Via col vento
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Read between August 6, 2023 - July 18, 2025
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Rossella O’Hara non era una bellezza, ma raramente gli uomini se ne accorgevano, quando, come avveniva per i gemelli Tarleton, subivano il suo fascino.
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Mentre chiacchierava, rideva e lanciava rapidi sguardi all’interno della casa e nel cortile, i suoi occhi caddero su uno straniero, solo nel vestibolo; la fissava con una fredda impertinenza che destò in lei un sentimento misto di piacere femminile per aver suscitato l’interesse di un uomo e di imbarazzo per la sensazione che il suo abito fosse eccessivamente scollato. Le sembrò tutt’altro che giovane, doveva avere almeno trentacinque anni ed era alto e ben fatto. Rossella si disse che non aveva mai visto un uomo con le spalle così larghe e con muscoli così vigorosi, fin troppo per un ...more
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Quasi balbettando per l’eccitazione, Carlo prese fra le sue quelle manine tiepide e fissò i begli occhi verdi e ridenti. Era questo il modo in cui le ragazze erano solite parlare con gli altri giovanotti, ma mai con lui. Non sapeva perché, ma lo trattavano sempre come un fratello più giovane ed erano gentili, senza mai prendersi la pena di stuzzicarlo. Lui avrebbe voluto che si comportassero come con altri molto meno belli e meno benestanti. Ma le rare volte in cui questo avveniva, lui non sapeva mai che cosa dire ed era afflitto da un tormentoso imbarazzo a causa della sua timidezza. E ...more
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si voltò di nuovo per salire, i suoi occhi caddero ancora una volta sull’uomo che aveva udito chiamare Rhett Butler e che era fermo a qualche passo da Carlo. Evidentemente aveva ascoltato tutta la conversazione, perché le sorrise con malizia come un gatto; nuovamente i suoi occhi la fissarono con uno sguardo del tutto privo della deferenza a cui era abituata. “Per Giove!” disse fra sé indignata, usando l’imprecazione favorita di Gerald. “Sembra che… sì, pare che sappia come sono quando sono svestita…”
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nel suo intimo, provava un senso di istintivo rispetto per quell’uomo che aveva rifiutato di sposare una sciocchina.
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Volgendo lo sguardo incontrò quello di Rhett Butler, che non si era mescolato con la folla, ma conversava in disparte con John Wilkes. La stava osservando e, quando lei lo guardò, rise clamorosamente. Rossella ebbe la spiacevole sensazione che quell’uomo che non era ricevuto fosse il solo fra i presenti che sapesse ciò che si nascondeva sotto la sua selvaggia gaiezza, e che questo gli procurasse un divertimento beffardo. Avrebbe graffiato con piacere anche lui.
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Si voltò fronteggiando la folla, batté i tacchi e si inchinò come un maestro di danza, un inchino aggraziato in un uomo così forte e insolente come un ceffone.
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«Come posso farvi capire queste cose? Siete così giovane e impetuosa che non sapete che cos’è il matrimonio.» «So che vi amo.» «L’amore non basta per fare un matrimonio felice, quando due persone sono diverse come noi. Voi, Rossella, da un uomo volete avere tutto: il corpo, il cuore, l’anima, i pensieri. E se non li aveste, sareste infelice. E io non potrei darvi tutto di me. Non posso dare tutto a nessuno. E non desidererei tutto il vostro cuore e la vostra anima. Voi ne sareste offesa e arrivereste a odiarmi… oh, amaramente! Odiereste i libri che leggo e la musica che amo perché mi ...more
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«Sono stato un mascalzone, perché sto per sposare Melania. Ho fatto torto a voi, ma l’ho fatto anche più grande a Melania. Non avrei dovuto dirlo perché sapevo che non avreste capito. Come potrei non volervi bene… a voi che avete tutta l’ansia di vivere che io non ho? Voi che potete amare e odiare con una violenza che per me è impossibile? Perché siete elementare come il fuoco e il vento e le cose selvagge, mentre io…»
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«Fiuuu! C’è già la guerra?»
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«È già abbastanza seccante essere disturbati nel proprio riposo da un colloquio come quello che sono stato costretto a udire, ma perché anche la mia vita dovrebbe essere in pericolo?»
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«Non siete un gentiluomo!» «Osservazione giustissima» replicò lui allegramente. «E voi, Miss O’Hara, non siete una signora.»
