«Durante il crepuscolo tutto appare indistinto, i contorni delle figure diventano vaghi e la vista viene facilmente ingannata. Si aprono le porte del mondo dèmoni e dèi camminano sulla terra, i ruoli si invertono e tutto è possibile».Il grottesco kappa, l’affascinante tengu, la bellissima yukionna, il fetido, ma pacifico, nupperabō, l’ingannevole e ambiguo konakijiji, i gaki, spiriti degli avari, degli egoisti e degli egocentrici, il gentile Betobeto san, le kitsune, per alcuni, messaggere celesti, il tanuki e gli altri animali mutaforma, il kirin, che anticipa i cambiamenti epocali… Sono solo alcune delle creature animanti il variegato e avvincente mondo degli yōkai, dei bakemono, degli oni e degli yūrei, le principali figure terrifiche giapponesi.Citando opere letterarie e riportando testimonianze, questo saggio, frutto di un’approfondita ricerca documentaristica e di un’accurata analisi antropologica, illustra con chiarezza un particolare aspetto delle tradizioni popolari giapponesi, legato a tutto quanto è crepuscolare, misterioso, terrifico, nonché, talvolta, commovente e pedagogico. Il testo termina con un’interessante appendice che raccoglie una serie di interviste rilasciate da alcuni abitanti del “Paese con otto milioni di divinità”.Dopo 11 anni e migliaia di copie vendute, ecco finalmente la Seconda Edizione de La Paura in tutta a colori, con nuove immagini e una veste grafica migliorata.Marta Berzieri nasce a Bologna, dove cresce e studia. Dopo la maturità compie il primo viaggio in Giappone, che da quel momento diventa la sua seconda casa.Da sempre interessata all’antropologia, al folklore e alle religioni, trova in Giappone un contesto stimolante e mai banale, in una società che corre vorticosamente verso il futuro pur restando, sotto molti aspetti, immobile.
"Durante il crepuscolo tutto appare indistinto, i contorni delle figure diventano vaghi e la vista viene facilmente ingannata. Si aprono le porte del mondo soprannaturale: dèmoni e dèi camminano sulla terra, i ruoli si invertono e tutto è possibile"
Un'interessante saggio, ben organizzato in modo da non risultare mai noioso.
Lo consiglierei particolarmente a chi vuole approfondire la cultura giapponese. I contenuti di questo libro sono fonte di ispirazione e danno un'idea delle tradizioni e delle credenze soprannaturali dei vari territori, della complessa demonologia giapponese.
Personalmente mi ha presa fin dalle prime pagine per la scrittura diretta e gli argomenti approfonditi senza pesantezza di linguaggio.
Ero la lettrice ideale di questo saggio perché l'argomento mi interessava ma lo conoscevo poco. Quello di Marta Berzieri è infatti un saggio ben fatto, adatto ad un pubblico non esperto perché poco approfondito. Io sono rimasta molto soddisfatta, mi ha anche dato qualche spunto per letture future.
Un saggio che esplora il mondo fantastico un po' sotto-cultura del Giappone: i mostri e tutte le creature che fanno parte dell'immaginario già da molto tempo, non sempre prettamente orrorifiche, alcune figure quasi dimenticate dalle nuove generazioni ma non perse grazie a rivisitazioni in chiave manga. Un popolo che non smette di stupirmi per il suo legame con l'ultra terreno, con la morte e con gli antenati.
Pensavo si trattasse di un libro in stile glossario, invece utilizza una stile di scrittura molto più narrativo. L'autrice descrive ogni "mostro" parlando del suo aspetto e delle azioni che è solito compiere, per poi, nel caso dei mostri più popolari, narrare dei racconti che lo vedono protagonista.
Successivamente sono presentate una serie di interviste fatte a giapponesi con domande su yokai e superstizioni, ma dopo una decina di risposte tutte simili mi sono annoiato e ho saltato la parte.
