Jane Eyre in Dusty Pages ~ GDL classici <3

Jan 04, 2017 Mariaelena Di Gennaro rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: favourites, classici, sfida-2020

"In genere si ritiene che le donne siano molto tranquille; ma loro provano gli stessi sentimenti degli uomini, le loro facoltà hanno bisogno di esercizio, i loro sforzi di un campo d'azione, tanto quanto i loro fratelli. Le donne soffrono dell'eccessiva repressione e immobilità, proprio come ne soffrirebbero gli uomini".

Dopo qualche anno dalla prima volta che ho conosciuto e amato Jane, questa rilettura non fa che confermare tutto ciò che ho pensato e provato allora. Jane è un personaggio indim "In genere si ritiene che le donne siano molto tranquille; ma loro provano gli stessi sentimenti degli uomini, le loro facoltà hanno bisogno di esercizio, i loro sforzi di un campo d'azione, tanto quanto i loro fratelli. Le donne soffrono dell'eccessiva repressione e immobilità, proprio come ne soffrirebbero gli uomini".

Dopo qualche anno dalla prima volta che ho conosciuto e amato Jane, questa rilettura non fa che confermare tutto ciò che ho pensato e provato allora. Jane è un personaggio indimenticabile e piuttosto rivoluzionario per l'epoca e nel corso delle pagine mi è sembrato di ritrovare una vecchia amica che ora mi manca già tantissimo.
Ripropongo dunque la mia prima, entusiastica recensione:

Bello. Bello. Bello. Capisco perfettamente perchè questo sia il classico preferito di così tante persone. Mi aspettavo tanto da questa storia e non sono rimasta affatto delusa. Mi risulta difficile scriverne una recensione perchè ho appena chiuso il libro, ma sento il bisogno di parlarne e quindi tutto ciò che scriverò sarà il risultato a caldo delle emozioni che questo libro ha suscitato in me.
Partiamo dall'ambientazione: paesaggi magnifici, una campagna inglese descritta da Charlotte Bronte in maniera magistrale, come se fosse un dipinto messo lì davanti ai nostri occhi. La brughiera, i boschi, le dolci colline, la pioggia battente, i fiori, gli odori, le maestose tenute aristocratiche britanniche come Gateshead e Thornfield Hall, la durezza, la freddezza del collegio di Lowood, tutto concorre a creare un'atmosfera magica ma allo stesso tempo cruda, reale, quell'atmosfera "inglese" che mi ha coinvolto pienamente dalla prima all'ultima pagina. La scrittrice indugia moltissimo nelle descrizioni, si percepisce come ami profondamente dipingere per i suoi lettori ogni dettaglio, ogni particolare tanto che per alcuni potranno risultare quasi un ostacolo all'andamento della storia perchè ovviamente la rallentano un po', ma che secondo me si sposano ad essa perfettamente. Mi è piaciuta molto la narrazione in prima persona, l'ho trovata originale, spontanea e assolutamente in grado di creare un filo diretto tra la protagonista e i lettori, infatti con me ha funzionato sin da subito e mi ha fatto sentire ancora più vicina a Jane e alla sua storia. Ma parliamo dell'assoluta protagonista, del personaggio che anche da solo varrebbe la lettura di questo romanzo: Jane Eyre. Charlotte Bronte ha fatto un capolavoro: ha creato una donna straordinaria che da orfana rifiutata, sola e sofferente si trasforma pian piano in una donna forte, indipendente, ferma nelle sue convinzioni e che alla fine dopo anni di sacrifici, remissività, solitudine va a prendersi il suo meritatissimo lieto fine. Devo dire che sin dall'inizio ho sentito una forte empatia verso Jane, mi è piaciuta da subito, la capivo, soffrivo per lei, la ammiravo, l'ho sostenuta quando ha affrontato la signora Reed con dignitosa risolutezza e mi sono sentita fiera di lei quando a Lowood è riuscita a ritagliarsi un posto da insegnante e ancor di più quando con coraggio ha abbandonato il posto dove aveva vissuto per gran parte della sua infanzia e adolescenza alla ricerca di una vita migliore. Quanto mi si è stretto il cuore a vederla soffrire dopo aver scoperto la verità sul signor Rochester, quanto ho temuto per la sua sorte quando sola e senza un soldo è fuggita col cuore spezzato nella notte senza sapere dove andare e quanto invece ho esultato di gioia al suo ricongiungimento con l'amato Edward. Come fare a descrivere un personaggio complesso come Jane Eyre? Così lontana da quello stereotipo di donna ottocentesca alla costante ricerca di un buon matrimonio e di una posizione nella società. Jane è forte ma allo stesso tempo così fragile, è testarda, fiera ma a tratti docile e mansueta come lo stesso Rochester più volte afferma, così bisognosa di affetto, di amore, di una famiglia che per la prima volta in vita sua possa davvero apprezzarla e questo lo vediamo bene nell'affetto smisurato che riversa su Diana, Mary e St John soprattutto dopo la scoperta del legame di parentela che li lega. Jane non fa leva sulla sua bellezza (anche perchè la Bronte più volte nel corso del romanzo ci ricorda che Jane non è affatto bella, ma piuttosto minuta e con un aspetto nella norma) ma sulla sua intelligenza, sulla sua forza interiore, u quei principi incrollabili che costituiscono la base della sua vita e a cui non rinuncia nemmeno nel momento più doloroso della sua esistenza e che la porteranno col cuore a pezzi ad abbandonare l'uomo che ama. Sono rimasta davvero incantata dal mondo in cui la scrittrice ha saputo descrivere i sentimenti della sua Jane, sentimenti anche complessi, contraddittori, dolorosi, spietati che scuotono la vita della giovane donna che però rimane sempre e comunque fedele a se stessa. La storia d'amore è raccontata magnificamente, niente di sdolcinato, di banale, di melenso, ma una storia fatta anche di incomprensioni, di momenti tesi e di tanta tenerezza. Nell'ultima parte del romanzo questo sentimento esplode in tutta la sua forza, tanto che ho sentito il bisogno di leggere le pagine che raccontano il ricongiungimento tra Jane e Edward ad alta voce, emozionandomi e commuovendomi alla vista di un simile amore così vero, così appassionato, così dolce e incondizionato e quando appena prima della conclusione Il signor Rochester cinge le spalle della sua "fata" Jane e si avviano verso casa non ho potuto trattenere una lacrimuccia. Anche il signor Rochester è un personaggio estremamente complesso, così misterioso, spesso duro, tenebroso ma dal cuore buono e il terribile passato che lui nasconde e che verrà fuori sconvolgendo tutta la storia concorre a dare un ritmo ancora più incalzante e irresistibile a tutta la vicenda. Il personaggio che da subito ho detestato è St John: freddo, austero, così' tremendamente cocciuto e incapace di abbandonarsi ai più puri sentimenti. Gli riconosco una forza di volontà fuori dal comune, una grande tenacia nel raggiungimento del suo obiettivo di servire il Signore a tutti i costi, ma davvero il modo in cui si rivolge a Jane chiedendola in sposa non per amore ma solo per usufruire delle sue doti di "perfetta moglie di un missionario" mi ha fatto rabbrividire e ho temuto fino alla fine che Jane a causa di quel suo innato spirito di sacrificio si sarebbe fatta convincere dalle parole del cugino, ma invece ancora una volta ha scelto di seguire la via più giusta per lei e questo me l'ha fatta apprezzare ancora di più. Bellissimo e pieno di pathos il momento in cui Jane si congeda per sempre dalla signora Reed e anche qui la ragazza fa ancora una volta sfoggio del suo cuore generoso, della sua dignità e forza incrollabile. Così la nostra piccola Jane dopo anni di amarezza e sofferenze diventa un'ereditiera, una donna coraggiosa, una moglie amorevole, una madre, una sorella, un personaggio che grazie alla scrittura magnifica di Charlotte Bronte diventa indimenticabile.
Correte a leggere questo romanzo!

