Spesso laggiù ripensai alle due donne che montavano la guardia alla porta delle Tenebre, lavorando la lana nera come per farne un caldo drappo funebre, lʼuna facendo entrare, facendo continuamente entrare, nellʼignoto, lʼaltra scrutando i volti gai e stupidi con i suoi vecchi occhi disinteressati. Ave! vecchia sferruzzatrice di lana nera. Morituri te salutant. Non molti di quelli che lei guardò la rividero – meno della metà, molto meno.