Alla fine c'è un breve accenno al misticismo in Italia che ho trovato molto interessante, tanto da desiderare un approfondimento. Conclusioni Un buon libro introduttorio all'argomento mostri giapponesi, ma mi è sembrata una lettura superficiale. Altre recensioni sul mio blog Arte della Lettura
Un libro di introduzione al mondo del folklore soprannaturale del Giappone. Uno sguardo su Yokai, Bakemono, Oni, Yurei, con uno sguardo alle creature e alle leggende. Ho trovato il libro piacevole ma non troppo approfondito. È un punto di ingresso, ma ben lungi dall’essere il tomo per eccellenza sull’argomento. Mi ha lasciato con una voglia di sapere di più e qualche titolo da leggere, e per me è abbastanza.
«Durante il crepuscolo tutto appare indistinto, i contorni delle figure diventano vaghi e la vista viene facilmente ingannata. Si aprono le porte del mondo soprannaturale: demoni e dèi camminano sulla terra, i ruoli si invertono e tutto è possibile» In questo saggio Marta Berzieri spiega egregiamente la differenza tra yōkai 妖怪, bakemono 化け物, oni 鬼 e yūrei 幽霊 descrivendone le creature e le caratteristiche senza risultare mai pesante o particolarmente accademica. Marta ci guida alla scoperta di questi spiriti del folklore giapponese attraverso la letteratura, l’arte e le tradizioni e ci racconta storie vere e leggende che dovrebbero documentarne l’esistenza, permettendoci ancora di più di immergerci in questa atmosfera di paura, inquietudine e mistero. Ma ad essere descritti non sono solo gli aspetti spaventosi, ci sono anche casi in cui gli yōkai si mostrano amichevoli e si dice che portino addirittura fortuna! Alla fine del libro, inizialmente nato come tesi di laurea, troviamo una serie di interessanti interviste sul tema fatte a giapponesi di diversa età ed estrazione sociale che ci fanno capire che purtroppo spesso non hanno idea della differenza tra queste figure e che non ne sono più minimamente affascinati o influenzati, dimostrando di conoscere qualche storia solo grazie alle opere di Mizuki Shigeru. Questo saggio mi ha davvero stupito in positivo! Lo consiglierei immediatamente a tutte le persone incuriosite dal mondo degli yōkai e degli spiriti giapponesi ma che non hanno mai avuto modo di approfondirli; La paura in Giappone è infatti perfetto per iniziare a farsi un’idea sull’argomento e non ha alcun bisogno di una preconoscenza personale. Nel complesso è davvero scorrevole e offre tanti interessanti spunti di riflessione!
"Durante il crepuscolo tutto appare indistinto, i contorni delle figure diventano vaghi e la vista viene facilmente ingannata. Si aprono le porte del mondo soprannaturale: dèmoni e dèi camminano sulla terra, i ruoli si invertono e tutto è possibile" Questo breve saggio affronta le macrocategorie delle creature del folklore e della spiritualità giapponese in maniera chiara e sistematica, con numerosi richiami alla storia del passato ed alla quotidianità del presente. Penso che offra un ottimo punto di partenza per chiunque voglia ulteriormente approfondire l'argomento, grazie anche alla ricchissima bibliografia, presente alla fine dell'opera. Ho trovato interessante che la natura di tutte le creature del pantheon giapponese sia sempre duplice e cangiante. Lungo l'arcipelago nipponico si susseguono storie di kappa malvagi e benigni, bakemono generosi o malevoli. Un universo dove il bianco e nero si mescolano all'infinito, nella tipica impermanenza del sentire giapponese. È un libro che si legge facilmente in poco tempo. Ho apprezzato anche la trascrizione delle interviste fatte dell'autrice e che ci fanno capire quanto il presente dei giapponesi sia ancora intriso da decine di rituali e piccole superstizioni, legati all'antico mondo dell'occulto, mai davvero dimenticato.
La paura in Giappone, Yōkai e altri mostri giapponesi, è un saggio edito Caravaggio Editore frutto di più di un anno di ricerche da parte dell’autrice Marta Berzieri, appassionata del folklore e della tradizione giapponese che ha fatto del paese del Sol Levante la sua seconda casa.
L'autrice ripercorre le vie che portano alle radici della comparsa, nel mondo reale o immaginario, di tutti quegli esseri che sono parte integrante della cultura folkloristica del Giappone, trovando come base comune un elemento fondamentale: la paura.
È dalla paura, dal bisogno di dare un nome e un volto a qualcosa di sconosciuto, che nasce la credenza nel soprannaturale: solo così lo si accetta e si cerca di tenerlo a bada, proprio per evitare terrificanti conseguenze.
