Il gioco dell'angelo
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Read between January 2 - January 3, 2023
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Vidal, che non aveva mai conosciuto quella fame che non ha niente a che vedere con lo stomaco e che ti mangia dal di dentro, era dell’opinione che mi stessi bruciando il cervello e che di quel passo avrei celebrato il mio funerale prima dei vent’anni.
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So che si sente solo, e mi creda se le dico che anche questo è un sentimento che conosco in profondità. So che alberga nel cuore grandi speranze, ma che nessuna di esse si è realizzata, e so che questo, senza che lei se ne renda conto, la sta uccidendo un po’ ogni giorno che passa.»
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«Ha una brutta faccia» sentenziò. «Indigestione» replicai. «Di cosa?» «Di realtà.»
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«Credevo che non sarebbe venuto.» «Anch’io.» «Allora mi permetta di offrirle un bicchiere di vino per brindare ai nostri errori.»
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“‘La poesia si scrive con le lacrime, i romanzi con il sangue e la storia con le bolle di sapone’
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«Sa qual è il bello dei cuori infranti?» domandò la bibliotecaria. Scossi la testa. «Che possono rompersi davvero soltanto una volta. Il resto sono graffi.»
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«Lei è il peggior maestro del mondo.» «Il maestro lo fa l’alunno, non il contrario.»
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Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.
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Forse per questo tutti lo prendevano per un ateo, ma lui era un uomo di fede. Credeva nei suoi amici, nella verità delle cose e in qualcosa a cui non osava dare un nome e un volto perché diceva che per far questo c’eravamo noi preti. Il signor Sempere credeva che tutti facciamo parte di qualcosa, e che, lasciando questo mondo, i nostri ricordi e i nostri desideri non vanno perduti, ma diventano i ricordi e i desideri di chi prende il nostro posto.
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Ci guardammo, al riparo di un’infinita complicità che non aveva più bisogno di parole, e l’abbracciai. «Amici?» «Finché morte non ci separi.»
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Ricordai che il vecchio libraio diceva sempre che i libri hanno un’anima, l’anima di chi li ha scritti e di chi li ha letti e sognati. Capii allora che fino all’ultimo istante aveva lottato per proteggermi,
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«Da dove vuole che inizi?» «È lei il narratore. Le chiedo solo di dirmi la verità.» «Non so qual è.» «La verità è quella che fa male.»
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Ogni libro, ogni volume che vedi, ha un’anima. L’anima di chi lo ha scritto e di quelli che lo hanno letto e vissuto e sognato. Ogni volta che un libro cambia di mano, ogni volta che qualcuno fa scorrere lo sguardo sulle sue pagine, il suo spirito cresce e si rafforza. In questo posto i libri che nessuno più ricorda, i libri che si sono perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa di arrivare tra le mani di un nuovo lettore,