Les Misérables in Reading Challenges

Dec 16, 2015 Roberta rated it really liked it · review of another edition

Shelves: francia, 1001

Premetto che è una rilettura e quindi ho perso un po' dell'emozione provata la prima volta.
Hugo è fantastico, 1600 pagine enon sentirle nonostante le molte digressioni sulla storia di Francia. Perché diciamocelo, Cosette e Valjean sono un pretesto per esporre la vita di quegli anni, le battaglie, le leggi, le classi sociali, l'urbanistica... L'excursus sulle fogne di Parigi è, da solo, un trattatello.
Jean Valjean ci porta dalle stalle alle stelle alle stalle in questa sua continua ricerca di es Premetto che è una rilettura e quindi ho perso un po' dell'emozione provata la prima volta.
Hugo è fantastico, 1600 pagine enon sentirle nonostante le molte digressioni sulla storia di Francia. Perché diciamocelo, Cosette e Valjean sono un pretesto per esporre la vita di quegli anni, le battaglie, le leggi, le classi sociali, l'urbanistica... L'excursus sulle fogne di Parigi è, da solo, un trattatello.
Jean Valjean ci porta dalle stalle alle stelle alle stalle in questa sua continua ricerca di espiazione. Francamente la trovo anche un po' esagerata: sembra che il suo errore iniziale non potrà mai essere superato, non importa quanto bene riesca a fare nella propria vita.
I personaggi secondari - o apparentemente tali - sono quelli che ho amato di più: Fauchelevent, Éponine, il nonno di Marius, Gavroche, ma soprattutto Monsieur Mabeuf ed i suoi libri. Anche in questa rilettura poi ho preso le parti di Javert, che ritengo passi troppo spesso in secondo piano. Dovrebbe essere un personaggio negativo, invece è l'unica roccia che procede dritta lungo il proprio cammino per tutto il romanzo, mossa da questo ammirevole senso del dovere. La crisi di valori che subisce alla barricata viene liquidata in poche pagine, forse proprio perché Javert non è uomo da seghe mentali, tuttavia è la più grande e la più devastante dell'intero romanzo.
I Thénardier sono invece l'erbaccia che non si riesce a sradicare. Capisco che la Parigi di allora non sia la metropoli di oggi, ma possibile che li si incontri ovunque? Non hanno altre famiglie da perseguitare?
Mi spiace solo che, nel finale, il personaggio femminile principale venga sminuito. Ammetto che Cosette faceva una figura decisamente migliore nei panni dell'angelo muto di Valjean e Marius. Se le figlie di Thénardier ci vengono presentate come inutili infanti viziati nel loro albergo poi maturano quando cadono nella miseria. Purtroppo sembra che Cosette faccia il percorso inverso: da piccola schiava a baronessa sciocca ed egoista. Come può non accorgersi dell'assenza del padre? Come può arrivare sul letto di morte di Valjean trascinataci da Marius, che ha scoperto la verità grazie a quel criminale di Thénardier? Va bene essere ottenebrata dall'amore, ma fino a un certo punto. ...more

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Dec 28, 2015 Patryx rated it liked it · review of another edition

Shelves: classici, narrativa-francia

Se dovessi dare un titolo a questa lettura sarebbe "chi la dura la vince" perché ho fatto molta fatica a giungere alla fine.
Non posso che ammirare la capacità di Hugo di delineare personaggi e situazioni in poche righe e, soprattutto, di analizzare con lucidità questioni storiche e sociologiche che ancora oggi hanno il loro valore. Da un punto di vista più emotivo, però, non sono riuscita a farmi coinvolgere nelle vicende narrate che, alla fine, mi sono sembrate marginali rispetto alla volontà ...more

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Apr 05, 2014 therearestories rated it it was amazing · review of another edition

Mi è sembrato infinito e la durata di lettura lo testimonia ampiamente. Intenso e impegnativo, a tratti ho proceduto molto lentamente e ho avuto qualche momento di sconforto in cui ho dovuto letteralmente chiudere il libro e prendermi pause più o meno lunghe. Detto questo, è un capolavoro e non si può dire il contrario, pena la scomunica e le fiamme dell’inferno.

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