The Picture of Dorian Gray in Reading Challenges

Nov 25, 2012 Sara Sbaraglia rated it really liked it · review of another edition

Shelves: xix-secolo, regno-unito, sf_1001libri

Questo libro mi ha piacevolmente stupito.
Devo ammettere che ero convinta che non lo avrei mai letto di mia spontanea volontà, nutrendo dei pregiudizi del tutto infondati su Oscar Wilde. Questo atteggiamento è dovuto al fatto che spesso libri o autori che ho dovuto studiare a scuola hanno perso per me ogni attrattiva, resi sterili da una noiosa analisi del testo e odiati dal momento che ero costretta a memorizzarne i contenuti. Così, se non mi fosse capitato tra le mani del tutto casualmente, non Questo libro mi ha piacevolmente stupito.
Devo ammettere che ero convinta che non lo avrei mai letto di mia spontanea volontà, nutrendo dei pregiudizi del tutto infondati su Oscar Wilde. Questo atteggiamento è dovuto al fatto che spesso libri o autori che ho dovuto studiare a scuola hanno perso per me ogni attrattiva, resi sterili da una noiosa analisi del testo e odiati dal momento che ero costretta a memorizzarne i contenuti. Così, se non mi fosse capitato tra le mani del tutto casualmente, non lo avrei mai cercato.
La trama la conoscono tutti, nel bene o nel male. E' esattamente quella riportata nei libri di testo che, sembrerà assurdo, non è affatto un riassunto degli avvenimenti. Il fatto è che, per ammissione dello stesso Wilde, questo romanzo non ha una vera e propria trama, ma i personaggi passano ore e ore seduti a parlare, cosa che Wilde, ironicamente, dice della sua stessa vita, trascorsa in chiacchere e ragionamenti con pochi eventi degni di nota. Gli stessi delitti compiuti da Dorian, che pure avrebbero dato a Wilde l'occasione di allestire delle scene un po' meno statiche, restano solo delle vaghe allusioni tra una parola e l'altra, così poco esplicite che non si saprà mai esattamente cosa ha fatto Dorian Gray (a parte rari casi isolati, come l'omicidio di Basil). Il che, da un punto di vista puramente pratico, è molto interessante poiché poco prima di pubblicare il romanzo, Wilde fu costretto ad aggiungere dei capitoli per "allungare il brodo" poiché il libro, a detta dell'editore, era troppo corto. Il risultato è che i nuovi capitoli inseriti restano fini a sé stessi staccandosi completamente dal resto, dando davvero l'idea di essere stati aggiunti solo per fini commerciali. Ma in fondo, forse, è stato meglio che i peccati di Dorian non siano stati esplicitati, in primis perché il libro fu usato come prova contro di lui nel processo che fu costretto a subire (figuriamoci se non fossero state soltanto allusioni!), e in secondo luogo il romanzo probabilmente avrebbe perso quel fascino misterioso che lo permea.
Più che ribadire cose già dette da chi sicuramente ne sa più di me (il culto della bellezza, dell'arte, l'estetismo, l'edonismo ecc. ecc. (a tal proposito avrei incenerito il capitolo che fa la lista dei migliori gioielli e stoffe e abiti e acconciature e bla-bla-bla)) vorrei fare una considerazione sui tre personaggi principali della storia: Dorian Gray, Lord Henry e Basil. Wilde stesso, a proposito dei suoi personaggi, si espresse così: Basil Hallward è quello che credo di essere, Henry Wotton è come il mondo mi dipinge e Dorian Gray è quello che mi piacerebbe essere. Se ciò fosse vero, mi dispiace profondamente per lui. Basil è un personaggio assolutamente privo di carisma, così scarsamente importante che Dorian interrompe ogni contatto con lui. E' un pittore che vive solo per la sua arte, che esprime il suo massimo talento quando usa Dorian come modello (è pesantemente infatuato, quasi innamorato di lui) e perde la sua forza artistica nel momento in cui Dorian lo abbandona. Incarna la morale e la forza positiva. Quando scopre i peccati di Dorian cerca di convincerlo a pentirsi e finisce assassinato. Ciò vuol dire che Wilde si vede come un "perdente", che vorrebbe trascendere i moralismi che tanto odia, lanciandosi a capofitto nel godimento del piacere sfrenato (che è quello che fa Dorian), ma non ci riesce, prigioniero della propria insignificante esistenza (che è un po' quello che pensa Dorian dell'insulso Basil) e quello che vorrebbe fare della sua coscienza (perché in fondo Basil rappresenta la coscienza di Dorian) è ammutolirla per sempre. Ecco allora che indossa la maschera di Lord Henry. Questo è sicuramente il personaggio più interessante dell'opera. Sarà il suo carisma a plasmare il carattere corrotto di Dorian. I suoi discorsi forgeranno la mente del ragazzo portandolo alle estreme conseguenze. Sebbene all'inizio del romanzo Lord Henry riesca realmente ad affascinare, dopo un po' l'ho trovato "vuoto". I suoi discorsi sono solo retorica, piena di paradossi e contraddizioni (che pure vogliono sembrare la sua forza) che li rende completamente privi di valore. E' l'incarnazione del puro cinismo e ciò, in ultimo esame, lo rende una caricatura di sé stesso. Infine Dorian. Io non vorrei davvero essere lui: plagiato completamente da un'altra persona, compie delle azioni terribili di cui a lungo andare non gode più, ma passa le sue giornate in pentimenti e stati d'animo angosciosi.

Alla fine di tutto questo papiro (mi sono dilungata un po', sì) lo considero comunque una lettura obbligatoria, se non per i motivi che ci insegnano a scuola, perché vi si trovano tanti spunti di riflessione. ...more

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