 10:42AM

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Letto qualche tempo fa, non anni e anni fa ma abbastanza perché non ne abbia un ricordo nitidissimo. Ricordo però che mi lasciò un po' fredda: forse perché ormai noto e stranoto, ma da un classico del brivido mi aspettavo di più, mi è sembrato un po' "datato"; probabilmente l'ho letto in modo superficiale senza cogliere tutti i significati.

Anche io l'ho letto diversi anni fa e anche io mi aspettavo qualcosa di più.

ops!!!sai che non me ne ero accorta??
devo aver dato il voto con l'ipad e poi non ho controllato(quindi ho schiacciato più stelle di quanto volevo).
ahah!!grazie Moloch!!ora ho messo il voto giusto!
E' una storia che rileggo spesso d'inverno, Avete presente quelle domeniche quando piove o fa freddo, e si rimane in casa sul divano bevendo litri di tè? Ritengo che Jekyll & Hyde sia una lettura adatta. Ammetto però di essere di parte: il genere mi è sempre piaciuto, anche se mi rendo conto che al giorno d'oggi ha perso un po' di smalto. Lo metto però insieme a Dracula, Frankenstein, Il Castello di Otranto e compagnia, tutti racconti che hanno la loro apposita sezione nella mia libreria.


Mi era piaciuto, benché certamente lo stile inglese vittoriano sia un po’ distante dal gusto odierno.
Le tematiche affrontate sono troppo interessanti, ad esempio la crisi dell’uomo moderno, i limiti della scienza, il tema del doppio e della metamorfosi, il conflitto follia-ragione, … Insomma, tantissimo da sviscerare. :)
Per me è un piccolo capolavoro, il simbolo di un'epoca che scopre la natura "bestiale" dell'uomo.
Questa caricatura di Darwin sembra preannunciare "Dottor Jekyll e Mr. Hyde" - scritto circa 30 anni dopo "On the Origin of Species":
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Edi...
Mr. Hyde avrà due emuli: uno reale, Jack lo squartatore (188-1891) e l'altro cartaceo, Dorian Gray.
Questa caricatura di Darwin sembra preannunciare "Dottor Jekyll e Mr. Hyde" - scritto circa 30 anni dopo "On the Origin of Species":
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Edi...
Mr. Hyde avrà due emuli: uno reale, Jack lo squartatore (188-1891) e l'altro cartaceo, Dorian Gray.

Comunque anche io sostengo che sia stato a suo modo "rivoluzionario" all'epoca, sostenere che nell'uomo ci sia una natura che se lasciata libera è propensa al male..
Non intendevo una derivazione diretta, cercavo di mettere in evidenza le somiglianze tra le tre figure.
*Semi OT*
Se vi piace l'epoca vittoriana e volete una lettura leggera:
http://www.goodreads.com/series/40488...
http://www.goodreads.com/series/40936...
(oppure sbirciate nella mia libreria, gialli storici). Sono gialli molto accurati dal punto di vista storico.
*Semi OT*
Se vi piace l'epoca vittoriana e volete una lettura leggera:
http://www.goodreads.com/series/40488...
http://www.goodreads.com/series/40936...
(oppure sbirciate nella mia libreria, gialli storici). Sono gialli molto accurati dal punto di vista storico.

Mi ricorderò sempre invece il commento del mio allora prof. di inglese sul titolo che potrebbe essere letto come:
Jack kills and hides
(per la serie: chi era veramente il mostro?)
Chi lo sta leggendo in questi giorni ha l'impressione che possa esserci questa chiave di lettura?

Mi ricorderò sempre invece il commento del mio allora prof. di inglese sul titolo che potrebbe essere letto c..."
Sarà una cosa comune dei professori di inglese :D

Questa illustrazione rende bene l'atmosfera d'incubo:

L'edizione in inglese del 1904 con queste illustrazioni (create da Charles Raymond Macauley) è disponibile qui:
http://archive.org/details/strangecas...

L'edizione in inglese del 1904 con queste illustrazioni (create da Charles Raymond Macauley) è disponibile qui:
http://archive.org/details/strangecas...