"Credete che siccome sono povera, sconosciuta, brutta, e piccola, sia senz'anima e senza cuore? Vi sbagliate! Ho un'anima quanto voi, e un cuore pieno come il vostro! E se Dio mi avesse donato un po' di bellezza e molta ricchezza, avrei fatto in modo che vi fosse difficile lasciarmi quanto lo è per me lasciare voi" ...more

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Oct 10, 2016 Barbara Francolini rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: favorites

Ma perché l'ho letto così tardi, perché? Perché son tonta!! È difficilissimo riordinare le idee dopo aver letto un libro simile, ma se non ne parlo implodo. Scrittura elegantissima, non troppo pomposa ma ricercata e curata quel tanto che basta a far sì che le descrizioni appaiano nitide come se ci trovassimo davanti a una finestra. Capisco perché gli è stato attribuito il termine "gotico": sì, a tratti è veramente inquietante.
Io ho apprezzato moltissimo la critica affatto velata agli uomini di ...more

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Oct 19, 2016 Aliona rated it really liked it

“I care for myself. The more solitary, the more friendless, the more unsustained I am, the more I will respect myself.”

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Jul 07, 2018 Teresa rated it liked it · review of another edition

Shelves: g-uk, 19th-century, rc_gr_100_fiction, rc_mattonazzi, rc_mille-libri-mille-iscritti

Avevo letto Jane Eyre una decina di anni fa e non ne ero rimasta particolarmente entusiasta. Ho voluto rileggerlo, dopo aver riletto anche altri romanzi delle sorelle Brontë, per vedere se la mia opinione poteva esser cambiata nel tempo. E se è successo, è stato in negativo.