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«Nessuna donna può considerarsi una signora dopo aver detto e fatto quello che ho udito. Però le signore hanno raramente avuto un interesse ai miei occhi. Io so ciò che pensano, ma loro non hanno mai il coraggio o la sfacciataggine di esprimerlo a parole. E questo, con l’andare del tempo, diventa noioso. Ma voi, mia cara Miss O’Hara, siete una ragazza di spirito, di uno spirito veramente ammirevole, e io vi faccio tanto di cappello. Capisco benissimo quale simpatia l’elegante Mister Wilkes può provare per una ragazza che ha la vostra natura impetuosa. Lui deve ringraziare Dio in ginocchio, ...more
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Che bella cosa essere un uomo e non avere da soffrire le pene attraverso le quali lei era passata pochi minuti prima!
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Queste tre si detestavano reciprocamente e non avevano fiducia l’una nell’altra come i primi triumviri a Roma; e la loro stretta alleanza si doveva probabilmente a quelle stesse ragioni.
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Ma perché era così diversa, così lontana da quelle donne affettuose? Lei non poteva amare nulla e nessuno con quell’altruismo. Era una sensazione di solitudine… e non si era mai sentita sola prima di allora.
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“Gli uomini” pensò “dovrebbero essere interamente rasati oppure avere i baffi o la barba piena. Quei quattro peli danno l’impressione che siano tutto ciò che hanno potuto fare.”
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Attraverso la sala un uomo, appena arrivato e ancora fermo sulla soglia, la vide, sussultò riconoscendola e osservò più attentamente quegli occhi dal taglio obliquo nel volto caparbio e ribelle. Quindi ghignò fra sé intuendo l’invito che chiunque avrebbe potuto leggervi. Era vestito di panno nero e superava in altezza tutti gli ufficiali che gli erano accanto, con le spalle larghe ma la vita sottile, e dei piedi assurdamente piccoli nelle scarpe di vernice. Il suo abito severo, con la camicia finemente pieghettata e i calzoni elegantemente allacciati sotto le uose molto alte, contrastava ...more
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«Non temete, bella signora! Il vostro colpevole segreto è chiuso nel mio cuore». «Oh» mormorò Rossella febbrilmente «come potete dire una cosa simile?» «L’ho fatto per tranquillizzarvi. Che cosa volete che vi dica? “Siate mia, o bella, altrimenti rivelerò ogni cosa”?» Lei incontrò involontariamente i suoi occhi e vide che erano canzonatori come quelli di un bambino. E allora rise. Dopotutto la situazione era buffa. Anche lui rise, e così forte che alcune delle signore che erano nell’angolo si voltarono a guardare.
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Ma in lui c’era anche qualcosa di stimolante, di vitale, di elettrizzante. Tutto quanto c’era in lei di irlandese si ridestò, alla sfida di quegli occhi neri.
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«Perché non dite quello che pensate veramente?» le chiese lui abbassando la voce in modo che, nel frastuono generale, giunse soltanto alle sue orecchie. «Perché non dite che sono un fiero mascalzone e non sono un signore, e che devo andarmene o mi farete cacciar via da uno di quei valorosi giovanotti in uniforme?»
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«Mi avete deluso.» «Deluso?» «Sì. In occasione del nostro primo felice incontro avevo supposto di avere finalmente trovato una ragazza che fosse non soltanto bella, ma anche coraggiosa. Ora vedo che siete soltanto bella.» «Vorreste dirmi che sono codarda?» Si agitava come una gallina. «Precisamente. Vi manca il coraggio di dire quello che sentite. Quando vi ho conosciuto ho pensato: “Questa è una ragazza come ce n’è una in un milione. Non è come quelle altre stupidine che credono a tutto ciò che le mamme e le bambinaie dicono, e agiscono di conseguenza, quali che siano i loro sentimenti. E ...more
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Voi non dite mai delle cose carine, capitano?» «Vi piacerebbe che vi dicessi che i vostri occhi sono dei piccoli acquari pieni di una meravigliosa acqua verde e che quando i pesciolini vengono a nuotare a galla, come adesso, siete maledettamente graziosa?»
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«Siete la più adorabile danzatrice che io abbia mai tenuto fra le braccia.» «Capitano Butler, mi stringete troppo! Tutti ci guardano…» «Se nessuno vedesse, protestereste ugualmente?» «Capitano, mi pare che stiate diventando poco corretto.» «Nemmeno per sogno. Come potrei, avendo voi fra le braccia…?
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Le lanciò un’occhiata che sembrò attraversare la leggera vestaglia.
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In quei giorni aveva imparato a scacciare i pensieri sgraditi. Si era abituata a dirsi: “Adesso non indugerò su questo o quel problema. Ci penserò domani”. E in genere, l’indomani, o quel pensiero non le si presentava alla mente o era tanto sbiadito dal tempo trascorso che non le causava grandi ansie.
