mi sentivo toccato nel vivo dallʼidea di aver dovuto rinunciare allʼinestimabile privilegio di ascoltare il degnissimo Kurtz. Naturalmente sbagliavo. Il privilegio mi stava ancora aspettando. Sì, certo, lo ascoltai più che a sufficienza. E avevo visto giusto. Una voce. Era poco più di una voce.