Jane Eyre è un personaggio che mi piace molto: forte, indipendente -in una società dove l’indipendenza della donna non è auspicabile-, passionale e soprattutto umana.
Sono le parti in cui è più umana che mi hanno colpita di p ...more

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Dec 21, 2016 Pupottina rated it really liked it · review of another edition

Shelves: favorites

“È vano dire che gli esseri umani dovrebbero accontentarsi della quiete; gli uomini hanno bisogno dell’azione, e se non la trovano, la creano.”
A distanza di svariati anni, sono tornata a perdermi nella profondità della voce narrante di JANE EYRE, prima, una ragazzina dal carattere forte e deciso, poi, una donna libera ed indipendente che lavora come istitutrice per Adele, nella dimora di Thornfield Hall, appartenuta da sempre alla nobile famiglia dei Rochester. L'arrivo di Mr. Rochester, uomo im
“È vano dire che gli esseri umani dovrebbero accontentarsi della quiete; gli uomini hanno bisogno dell’azione, e se non la trovano, la creano.”
A distanza di svariati anni, sono tornata a perdermi nella profondità della voce narrante di JANE EYRE, prima, una ragazzina dal carattere forte e deciso, poi, una donna libera ed indipendente che lavora come istitutrice per Adele, nella dimora di Thornfield Hall, appartenuta da sempre alla nobile famiglia dei Rochester. L'arrivo di Mr. Rochester, uomo imponente e sarcastico, subito colpito dalla vivida intelligenza e dall'indipendenza di spirito di Jane, movimenta sentimentalmente la narrazione tra alti e bassi.
Però, non è sulla trama nota che voglio dilungarmi, ma sull'intensità nuova, inedita, che le parole, fuori dal tempo, scritte nel 1847 da Charlotte Brontë, assumono grazie alla voce dell'attrice fiorentina Alba Rohrwacher. Nell'edizione dell'audiolibro, la voce limpida della Rohrwacher rende ancora più coinvolgenti le riflessioni della protagonista, Jane Eyre, una donna verso la quale si prova una forte empatia. I sentimenti di Jane Eyre sono fuori del tempo, le sue emozioni sono sempre attuali. Proprio queste sue componenti fanno di Jane Eyre un classico memorabile. La storia d'amore, narrata da Charlotte Brontë, è tra le più belle del panorama letterario mondiale. Ci si innamora dell'amore, grazie al sentimento provato dai due innamorati, Jane e Mr. Rochester.
Jane Eyre è un personaggio di una bellezza indicibile, così fiero e commovente nella sua fragilità, quando vede sconvolgere le proprie certezze, la propria intera vita da un amore che non è in grado di accettare, apparentemente impossibile. Per Jane, è un sentimento inaccettabile cui lei non vuole soccombere e che vorrebbe assolutamente estirpare dal suo cuore. Le convenzioni sociali rendono tale sentimento sconveniente e lei non vuole contravvenire alle regole sociali. È un grande amore, profondamente intenso, indimenticabile.
Un grazie speciale alla splendida voce di Alba Rohrwacher per aver reso ancora più bello questo classico letterario d'epoca vittoriana.
“Non può essere ch’io abbia tanta felicità, dopo tanto dolore. È un sogno; un sogno di quelli che ho fatto spesso, di notte, immaginandomi di stringerla ancora una volta sul mio cuore, come faccio ora; credendo di baciarla e sentendo che mi amava e che non mi avrebbe lasciato mai.”

http://pupottina.blogspot.it/2016/12/...
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Oct 12, 2016 Manuela rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: stairway-to-heaven, dusty-pages

ADORO <3

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Aug 17, 2016 Elisa rated it liked it · review of another edition

Shelves: britannici

3.5☆

Premetto che non ho mai studiato letteratura inglese, per cui non mi permetto di dare un giudizio sul valore letterario di questo testo.
Nel complesso posso dire che è scritto veramente bene, adoro la scrittura piena, densa e tuttavia scorrevole dell'800-'900 europeo.
Ma odio Jane Eyre. L'ho odiata quando era una bambina docile e sottomessa, sperando che migliorasse nel tempo, e l'ho odiata da adulta, privilegiata e scontenta dei propri privilegi, incontentabile nelle proprie aspirazioni di p ...more

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Jul 16, 2017 L'Ellisa rated it it was amazing · review of another edition

It took me a pretty long time reading this book sinc I've been really busy during these months, but now that I've had some rest, I've finally finished this literature masterpiece. Jane is a strong values woman that has to grow up really fast. She's strong and always has the right words to say. You'll never hate her, even for a while, you'll always love her and try to act like her. Dedicated for those ones Who like stories with great women. ...more

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Jun 04, 2020 Nikki rated it it was amazing

Shelves: classici-letti, favorites, challenge-2020

“Do you think I am an automaton? — a machine without feelings? and can bear to have my morsel of bread snatched from my lips, and my drop of living water dashed from my cup? Do you think, because I am poor, obscure, plain, and little, I am soulless and heartless? You think wrong! — I have as much soul as you — and full as much heart! And if God had gifted me with some beauty and much wealth, I should have made it as hard for you to leave me, as it is now for me to leave you. I am not talking to ...more

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