Mary Reilly è la trasposizione dell'omonimo libro di Valerie Martin (tradotto da noi come "La governante del Dr.Jekyll"), che naturalmente è ispirato all'opera di Stevenson. :)
Donatella wrote: "uello che mi colpì maggiormente del racconto - giacché non si tratta di un romanzo ma di un racconto lungo - è il modo in cui è nato: Stevenson una notte ebbe un incubo, sognò infatti un individuo piccolo, sinistro, che usciva da una porticina e si immetteva nella nebbia londinese notturna. Quell'incubo lo colpì tanto che ci fece un racconto tutt'attorno. "
Una cosa interessante riguardo il background di questa storia è che ci fu una prima versione molto più "esplicita" di quella poi pubblicata, scritta quasi di getto. Una volta che il buon vecchio Stevenson la fece vedere alla moglie, lei suggerì di andarci piano, probabilmente, con certe parentesi del discorso. Tant'è vero che nel racconto si accenna solamente a certi "piaceri" a cui si lascia andare Hyde, che nella prima versione del racconto vengono chiaramente descritti toccando l'omosessualità e l'autoerotismo, argomenti e "piaceri" di per sé inacettabili per l'epoca. Quindi, si suppone, che Hyde nella mente di Stevenson fosse omosessuale, cosa molto interessante da tirare in ballo nel discorso. Quindi, si potrebbe dire, che l'omosessualità al tempo coincideva con la sfrenatezza del male, quanto anche la masturbazione, cosa che adesso ormai è più che accettata, anzi.
Peccato per la censura, si sarebbero potute rivelare molte cose. Ma è anche vero che la moglie diede questo consiglio unicamente per il bene del marito, per - rimanendo in tema! - preservare la sua reputazione, anche perché il settore a cui si rivolgeva abitualmente era quello della letteratura per l'infanzia.

Riflessione sicuramente scontatissima:
Secondo me il vero crimine non sta né nell'omicidio di Hyde NE' nel famoso "hide" di Jekyll davanti alla sua seconda natura, ma sta proprio al principio.
Sta nella volontà di Jekyll di separare questa natura divisa tra bene e male, in fondo anche per poter scrollarsi di dosso eventuali sensi di colpa derivanti da ciò che potrebbe aver fatto la sua nuova metà.
La genialità, secondo me, di Stevenson sta proprio nel fatto di aver - forse - criticato il perbenismo della sua società dicendo che appunto in ognuno di noi risiede un individuo maligno e represso e un uomo di indole buona che instancabile cerca di seguire la via della Virtù.
E il secondo punto a suo favore, per me, è nell'aver detto che una volta che il male assoluto senza alcun controllo prende il sopravvento, per una naturale indole dell'uomo, questo diventa più forte di qualsiasi forza benevola (perseguire il Bene è sempre molto più faticoso dell'associarsi al Male, proprio perché il primo non richiede principalmente naturalezza, ma anche sacrifici e molta, ma molta fortezza e perserverazione, fare il Male in fondo è facile per la sua estrema libertà). Tant'è vero che a Jekyll non da soddisfazioni tentare di tornare alla vita di prima, non è più sincero come invece prima si descriveva in entrambe le parti "sdoppiate", è solo fatica che porta appunto poche soddisfazioni. La tentazione vince sempre, e Stevenson penso voglia dire con questo che il male, una volta provato nella sua interezza, è una forza vorticosa che non può che attirarti a sé.
Forse l'unico appunto che me lo fa votare come 4 stelle invece che 5 è lo svolgimento del racconto, anche se oggettivamente non è criticabile. Personalmente mi sarebbe piaciuto che il libro prendesse la storia rivelata alla fine da Jekyll e la approfondisse per un intero libro, togliendosi di dosso il punto di vista di Utterson, per quanto questo crei la giusta curiosità e suspence e mistero che ci vuole per la novella. Così si potrebbe conoscere, ad esempio, anche il famoso Jekyll iniziale, diviso fra le sue due parti, che medita su un possibile esperimento, per poter capire come fosse prima. Le famose divisioni sarebbero narrate (molto alla Dostoevskij, forse) in modo che scava molto di più tra i recessi della volontà e della mente etc etc.
Il lettore ottocentesco di certo è ignaro della verità, solo adesso si può dire che la novella perde di un certo mordente per il fatto che sono abbastanza superflue quelle ottanta pagine prima della rivelazione, proprio perché si sa già tutto a prescindere.

Estremizzare il "Bene" ha come unico risultato quello di generare un "Male" mostruoso e incontrollabile, che agisce al di fuori da ogni nostra volontà.