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Anna Karenina

Leo Tolstoy

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Showing 2 of 7 topics — 1,086 comments total

Benvenuti a Reading Challenges

* Presentazioni
By Patty · 604 posts · 760 views

last updated Jan 08, 2023 07:47AM

Buon Natale e Felice Anno Nuovo
By Patty · 28 posts · 122 views

last updated Dec 23, 2019 03:46PM

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Aug 18, 2012 Maria Beltrami rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: grandi-classici, narrativa-russa

Tolstoj è un grande cuoco, che riesce a mescolare i suoi ingredienti in ricette sempre nuove.
E' abbastanza facile riconoscere nei caratteri che compongono Anna Karenina le stesse tipologie di base che compaiono in Guerra e pace, sviluppati in grado diverso, certamente, ma assolutamente familiari.
In realtà la storia di Anna è quasi marginale rispetto al vero scopo del romanzo, che è seguire l'evoluzione spirituale di Levin, che è il solo che avrà, appunto, un'evoluzione spirituale.
Anna è un perso ...more

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Dec 02, 2012 Sakura87 rated it really liked it · review of another edition

Shelves: classici, ottocento, autori-russi, 1001list

GdL La Stamberga dei Lettori: http://www.goodreads.com/topic/show/1...

Sabato 1 Dicembre - Venerdì 7: Parte prima (pagg. 1-130)
Sabato 8 – Venerdì 14: Parte seconda (pagg 131-262)
Sabato 15 - Venerdì 21: Parte terza (pagg. 263-390)
Sabato 22 – Venerdì 28: Parte quarta (pagg. 391-480)
Sabato 29 Dicembre – Venerdì 4 Gennaio: Parte quinta (pagg. 481-602)
Sabato 5 – Venerdì 11: Parte sesta (pagg. 603-728)
Sabato 12 – Venerdì 18: Parte settima (pagg. 729-834)
Sabato 19 – Venerdì 25 Gennaio: Parte ottava ...more

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Feb 04, 2013 Mari rated it it was amazing · review of another edition

Tutte le famiglie felici sono simili le une alle altre; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.

"Anna Karenina è un'opera d'arte assolutamente perfetta. Vi è in questo romanzo una parola umana non ancora intesa in Europa... e che pure sarebbe necessaria ai popoli d'Occidente".[Dostoevskij]

E’ proprio così! Anna Karenina è un romanzo perfetto. Nella trama, nella caratterizzazione dei personaggi, nello stile linguistico che nonostante gli anni è sempre attuale. E soprattutto nelle vicende, ne Tutte le famiglie felici sono simili le une alle altre; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.

"Anna Karenina è un'opera d'arte assolutamente perfetta. Vi è in questo romanzo una parola umana non ancora intesa in Europa... e che pure sarebbe necessaria ai popoli d'Occidente".[Dostoevskij]

E’ proprio così! Anna Karenina è un romanzo perfetto. Nella trama, nella caratterizzazione dei personaggi, nello stile linguistico che nonostante gli anni è sempre attuale. E soprattutto nelle vicende, nelle gioie e nei tormenti che da sempre e per sempre animeranno il cuore umano. In Anna Karenina c’è tanto di tutto, e ogni personaggio è a modo suo protagonista.
Due personaggi su tutti: Anna e Levin. La prima entra in scena come una donna ammirata, apprezzata e invidiata, Levin come un uomo rigoroso, taciturno, tormentato. La vita di Anna verrà sconvolta e travolta da una passione e un amore carnale per il conte Vronsky quella di Levin invece approderà nel porto sicuro e soleggiato della sua Kitty.

…ella lo amava come può amare una donna che per l’amore abbia distrutto tutti gli altri beni di questa vita…

Per quasi tutto il libro ho trovato insopportabile Anna, sia come donna ma soprattutto come madre e ho invece amato Levin così onesto, determinato, innamorato……poi alla fine tutto si è ribaltato. Anna con il suo dolore, seppur malato, mi è entrata nel cuore mentre Levin che trova nella fede in Dio il significato della sua esistenza beh….mi ha un po’ delusa! L’ho trovata una forzatura. Per carità vista l’epoca in cui è stato scritto ci sta che Tolstoj abbia voluto condannare l’amore adultero di Anna e Vronskj e innalzare invece quello puro di Kitty e Levin però è una scelta che non accetto, soprattutto dopo che in tutto il libro Tolstoj condanna l’ipocrisia del tempo! Anna è vittima prima di tutto di se stessa e poi della società in cui vive. Vorrebbe vivere a modo suo, libera dalle regole e convenzioni, ma allo stesso tempo le teme e le subisce. Ma Anna è soprattutto una donna e come tale ha bisogno di “sentire” l’amore che il suo uomo dice di provare per lei e Vronskj è un uomo, che pur amando ha bisogno di credersi libero e non vivere con il fiato sul collo. Tolstoj è straordinario. Ha saputo descrivere i tormenti di un cuore femminile in maniera così precisa e vera pur essendo un uomo e soprattutto un uomo dell’800.

