Dell’antico karasu tengu, che continua tuttavia ad esistere come servitore della nuova specie di tengu, rimangono le ali e la capacità di volare. Il becco diviene un naso innaturalmente prominente, in parte forse eredità dell’iconografia del dio shintoista Sarudahiko [21] , dal naso lungo ben sette mani, e da cui il tengusembra ereditare anche la pelle vermiglia.