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Sembrava che, nello scrivere a Melania, Ashley dimenticasse la guerra e cercasse di tracciare attorno a loro due un cerchio magico fuori del tempo, scrollando lontano da sé tutto ciò che era avvenuto da quando Fort Sumter era il discorso del giorno. Parlava di libri che lui e Melania avevano letto, di canzoni che avevano cantato, di vecchi amici, di luoghi che aveva visitato in Europa. E in quelle lettere c’era una malinconica nostalgia delle Dodici Querce: dedicava lunghe pagine a rievocare le gelide stelle di un cielo autunnale, i banchetti con la porchetta arrostita, le merende a base di ...more
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E le sembrarono il grido di un’anima tormentata dinanzi a qualcosa che non avrebbe voluto, eppure doveva affrontare.
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Vive dentro di sé invece di vivere fuori e detesta essere trascinato nel mondo…
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Il suo amore era ancora l’adorazione della fanciulla per un uomo che non riusciva a comprendere, un uomo che possedeva tutte le qualità che a lei mancavano, ma che destavano la sua ammirazione. Lui era ancora il Principe Azzurro sognato da una fanciulla, la quale non chiedeva altra ricompensa per il suo amore se non un bacio.
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il suo amore per Ashley era diverso; era qualcosa di sacro che le toglieva il respiro, un’emozione che andava crescendo durante le lunghe giornate di silenzio forzato, e si nutriva di ricordi e di speranze.
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Cominciò ad aspettare le sue visite. In lui c’era qualcosa di eccitante che Rossella non riusciva a cogliere, ma che lo rendeva diverso da tutti gli altri. Qualcosa che toglieva il respiro nell’eleganza della sua figura aitante e rendeva il suo semplice ingresso in una stanza simile a un brusco contatto fisico, qualcosa nell’impertinenza, nello sguardo leggermente beffardo dei suoi occhi scuri che sembrava sfidarla ad addomesticarlo. “È quasi come se ne fossi innamorata!” pensò un giorno sbalordita. “Ma non è così, e proprio non ci capisco nulla.” Però il senso di eccitazione persisteva. ...more
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lei non resisteva ai suoi complimenti e ai suoi baciamano più di quanto una mosca resista a un vasetto di miele.
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Era certa che un dispiacere di natura romantica lo avesse reso duro e amaro e che ciò di cui aveva bisogno era l’amore di una donna buona.
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E aveva la sensazione di essere svestita ogni volta che lui la guardava, per via di quello sguardo insolente, come se tutte le donne fossero una sua proprietà di cui potesse disporre quando gli pareva e piaceva.
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Oltre ad aver portato il tessuto, diede a Maribella ottimi consigli per la fattura del vestito. I cerchi a Parigi erano più larghi, quell’anno, e le gonne più corte. Non più ornate di crespo ma tagliate a festoni che lasciavano vedere le sottovesti ricamate. Disse pure che in strada non aveva visto mutandoni, perciò immaginava che non si portassero più. Mrs Merriwether confidò poi a Mrs Elsing di essersi preoccupata del fatto che, incoraggiandolo, avrebbe addirittura raccontato che specie di calzoncini portavano le parigine. Se non fosse stato un tipo così schiettamente virile, la sua abilità ...more
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La urtava pensare che qualcuno così perfetto come Ashley potesse avere dei pensieri in comune con un reprobo come Rhett Butler. Disse fra sé: “Entrambi vedono la verità in questa guerra: ma Ashley è pronto a morire e Rhett no. Mi pare che questo dimostri il buonsenso di Rhett”. Si fermò un attimo, colpita dall’orrore di avere avuto un simile pensiero sul conto di Ashley. “Entrambi vedono la stessa spiacevole verità, ma Rhett ama guardarla in faccia e irritare il pubblico parlandone, mentre Ashley non può sopportarne la vista.” E questo la stupiva molto.
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Siate sincera: non vi sentite scoppiare, a volte, a dover tenere la bocca chiusa?»
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«Ma che intenzioni avete?» «Di tentarvi con bei regali finché avrò distrutto i vostri ideali fanciulleschi e sarete alla mia mercé.»
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Invece vi porterò dei regali finché mi farà piacere e ogni volta che vedrò qualcosa di adatto a valorizzare la vostra bellezza. Vi porterò della seta verde per fare un vestito in tono con il cappello. E vi avverto che non è gentilezza, la mia. Ricordatevi che non faccio mai nulla senza ragione, e non dono mai una cosa senza essere certo che mi sarà ricambiata. E sono sempre ripagato.»