Ora pensava come avrebbe potuto essere ancora felice la vita e come lo amasse e lo odiasse tormentosamente, e come paurosamente le battesse il cuore.
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Feb 18, 2013 Sara Sbaraglia rated it liked it · review of another edition

Shelves: xix-secolo, sf_xix-secolo, sf_alph_challenge, russia, sf_1001libri

Se fosse stato lungo la metà gli avrei dato più di 3 stelline, ma per un romanzo con pochi fatti (e in cui gli stessi concetti sono ripetuti decine e decine di volte) tutte queste pagine sono uno sproposito. Alla lunga stanca.
Devo dire, però, che mi sono innamorata dei personaggi (tranne Anna, lei la odio) e mi sono piaciuti molto i loro profili psicologici, pieni di contraddizioni e così passionali (tutti, non solo Anna) da avere l'impressione che siano più di carne e ossa che di carta e penna. Se fosse stato lungo la metà gli avrei dato più di 3 stelline, ma per un romanzo con pochi fatti (e in cui gli stessi concetti sono ripetuti decine e decine di volte) tutte queste pagine sono uno sproposito. Alla lunga stanca.
Devo dire, però, che mi sono innamorata dei personaggi (tranne Anna, lei la odio) e mi sono piaciuti molto i loro profili psicologici, pieni di contraddizioni e così passionali (tutti, non solo Anna) da avere l'impressione che siano più di carne e ossa che di carta e penna. Avrei voluto essere lì e dare loro tante pacche affettuose sul capo (no, non ad Anna), anche se, ad essere onesti, nella vita reale non avrei voluto averci nulla a che fare.
Mi sono piaciute molto anche tutte le riflessioni psicologiche, filosofiche, politiche e sociali che sono poi il vero fulcro del romanzo e che ti trasportano nel caos mentale della società dell'epoca, quando cominciarono a vacillare i primi punti saldi (la stretta gerarchia sociale e la religione in primis) minati da idee di uguaglianza, di modernità tecnologica e scientifica, in cui il mondo intellettuale cominciava a scindersi nei conservatori e nei progressisti, in cui si tentava di giustificare l'importanza di nuove istituzioni e professioni (dall'avvocato al medico, "mah! Io non mi fido dei medici!") guardando con sospiri di invidia i modernissimi altri Paesi europei e nel frattempo difendendo l'identità russa come un mondo a sé stante, con regole proprie, che non poteva somigliare agli altri.
E allora ecco che le storie d'amore passionali sono solo una copertura per affrontare anche i problemi del matrimonio per amore e non per convenienza, del divorzio, della libertà della donna, dell'aborto e così via. Con "Anna Karenina" si scopre un mondo e si riscopre il nostro, in cui basta sostituire i problemi di allora con quelli attuali (la scienza del medico con il problema della sperimentazione sulle staminali, la possibilità del divorzio con i matrimoni gay, il contadino che non rispetta le cose perché tanto non sono sue con l'impiegato statale che non lavora perché tanto non possono licenziarlo) per renderci conto che quel fervore che si provava allora non è per nulla diverso da quello che si prova oggi.

Spiego infine perché il mio rispetto per Anna è uguale a zero. Fondamentalmente l'ho trovata una donna egoista, non perché abbia tradito il marito (questo è comprensibile), ma perché pensa che il mondo debba girare tutto intorno a lei e quando comincia a capire che non è essenziale come l'aria comincia a comportarsi come un'immatura, al pari di una bambina viziata. Tutto questo anche se Vronskij le ha dimostrato in tutti i modi conosciuti da un uomo che l'amava e l'unico "peccato" commesso nei suoi confronti è l'istinto di conservazione della specie, che gli ha impedito di annullarsi completamente e vivere come un suo satellite inanimato e privo di volontà, cosa che lei stessa non è disposta a fare, cercando invece di ostacolarlo ad ogni passo e scatenando la sua gelosia per puro vittimismo.
La si potrebbe paragonare a un'altra adultera storica (che, tra le altre cose, fa la stessa fine), Madame Bovary, ma mentre quest'ultima mi è parsa fondamentalmente ingenua, Anna è meschina (view spoiler) ...more

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Oct 13, 2012 Alessia rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: classici, romanzi-storici, favorites

"A me la vendetta ed io renderò il dovuto"

Anna, Anna.
Ti immagino seduta accanto ad una Emma Bovary. Stesso desiderio di amare ed essere amata, stesso destino, stessa inquietudine, stessi sogni infranti.
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