cʼera soltanto una vaga indefinibile espressione delle labbra, qualcosa di furtivo – un sorriso – no, non un sorriso – lo ricordo, ma non so spiegarlo. Era un sorriso inconsapevole e, dopo che lui aveva detto qualcosa, sʼintensificava per un attimo. Compariva al termine di ogni suo discorso come un sigillo che rendeva assolutamente impenetrabile il significato della più comune delle frasi.