Yōkai, bakemono, oni, yūrei: ognuna di queste categorie di mostri e demoni ne comprende delle altre, che ci vengono svelate ripercorrendo a ritroso credenze popolari e leggende.
Questa seconda edizione del saggio comprende inoltre raffigurazioni di dipinti e opere d'arte, riferimenti letterari e cinematografici, incentrati su queste figure terrificanti e grottesche.
In appendice vengono incluse poi più di venti interviste condotte dall'autrice, e che ci dimostrano ancora una volta quanto l'elemento del soprannaturale sia forte anche oggi, a prescindere da età, sesso ed estrazione sociale.
Un saggio introduttivo al folklore giapponese che offre molti spunti di riflessione e approfondimento. Consigliato!
Una ricchissima carrellata di fantasmi e mostri giapponesi, mi sarebbe piaciuta una parte più ampia con storie e leggende interessante la dualità di ogni demone, può esser cattivo o trasformarsi in un nume tutelare o un portafortuna. Anche gli oggetti se gettati via possono tornare a tormentare il loro vecchio padrone. Probabilmente la quantità di personaggi è dovuta anche alle tante anime della religione, shintoista, buddista, molti anche i fantasmi di sesso femminile, forse perché le donne spesso sottomesse e maltrattate in vita avevano più motivi per tornare a vendicarsi.
Per chi vuole addentrarsi nel variegato mondo della demonologia giapponese in compagnia di kitsune, oni e tante altre creature pucciose, questo saggio è un ottimo inizio. L'autrice è bravissima nel trattare un argomento così vasto e complesso con uno stile quasi colloquiale e una vasta ricerca di fonti letterarie, artistiche e mediali, ma anche tramite interviste ai cittadini giapponesi e una particolare attenzione alle festività locali. Consigliato caldamente agli amanti della mitologia e del folklore in generale.
A parte uno scivolone sul congiuntivo, proprio alla fine, il saggio è ben scritto, strutturato in modo organico e coerente, ma poco brillante e noioso.
Piacevolissimo saggio che classifica e racconta, con ricchezza di esempi, rimandi letterari e artistici, cenni storici e un buon compendio iconografico, il mondo soprannaturale “mostruoso” e demonologico della cultura giapponese, che ha origine dal folklore popolare e dalle tradizioni dello Shintoismo e del Buddhismo.
Dopo una breve ma interessante introduzione, l’autrice descrive le varie e numerose creature, che suddivide in yōkai – 妖怪, bakemono – 化け物, oni – 鬼, yūrei – 幽霊, in una trattazione leggermente accademica (l’opera è infatti nata come tesi di laurea) e poco speculativa, ma gradevole, scorrevole e pulviscolare. Esaustiva per il curioso e ricca di spunti e suggerimenti di lettura e ricerca per il yamatofilo – neofita e non –, frutto di un lodevole, impegnato ed esteso lavoro di documentazione.
Deludente, purtroppo, il capitolo che raccoglie le interviste a cittadini giapponesi, che mostra come, nella realtà attuale, la maggior parte di loro non sappia molto di queste creature e non ne subisca più non solo il timore – giustamente – ma nemmeno il fascino. Molti degli intervistati non sapevano nemmeno nominare esempi di tradizioni, feste e cerimonie legate agli yōkai, e riferivano come loro unica “fonte” di – vaga – conoscenza Ge-ge-ge no Kitarō, un famosissimo manga di Shigeru Mizuki (creato nel 1959 e poi più volte adattato in anime, movie e games), invece di citare autori come Akinari Ueda e Lafcadio Hearn o i classici della letteratura giapponese come il Konjaku monogatari-shū, il Nihon Shoki o il Kojiki, solo per citarne alcuni o, ancora e soprattutto, la tradizione orale giunta da nonni e genitori. Che queste leggende così ricche, fascinose, ammalianti non siano più vitali in Giappone e siano inesorabilmente destinate a una morte silenziosa e indifferente, non può che rattristare. Profondamente. Solo a questo ultimo capitolo è dovuta la stellina mancante al voto pieno, perché il resto dell’opera è davvero ottimo!