Moby Dick
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Read between July 27 - September 20, 2024
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Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. È un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione. Ogni volta che m’accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima mi scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ...more
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Quantunque io non sappia dire la ragione esatta perché quei direttori di scena, che sono i Fati, abbiano voluto affidarmi questa meschina parte di una crociera a balene, mentre altri vennero designati a magnifiche parti in elevate tragedie, a parti brevi e facili in signorili commedie e a gaie parti in farse, quantunque io non sappia dirne la ragione esatta, pure, ora che mi richiamo tutte le circostanze, credo di vederci un poco tra le molle e i motivi che, venendomi astutamente presentati sotto vari travestimenti, m’indussero a darmi d’attorno e recitare la parte che recitai, oltre a ...more
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In quale censimento di viventi creature i morti dell’umanità sono inclusi? Perché mai un universale proverbio dice che i morti non raccontano segreti, sebbene ne contengano più delle Sabbie di Goodwin?10 Come mai, al nome di colui che ieri partì per l’altro mondo, noi premettiamo una parola tanto significativa e infedele, e pure non lo chiamiamo così, se s’imbarca soltanto per le più remote Indie di questo mondo vivente? Perché le compagnie d’assicurazione sulla vita pagano premi di morte su gente immortale? In quale paralisi eterna e immobile, in quale estasi fatale e disperata giace ancora ...more
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Non c’è nemmeno bisogno di dire con quali sentimenti, la vigilia di un viaggio a Nantucket, io considerassi le lapidette di marmo e, alla luce penosa di quel giorno oscurato e dolente, leggessi il destino dei balenieri che mi avevano preceduto. Sì, Ismaele, uno stesso destino può essere il tuo. Ma, in certo modo, ritornai allegro. Deliziosi motivi di imbarcarmi, bella probabilità di promozione, no? una lancia sfondata mi avrebbe reso immortale, per brevetto. Sì, c’è la morte in questa impresa della caccia, l’indicibilmente fulminea, caotica spedizione di un uomo nell’Eternità. Ma e con questo? ...more
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«Ora, compagni, il capitano di Giona era uno di quegli uomini sagaci che capiscono subito se uno è colpevole ma per la loro cupidigia denunciano solo i poveri. Su questa terra, compagni, il peccato che paga può andare in ogni luogo e senza passaporti, mentre la Virtù, se è povera, viene fermata a tutte le frontiere! E così il capitano di Giona s’accinge a sperimentare la profondità della borsa di Giona prima di giudicarlo apertamente. Gli chiede il triplo della somma consueta e l’altro accetta. Allora il capitano è sicuro che Giona è un fuggiasco, ma nello stesso tempo si risolve di aiutare ...more
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Poiché tutti gli uomini tragicamente grandi sono tali attraverso qualcosa di morboso. Sta’ sicura di questo, o ambizione giovanile: qualsiasi grandezza mortale è soltanto malattia.
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La vecchiaia è sempre insonne, come se l’uomo, da quanto più tempo è allacciato alla vita, tanto meno abbia a che fare con ciò che somiglia alla morte.
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– Vendetta sopra un bruto che non ha la parola! – esclamò Starbuck – che ti colpì soltanto per il più cieco degli istinti! Follia! Essere infuriato contro una creatura muta, capitano Achab, mi sembra un’empietà. – Senti ancora, la parola più profonda. Tutti gli oggetti visibili, vedi, sono soltanto maschere di cartone, ma in ogni evento, nell’atto vivo, nell’azione indubitata, qualcosa di sconosciuto, ma sempre ragionevole, sporge le sue fattezze sotto la maschera bruta. E se l’uomo vuol colpire, colpisca sulla maschera! Come può il prigioniero arrivar fuori se non si caccia attraverso il ...more
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Lascio una scia bianca e inquieta, acque pallide, facce più pallide, dovunque passo. Le onde invidiose si gonfiano ai lati per sommergere la mia traccia: facciano, ma prima io passo.
