La diaspora in piazza


Non ci sono solo le manifestazioni della diaspora egiziana negli Stati Uniti o in Europa. C'è anche una parte della diaspora che, dopo la manifestazione del 25 gennaio, è tornata al Cairo, di gran corsa. Per partecipare alla rivoluzione, hanno detto chiaro e tondo alcuni di loro. Sono soprattutto membri dell'intellighentsjia, professionisti, attivisti per i diritti umani e civili. Sono figli di egiziani che sono andati all'estero a vivere, seconde generazioni, figli di coppie miste. E poi gli esponenti degli anni Sessanta e Settanta egiziani. Non ci sono solo, insomma, Mohammed el Baradei e Ahmed Zewail, figure più note della diaspora, persone che hanno passato buona parte della loro vita all'estero, e che ora sono tornati in Egitto. Ce ne sono anche altri, che i contatti con l'Egitto non li hanno mai persi, che hanno partecipato a entrambe le società in cui hanno vissuto, a ovest e a sud.


Una di queste persone si chiama Ahdaf Soueif, scrittrice, autrice di romanzi noti, uno dei quali tradotto in italiano, che lei scrive in inglese, e non in arabo. Anima del Palestine Literature Festival, Ahdaf Soueif, che vive a Londra, è una esponente di rilievo dell'intellighentsjia egiziana. Famiglia di docenti universitari, parenti noti nell'attivismo politico. Cercatela su Google, e soprattutto leggete In the Eye of the Sun. Comprenderete meglio la generazione dei padri e delle madri dei ragazzi di Tahrir.


Lei è tornata al Cairo, è a piazza Tahrir, dal palco ha letto i nomi delle decine di attivisti di cui non si ha notizia (Wael Ghonim, di Google, dovrebbe, si spera, essere rilasciato oggi pomeriggio)


La foto è di Omar Robert Hamilton, su Flickr.

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Published on February 07, 2011 11:45
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