Suite francese in Reading Challenges

Jun 22, 2012 Maria Beltrami rated it it was amazing

Shelves: narrativa-francese, olocausto

Le prime due parti dell'ultimo, ambizioso lavoro della Nemirovsky, uno dei grandi autori zittiti dalla tragedia nazista.
Una prosa scintillante, precisa, impietosa, una perfetta conoscenza sia degli eventi che dell'animo umano, uno sguardo lucido sulla vigliaccheria del popolo in quanto tale, in contrapposizione con l'autentico eroismo e grandezza morale di pochi. ...more

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Apr 29, 2013 Paola rated it it was amazing

Shelves: 1001-libri, favorites, gdl, review, casa

Prima di tutto un consiglio a chi non avesse ancora letto questo libro: leggete fino all'ultima pagina quest'opera che sotto il romanzo "nasconde" il ritratto della vita quotidiana durante l'occupazione tedesca in Francia.
Le due parti di romanzo sono meravigliose sia per lo stile che per l'intensità di emozioni che si fanno largo e mostrano in tutto e per tutto la debolezza umana con il suo assecondare il forte nel perseguire il debole pur di non rischiare ripercussioni su se stessi. Le parti ch ...more

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Mar 31, 2013 Sarah Iles rated it liked it · review of another edition

Se non avete idea di come vendicarvi con vostra madre o con la matrigna, sempre che ce ne sia bisogno, provate a leggere "Il ballo" e probabilmente qualcosa vi verrà alla mente.

In modo delizioso Irène Nèmirovsky descrive la trasformazione di un animo pacato in impavido e distruttore.

La figura materna è morbosamente spezzettata in tanti piccoli ruoli assurdi che di materno hanno ben poco, quella paterna è inesistente e quella filiale è oppressa.

La sedicenne Antoinette vive segregata in casa, stud ...more

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Apr 05, 2013 Federica rated it it was amazing

Shelves: narrativa, classics, history, biblioteca, 1001-libri-da-leggere

Quali sono le scene che meritano di passare alla posterità?
1) Le code all'alba davanti ai negozi.
2) L'arrivo dei tedeschi.
3) Non tanto gli attentati e la fucilazione degli ostaggi quanto la profonda indifferenza della gente.
4) Se voglio fare qualcosa che colpisca, non descriverò la miseria ma piuttosto la metterò a confronto con la ricchezza.
5) Quando Hubert sfugge alla prigione in cui sono stati portati gli altri sventurati, invece di descrivere la morte degli ostaggi devo mettere in risalto la ...more

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Jan 14, 2014 Sakura87 rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: novecento, classici, autori-francesi

Quindicesimo GdL della Stamberga: https://www.goodreads.com/topic/show/...

Sabato 1 - Venerdì 7: Tempesta di giugno - Capitoli 1-17
Sabato 8 - Venerdì 14: Tempesta di giugno - Capitoli 18-28
Sabato 15 - Venerdì 21: Tempesta di giugno - Capitoli 29-31, Dolce - Capitoli 1-9
Sabato 22- Venerdì 28: Dolce - Capitoli 10-22 ...more

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Jul 08, 2012 Mari rated it really liked it

Un appunto di Irene Némirovsky del giugno 1942 recita così: "Cominciare a preoccuparmi della forma che avrà questo romanzo una volta terminato! Considerare che non ho ancora finito la 2° parte, che ho in mente la 3° ma che la 4° e la 5° sono ancora nel limbo! Il futuro è nelle mani degli dei, perché dipende da quello che succederà". E purtroppo gli dei non l’hanno aiutata. Morirà ad Auschwitz il 17 agosto 1942 senza poter completare questo splendido libro.
Nella prima parte Temporale di giugno a Un appunto di Irene Némirovsky del giugno 1942 recita così: "Cominciare a preoccuparmi della forma che avrà questo romanzo una volta terminato! Considerare che non ho ancora finito la 2° parte, che ho in mente la 3° ma che la 4° e la 5° sono ancora nel limbo! Il futuro è nelle mani degli dei, perché dipende da quello che succederà". E purtroppo gli dei non l’hanno aiutata. Morirà ad Auschwitz il 17 agosto 1942 senza poter completare questo splendido libro.
Nella prima parte Temporale di giugno assistiamo all’esodo di molti parigini da una città minacciata di invasione. Le paure, le ansie, i sentimenti dei protagonisti di queste pagine sono così forti che le ho quasi viste uscire dalle pagine del libro e materializzarsi davanti ai miei occhi. C’è la ricca famiglia Pericand, lo scrittore Gabriel Corte, i coniugi Michaud e il rivoltante Charles Langelet e le sue preziosissime porcellane. Tutti cercano di salvare oltre alle loro vite anche i beni più preziosi che hanno in un tripudio di egoismo e vigliaccheria. L’unica eccezione i Michaud. Non hanno niente quando partono, se non quattro stracci in una vecchia valigia e il loro amore e quest’ultimo riusciranno a riportarselo a casa intatto.
C’è tanto dolore in queste pagine. Il capitolo in cui morirà il prete Philippe Pericard è splendido nella sua tristezza. Ma anche tanto amore, come quello di Madeleine per Jean Marie che purtroppo è destinato a non concretizzarsi…
In Dolce invece tutto cambia. Un piccolo paese di campagna subisce l’occupazione “pacifica” di un gruppo di tedeschi. La guerra è finita, non si spara più, però la paura, il sospetto, il timore del nemico aleggiano ancora. E’ in questo clima che si conoscono Lucile Angellier e Bruno Von Falk. Un po’ per la solitudine in cui entrambi hanno vissuto, un po’ per la nuova stagione che sta per sbocciare, tra i due sembra nascere un sentimento, qualcosa che rimarrà incompiuto però, come quest’opera purtroppo.

Giovedì mattina - luglio '42 - Pithiviers
(scritta a matita e non obliterata)
Mio amato, mie piccole adorate, credo che partiamo oggi. Coraggio e speranza. Siete nel mio cuore, miei diletti. Che Dio ci aiuti tutti.
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