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La Balena Bianca gli nuotava davanti come la monomaniaca incarnazione di tutte quelle forze malvagie da cui certi uomini profondi si sentono rodere nell’intimo, finché si riducono a vivere con mezzo cuore e con mezzo polmone. Quell’intangibile malvagità che è stata al principio delle cose; al cui impero persino i moderni Cristiani ascrivono metà dei mondi; che gli antichi Ofiti dell’Oriente veneravano nel loro demonio scolpito; questa malvagità Achab non cadeva in ginocchio ad adorarla come quelli ma, trasportandone freneticamente l’idea nell’aborrita Balena Bianca, le si lanciava contro, così ...more
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Sovente, quando dalla branda lo cacciavano spossanti sogni notturni, insopportabilmente reali, che riprendendo i suoi pensieri intensi della giornata li continuavano in un tumulto di frenesie e glieli facevano turbinare e turbinare nel cervello infiammato, finché anche il battito del suo centro vitale gli diventava una insopportabile angoscia, e quando, come accadeva qualche volta, questi sussulti spirituali gli sollevavano l’essere dalle fondamenta e un abisso pareva aprirsi in lui, dal quale erompevano fiamme forcute e lampi, e diavoli maledetti gli facevano segno di saltare con loro, quando ...more
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Ci sono certe bizzarre circostanze e occasioni in questa strana e caotica faccenda che chiamiamo la vita, che un uomo prende l’intero universo per un’enorme burla in atto, sebbene non riesca a vederne troppo chiaramente l’arguzia, e sospetti anzichenò che la burla non sia alle spalle di altri che le sue. Tuttavia, nulla c’è che scoraggi e nulla sembra degno di discussione. Egli ingolla tutti gli avvenimenti, tutti i culti, le fedi e le persuasioni, tutte le cose difficili visibili e invisibili, non importa quanto indigeribili, come uno struzzo dallo stomaco robusto inghiotte pallottole e ...more
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Il giro del mondo! C’è molto in queste parole che ispira sentimenti d’orgoglio; ma dove conduce tutta questa circumnavigazione? Soltanto, attraverso innumerevoli pericoli, a quello stesso punto donde si è partiti, dove quelli che abbiamo lasciato indietro al sicuro sono stati avanti noi tutto il tempo. Se questo mondo fosse un piano infinito e navigando a oriente noi potessimo sempre raggiungere nuove distanze e scoprire cose più dolci e nuove di tutte le Cicladi o le Isole del Re Salomone, allora il viaggio conterrebbe una promessa. Ma, nell’inseguire quei lontani misteri di cui sogniamo, o ...more
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E ancora: come la calma profonda che soltanto in apparenza precede e predice la tempesta è forse più spaventosa della tempesta stessa, poiché di fatto essa è soltanto l’involucro, la busta della tempesta, e la contiene dentro di sé come il fucile apparentemente innocuo contiene la polvere, la pallottola e l’esplosione fatale, così l’aggraziato riposo della lenza, dov’essa silenziosamente s’abbiscia in mezzo ai rematori prima che venga messa in azione, quest’immobilità incute più reale terrore di qualunque altra parvenza nella pericolosa faccenda. Ma che più? Tutti gli uomini vivono ravvolti in ...more
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Era una testa nera e incappucciata e, pendendo là in mezzo a una quiete tanto intensa, pareva la testa della Sfinge nel deserto. «Parla, testa enorme e venerabile,» mormorò Achab «tu che, sebbene non abbia una barba, pure ti mostri tutta brizzolata di muschi, parla, o testa poderosa, e rivelaci il segreto che si nasconde in te. Di tutti i palombari tu sei quello che è disceso più profondo. Questa testa, su cui ora splende il sole, è passata tra le fondamenta del mondo. Dove flotte e nomi dimenticati arrugginiscono ed ancore e speranze mute marciscono; dove la nave della terra ha la sua sentina ...more
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«C’è sempre qualcosa di egoistico nelle vette e nelle torri e in tutte le cose grandiose e sublimi. Ecco qui: tre picchi, superbi come Lucifero. La torre ferma è Achab, il vulcano è Achab, l’uccello coraggioso, intrepido e vittorioso, anche lui è Achab: tutti sono Achab, e quest’oro rotondo non è che l’immagine del globo più rotondo che, simile al vetro del mago, non fa altro che rispecchiare a ciascuno il suo io misterioso. Grandi fatiche e poco profitto per coloro che chiedono al mondo di spiegarli, quando il mondo non può nemmeno spiegare se stesso. Mi pare che questo sole coniato abbia un ...more
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Ma ben pochi pensieri di Pan agitavano il cervello di Achab mentre, ritto come una statua di ferro al solito posto, sotto le manovre di mezzana, con una narice fiutava senza pensarci il muschio zuccheroso delle Isole Bashi (nei cui boschi soavi dolci amanti dovevano passeggiare) e con l’altra aspirava l’alito salino del nuovo mare; quel mare in cui l’odiata Balena Bianca doveva proprio allora aggirarsi. Gettato finalmente su queste acque quasi definitive e correndo verso la zona di caccia del Giappone, il proposito del vecchio si faceva più intenso. Le sue labbra salde s’incontravano come le ...more
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La Morte appare la sola conclusione desiderabile di un’esistenza come questa, ma la Morte è soltanto un salpar per la regione del nuovo Inesplorato; è soltanto il primo saluto alle possibilità del Remoto immenso, del Selvaggio, dell’Equoreo, dello Sconfinato; e perciò agli occhi desiderosi di morte di uomini simili, cui resta ancora in cuore un intimo rimorso contro il suicidio, l’oceano cui tutti accorrono e che tutti riceve distende allettevole tutta la sua immensità di terrori inconcepibili e avvincenti, e di avventure inaudite e meravigliose; e dai cuori d’infiniti Pacifici migliaia di ...more
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– La vedete? – gridò Achab; ma la balena non si mostrava ancora. – Nella sua scia infallibile, comunque, non c’è che da seguire quella scia. Barra oè, alla via, come vai e come andavi. Un’altra stupenda giornata! Se ci fosse un mondo creato or ora e creato per la villeggiatura degli angeli e questo mattino fosse il primo dell’apertura, un giorno più bello non potrebbe sorgere su questa terra. Ecco argomenti di pensiero, se Achab avesse tempo a pensare, ma Achab non pensa; egli sente soltanto, sente, sente sempre; è già abbastanza tormentoso per l’uomo mortale! pensare è un’audacia. Dio ...more
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