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I suoi occhi neri cercarono il volto di lei e indugiarono sulle labbra. Rossella abbassò lo sguardo, piena di emozione. Adesso Rhett avrebbe cercato di prendersi delle libertà, proprio come aveva predetto Elena. L’avrebbe baciata, o avrebbe cercato di baciarla, e Rossella, confusa e palpitante, non riusciva a decidere. Se rifiutava, Rhett avrebbe potuto strapparle il cappellino dalla testa e offrirlo a un’altra ragazza. D’altro canto, se gli avesse concesso un casto e fuggevole bacio, forse lui le avrebbe portato altri bei regali nella speranza di ottenerne un secondo. Gli uomini davano tanta ...more
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Con la mano sulla maniglia della porta si voltò e la fissò con uno sguardo lungo, disperato, come se avesse voluto portar via con sé tutti i particolari del suo viso e della sua figura. Attraverso un velo di lacrime scorse il volto di Ashley e, con uno strazio che la soffocava, sentì che lui se ne andava, lontano da lei, lontano dal rifugio sicuro della sua casa, fuori dalla sua vita, forse per sempre, senza aver detto le parole che lei avrebbe tanto desiderato udire. Il tempo era passato e ora era troppo tardi. Corse attraverso il salotto e afferrò i lembi della sua sciarpa. «Baciatemi» gli ...more
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Rhett sembrava preoccupato e molto affettuoso. «Allora bisogna che abbiate più cura di voi stessa. Tutto questo correre su e giù non può farvi bene, e certamente danneggia il bambino. Se mi permettete, Mrs Wilkes, cercherò, attraverso le relazioni che ho a Washington, di sapere qualcosa di vostro marito. Se è prigioniero, sarà sulle liste dei federali, e se non lo è… be’, tutto è preferibile all’incertezza. Ma ho bisogno della vostra promessa. Se non avrete cura della vostra salute, giuro su Dio che non muoverò un dito.»
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Rhett Butler sedeva nell’ombra, con le gambe accavallate, il volto imperscrutabile. Fra le sue braccia dormiva tranquillo Wade, con un ossicino accuratamente pulito – uno di quegli ossicini curvi che portano fortuna – stretto nella piccola mano; Rossella permetteva sempre al piccolo di rimanere alzato quando veniva Rhett, perché il timido bimbo aveva molta simpatia per lui e anche Rhett, per quanto la cosa fosse strana, sembrava gli volesse bene.
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In quel momento passò Rhett Butler in calessino. «Sembrate la figlia di uno straccivendolo» osservò, guardando con occhio critico l’abito di cotone rammendato e bagnato di sudore e di acqua che era schizzata dal catino. Rossella si irritò. Perché quell’uomo osservava sempre l’abbigliamento delle donne, e perché era così indelicato da farle notare il suo aspetto trasandato? «Non voglio che mi diciate nulla. Fatemi salire e conducetemi in qualche luogo dove nessuno mi veda. Non voglio tornare all’ospedale neanche se m’impiccano! Vi assicuro che non ne posso più…» «Traditrice della nostra ...more
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«Mi raccontate delle falsità, sapete benissimo che gli yankee non arriveranno mai ad Atlanta.» «Scommetto che saranno qui fra meno di un mese. Scommetto una scatola di dolci contro…» I suoi occhi neri corsero alle rosee labbra di lei. «Contro un bacio.»
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«Vuol dire che non siete sensibile, Rossella, e questo mi dispiace. Tutte le ragazze sensibili si stupiscono se un uomo non tenta di baciarle. Sanno che non dovrebbero desiderarlo e che dovrebbero sentirsi insultate se qualcuno lo facesse… ma lo desiderano ugualmente. Fatevi coraggio, cara. Un giorno o l’altro vi bacerò, e la cosa vi piacerà. Ma adesso no, perciò vi prego di non essere impaziente.»
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«Quanto al fatto di non aver mosso più alcun passo» riprese come se lei non gli avesse fatto comprendere che la conversazione era terminata «vi dirò che aspettavo che foste un po’ più donna. Sono egoista, nei miei piaceri, e non ho mai amato baciare le bambine.»
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«Quando la finirete di cercare delle galanterie in ogni parola che vi viene rivolta da un uomo?» «Quando sarò sul mio letto di morte» replicò lei sorridendo, pensando che ci sarebbe stato sempre qualcuno per farle dei complimenti, anche se Rhett se ne asteneva.
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«Sedete e lisciatevi il pelo arruffato, gattina rabbiosa.»
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