Il punto era nel suo essere una creatura di qualità e nel fatto che di tutti i suoi doni quello che spiccava in modo preminente e che si portava appresso il senso di una presenza reale, era la capacità di parlare, le parole – il dono dellʼespressione, il più stupefacente e il più illuminante, il più nobile e il più spregevole, il flusso pulsante della luce o il rivolo ingannevole dal cuore di una tenebra impenetrabile.