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Se una notte d'inverno un viaggiatore

Italo Calvino

Start date: April 1, 2018

Finish date: May 31, 2018

Discussion: Gruppo di Lettura

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Group Discussions About This Book

Showing 2 of 19 topics — 312 comments total

Gruppo di Lettura

* Si comincia....
By Patty · 13 posts · 128 views

last updated Feb 27, 2018 02:32AM

8° GDL - Aprile - Maggio 2019 - Il Velo Dipinto
By Feseven · 11 posts · 45 views

last updated Jun 28, 2019 05:00AM

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What Members Thought

May 14, 2013 Sara Sbaraglia rated it it was amazing

Shelves: 1950-1999, sf_1001libri, italia, sf_italia-900

Meraviglioso!

Cosa si può dire senza rischiare di rompere l'incanto?
Un libro su cui immagino si siano spese centinaia di parole, discussioni, dibattiti, classificazioni, interpretazioni, centellinando frasi e bypassandone altre...

"Un romanzo sul piacere di leggere romanzi."
Il punto è questo. E se vi piace leggere sicuramente vi possiederà. E' quel che mi è accaduto: una strana sensazione per cui non ero io a leggere, ma il libro a leggere me. Sarà stato uno degli intenti di Calvino? Non saprei, m Meraviglioso!

Cosa si può dire senza rischiare di rompere l'incanto?
Un libro su cui immagino si siano spese centinaia di parole, discussioni, dibattiti, classificazioni, interpretazioni, centellinando frasi e bypassandone altre...

"Un romanzo sul piacere di leggere romanzi."
Il punto è questo. E se vi piace leggere sicuramente vi possiederà. E' quel che mi è accaduto: una strana sensazione per cui non ero io a leggere, ma il libro a leggere me. Sarà stato uno degli intenti di Calvino? Non saprei, ma non vorrei saperlo, mi piace pensarla così.
Apro a questo punto una parentesi personale: non potrei mai fare il critico di professione. Al di là del fatto che mi mancano gli strumenti del mestiere, ho un rifiuto completo per la critica e per tutto quello che le gira attorno. So che la maggior parte delle volte il critico travisa l'autore, vede cose che vuol vedere, ma che non ci sono e ignora cose che ci sono perché non le vuole vedere. Spesso il critico non rispecchia nemmeno il pensiero del lettore, a volte perché presuppone una cultura che i lettori medi non hanno. Ma allora la critica, per chi fa critica? Per altri critici? Io personalmente sono sempre stata convinta di sì. Per quel che mi riguarda quando leggo cerco di ragionare, ma entro certi limiti, solo nel caso in cui l'autore voglia farmi ragionare su un argomento. Nella maggior parte dei casi preferisco che il libro mi parli per sensazioni a cui non voglio dare un nome, perché nel momento in cui le si nomina perdono la loro validità. Io sono la Lettrice E il Lettore. Ecco che arrivo al punto: perliamo di Se una notte d'inverno un viaggiatore in termini di struttura, di metaromanzo, di racconto nel racconto, di rottura della quarta parete, di ammiccamenti al lettore, di rottura dell'io, di incertezza dell'esistenza, della ricerca della totalità e di chissà quante altre cose che non ho colto o che non ho tenuto in conto, ma il fine rimane sempre lo stesso. Al di là di tutto quel che si può e si deve (giustamente o ingiustamente) tirare fuori da queste pagine l'importante è e rimane sempre il piacere di leggere.

E chissà, magari non è un'idea solo mia. Il Lettore e la Lettrice, che leggono solo per il piacere di leggere, sono figure positive. La Lettrice rifiuta di avere contatti con autori e case editrici perché non importa ciò che l'autore voleva dire, quello che importa è ciò che chi legge percepisce. Per contrasto la sorella è un personaggio caricaturale di chi i libri li legge nel tentativo di smembrarli e poi classificarli, indipendentemente da quello che c'è scritto o che l'autore voleva dire, ma per dare supporto a delle tesi preesistenti (la critica?).
Ci sarebbero tanti altri aspetti da mettere in luce, ma non voglio smentirmi, pertanto smetto di analizzare.

Un libro da leggere, ma da leggere soprattutto per il piacere di leggere.

"I romanzi lunghi scritti oggi forse sono un controsenso: la dimensione del tempo è andata in frantumi, non possiamo vivere o pensare se non a spezzoni di tempo che si allontanano ognuno lungo una sua traiettoria e spariscono. La continuità del tempo possiamo ritrovarla solo nei romanzi di quell'epoca in cui il tempo non appariva più come fermo e non ancora come esploso, un'epoca che è durata su per giù cento anni e poi basta."

"La vita non è altro che uno scambiarsi di odori."

"Nello scompiglio generale la giovinezza riconosce sé stessa e ne gode."

