Cosí, se si pensava solo alla sua bellezza, bisognava tener presente quel fremito, quella cosa viva – trasportavano mattoni lungo un’asse inclinata, mentre li osservava – e inserirla nel quadro; se invece si pensava a lei solo come una donna, bisognava dotarla di una qualche stravaganza; o ipotizzare un desiderio latente di spogliarsi della sua regalità di forme, come se la sua bellezza l’annoiasse, e l’annoiasse tutto ciò che gli uomini dicono della bellezza, e volesse solo essere come chiunque altro, insignificante. Chi lo sa. Chi lo sa. Ma doveva rimettersi al lavoro).