"Perché anche ricordare il male può essere un piacere quando il male è mescolato non dico al bene, ma al vario, al mutevole, al movimentato, insomma a quello che posso pure chiamare il bene e che è il piacere di vedere le cose a distanza e di raccontarle come ciò che è passato."

"Ma se una verità individuale è la sola che un libro può racchiudere, tanto vale che io accetti di scrivere la mia. Il libro della mia memoria? No, la memoria è vera fino a che non la si fissa, finché non la si chiude in una forma. Il libro dei miei desideri? Anche quelli sono veri solo quando la loro spinta agisce indipendentemente dalla mia volontà cosciente. La sola verità che posso scrivere è quella dell'istante in cui vivo." ...more

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Feb 03, 2017 Sorairo rated it really liked it · review of another edition

La genialità dell'inserire una storia dentro una storia!

La recensione completa qui:
http://madeforbooks.blogspot.it/2017/... ...more

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Nov 13, 2012 Chiara (Catullina) rated it really liked it

Calvino è un genio, bisogna prenderne atto. Me ne ero già resa conto durante la lettura delle sue Cosmicomiche. Ma in questo libro, cosa è riuscito a fare! Ha creato tanti romanzi in uno solo, tantissime voci che si sovrappongono. Durante la lettura senti quasi le vertigini, ti sembra di essere dentro un caleidoscopio fatto di parole.
E parla di te, parla in seconda persona al Lettore, alla Lettrice. Parla dei Libri, parla del Leggere. E' metanarrativo, parla di se stesso. E tu ti perdi durante l Calvino è un genio, bisogna prenderne atto. Me ne ero già resa conto durante la lettura delle sue Cosmicomiche. Ma in questo libro, cosa è riuscito a fare! Ha creato tanti romanzi in uno solo, tantissime voci che si sovrappongono. Durante la lettura senti quasi le vertigini, ti sembra di essere dentro un caleidoscopio fatto di parole.
E parla di te, parla in seconda persona al Lettore, alla Lettrice. Parla dei Libri, parla del Leggere. E' metanarrativo, parla di se stesso. E tu ti perdi durante la lettura, ma è un dolce perdersi. E' anche giusto perdersi ogni tanto.
I capitoli che narrano le vicende del Lettore (che poi saremmo tutti noi, trasposti in un'unica figura immaginaria, ma di una concretezza sconcertante) si alternano agli incipit di dieci romanzi che il protagonista si troverà tra le mani nei modi più assurdi e, sempre nei modi più assurdi, sarà costretto ad abbandonare, proprio sul più bello.
Calvino mette a nudo i procedimenti mentali di ogni tipologia di lettore, il rapporto che ognuno di noi intesse con il libro. E non è esente dal trattare la questione anche dall'opposto punto di vista; dalla parte di colui che ci rende possibile il nostro più grande godimento: lo scrittore. L'atto dello scrivere viene visto come un'operazione che poco ha di soggettivo e limitato. La mano dello scrittore è una sorta di tramite divino, di vestale posseduta che permette il raccontarsi del mondo, di ciò che c'è, di ciò che non c'è.
E' un'opera che dovrò rileggere più volte nella vita, perché ricca, complessa, intrecciata di motivi che si annodano e pulsante di spunti di riflessione. Sono riuscita a prendere qualcosa da queste pagine e a sedimentarla dentro di me, ma sento che quello che questo libro può darmi è molto, molto di più.
E' come un pozzo senza fine, con le pareti rivestite di specchi.
Se dovessi citare una sola cosa, la prima che mi viene in mente, che mi ha colpito in modo particolare, direi: la metafora dell'amore come lettura. Come noi leggiamo i libri, così il Lettore Legge la lettrice durante l'atto sessuale, e a sua volta si fa leggere. Brillante.
Nota sull'edizione: trovo bellissima questa serie della Mondadori completamente dedicata alle opere di Italo Calvino. Semplici, delicate, evocative. Direi quasi da collezionare...la mia malattia compulsiva di acquista-libri si fa sentire. Le ho già adocchiate tutte ovviamente e già inserite nella wish-list di Natale! La mia libreria necessita assolutamente di una mensola interamente azzurrina dedicata a Calvino! ...more

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Dec 30, 2013 Antonella rated it it was amazing

Non sono mai stata una fan di Calvino, ma questo libro mi è piaciuto, e molto anche, anzi moltissimo!
Non mi dilungherò sulla struttura del romanzo piuttosto che sullo stile, che credo siano noti a tutti. Dirò soltanto che mi sono appassionata a questo romanzo pagina dopo pagina, sempre di più, e ora che l'ho terminato mi dispiace. Mi sento di aver perso i miei amici Lettore e Lettrice.
Così come la Lettrice del romanzi, io non sono una Lettrice Che Rilegge, però forse, ogni tanto, qualche brano ...more

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